Roma. L'unica cosa certa in questo primo giorno del 2018 è che non trovi la fila alla cassa. Qua e là per Roma ci sono alcuni supermercati aperti: Pim, Conad, Carrefour, Todis. Nessuno è affollato. Il vantaggio è che c'è tempo per chiacchierare. Ce n'è uno, per esempio, in via dei Sabelli dove una signora di una certa età sta con attenzione scegliendo la frutta, prende una mezza dozzina di arance e le fa cadere una alla volta nel sacchetto, stesso gesto per pere e mele, che per saggezza matematica non vanno mai contate insieme e per l'uva. Le pesa alla bilancia separate. Per ogni insieme il suo prezzo. Non si è accorta che le buste sono nuove e soprattutto non sa che dovrà pagarle.

«Ma come costano e da quando?». «Da oggi». «E quanto?». «Qui due centesimi, ma possono arrivare anche a cinque». In tutto quattro per due otto fanno otto centesimi. Non è una somma da sentirsi male, però l'idea di pagare questi sacchetti che stanno vicino alle bilance insieme ai guanti nel reparto frutta o pane la signora la trova un po' stramba. Non è la sola.

dall'articolo di  per ilgiornale.it 

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