Riunione con lo staff per calibrare il discorso: non infierisce sul Pd e aspetta il passo indietro di Matteo Renzi.  La coreografia sembra già quella che spetta ai premier. I bodyguard proteggono il capo del partito più votato d'Italia dalla ressa di fotografi e cameraman. Luigi Di Maio entra nella sala stampa del lussuoso hotel dei Parioli dove ha stabilito il quartier generale in queste ore della vittoria. Il capo del Movimento 5 Stelle è quasi smarrito davanti a tanto clamore, prima di parlare deve aspettare che la ressa si plachi. Prima di tutto i ringraziamenti a chi ha votato M5S, agli attivisti, a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Poi la strategia, senza tirare per la giacca il capo dello Stato, che saprà "guidare questo momento con autorevolezza e sensibilità", ma rivendicando comunque la vittoria "assoluta" e la responsabilità "di dare un governo a questo paese".

 

Un discorso di qualche minuto messo a punto da Di Maio, calibrando ogni parola, con i suoi collaborati più stretti e con Beppe Grillo arrivato questa mattina a Roma. Per M5S è l'inizio di una trattativa, dentro e fuori il Movimento ed è per questo che il capo politico non può sbagliare alcuna mossa. A Roma è arrivato anche Roberto Fico, anima critica del Movimento, insieme si decideranno le mosse future. "Nelle prossime ore si capirà cosa fare", dice il suo staff che utilizza ancora la cautela, ma dall'altra parte non ha dubbi sul fatto che a loro dovrà essere dato l'incarico per formare il nuovo governo. In queste ore si sta ragionando sui vari scenari e quindi su quale strada far prendere a questo Movimento che, come lo definisce il candidato premier, è "rappresentativo dell'intera nazione. Questo risultato ci proietta inevitabilmente verso il governo dell'Italia".

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dall'articolo di huffingtonpost.it 

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