Si consuma in piazza la scissione del centrodestra, con Giorgia Meloni e Matteo Salvini che prendono nettamente le distanze da Silvio Berlusconi, che in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato della possibilità di fare alleanze con partiti al di fuori del centrodestra se nessuno dovesse prendere il 51% alle urne.

Berlusconi, la scissione del centrodestra parte dalla piazza

"Stavolta tocca al popolo italiano affermare a gran voce che la sovranità gli appartiene. E' il momento di pretendere il rispetto della sovranità popolare. Per questo bisogna manifestare in massa". E l'occasione, continua la Meloni, sarà il 28 gennaio a Roma: "Arriviamo proprio sotto Palazzo Chigi per chiedere elezioni subito e per mandarli a casa". Come riporta il Tempo, la leader di Fratelli d'Italia invita tutti a partecipare al corteo "Italia sovrana in piazza. Elezioni subito". Una manifestazione che, secondo alcune voci, ha anche altre ambizioni: sarà infatti il banco di prova di quel "movimento sovranista" e procederà con coloro i quali "si dimostreranno impermeabili a ogni ipotesi di inciucio, di nuovo patto del Nazareno".

Matteo Salvini è dalla sua parte. Dopo Firenze, con la piazza anti-Renzi convocata proprio dal leader della Lega, parteciperà alla manifestazione della Meloni che da parte sua ha scelto di non inserire simboli di partito nel manifesto ufficiale proprio con l'intento di allargare il più possibile il ventaglio delle realtà da coinvolgere.

Il grande assente sarà proprio Silvio Berlusconi anche se pare che una parte di Forza Italia dovrebbe essere in piazza il 28 gennaio. Quella parte di partito rappresentata da Giovanni Toti, il governatore della Liguria sostenitore dell’opposizione senza sconti al governo Gentiloni-Renzi.

da liberoquotidiano.it 

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