Mai figure così differenti sono state affiancate alla seconda e terza carica dello stato. "Un asse con Salvini? Può trovare accordi solo con i condannati in via definitiva. Noi siamo lontanissimi dal suo un becero populismo". Se si è avuto un bravo maestro di giornalismo, si sa perfettamente che un articolo non si inizia mai con una citazione. Soprattutto se lunga. Ma quella che Roberto Fico ha regalato a Repubblica il 2 settembre del 2015 apre d'emblée lo squarcio su come le convulsioni che hanno portato all'elezione di un grillino della prima ora e di una forzista di ferro alle presidenze di Montecitorio e Palazzo Madama segnino uno spartiacque. Mai figure così differenti sono state affiancate alla seconda e terza carica dello stato.
Mai due politici che hanno così tanto avversato le ragioni dell'avversario, fino a pronunciare parole di cui forse pentirsi, e a sostenere tesi in confronto alle quali gli aforismi di Bersani scolorano nelle tinte della banalità, sono assurti ai vertici delle istituzioni.