Evocati in continuazione in questi giorni, proviamo a dare qualche concretezza a questa entità generica: sono quelli che ci prestano i soldi. Da quando il governo italiano ha annunciato che prevede con la prossima legge di bilancio di spendere molti più soldi di quelli che incassa, si è tornati a parlare con una certa insistenza dei cosiddetti “mercati”: perché quei soldi andranno presi in prestito – fare deficit, si dice in gergo – e il modo che gli stati usano per avere dei soldi in prestito è vendere titoli, promettendo agli acquirenti di rimborsarli con gli interessi dopo un certo tempo.

La grandezza di quegli interessi è determinata da quanto sia facile trovare acquirenti per i titoli: per vendere un investimento percepito come rischioso bisognerà promettere interessi più alti, mentre titoli sicuri vengono venduti con interessi più bassi. Se gli interessi crescono molto – e sale quindi il cosiddetto spread – ottenere quei soldi in prestito diventa molto costoso: perché alla scadenza dei titoli bisognerà pagare interessi altissimi.

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dall'articolo di ilpost.it

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