«Perché dovrei esser contrario alla presidenza di una Camera a un grillino?”. Alt. Fermi tutti. Forse questa bloccatissima situazione politica comincia a muoversi. Perché chi parla e apre a una poltronissima per un pentastellato è nientemeno che Matteo Salvini, leader della Lega e candidato premier del centrodestra. L’occasione è la prima riunione a Milano, al palazzo delle Stelline, dei 183 neoeletti parlamentari leghisti, una combriccola eterogenea, colorata, colorita e talvolta pittoresca.

Anche la scelta del posto non è casuale perché le Stelline («Non cinque, però!», se la ride un cacicco padano abbastanza altolocato) sono un tradizionale feudo berlusconiano, tipica «location», come si dice a Milano, per manifestazioni di Forza Italia. Dopo quello dell’egemonia, siamo al passaggio di consegne della logistica. 

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articolo di alberto mattioli  per lastampa.it 

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