Lotta contro il tempo. Le squadre di soccorso lavorano senza sosta per raggiungere l'hotel Rigopiano, nel Pescarese. Sul posto sono arrivate in nottata squadre sugli sci, dopo sei ore di marcia. Un gruppo di soccorritori dei vigili del fuoco si è calato con l'elicottero partito da valle. I soccorritori riferiscono che l'albergo è completamente sommerso dalla neve. Solo oggi intorno a mezzogiorno poi la turbina ha aperto la via ai mezzi di soccorso.
"Sono state recuperate e messe in sicurezza due persone, mentre tre persone sono state ritrovate senza vita" ha annunciato il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Uno dei due sopravvissuti è ricoverato all'ospedale di Pescara in stato di ipotermia. Le sue condizioni sono gravi. Anche l'altro è stato trasportato in ospedale. "Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile. Mia moglie e i miei due figli sono rimasti in albergo" ha detto ai medici, secondo quanto riferiscono i giornali locali. Si chiama Giampiero Parete, ha 38 anni ed è residente a Montesilvano. È stato lui a chiamare i soccorsi. "È arrivata la valanga - ha riferito ai sanitari - sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire".
Nell'albergo erano registrati 22 ospiti - tra i quali due bambini - e 7 operatori dello staff. I soccorritori, entrando nell'albergo, hanno girato brevi video, che mostrano il caos e la distruzione provocati dalla neve. Dalle prime immagini si vedono scalinate impraticabili, un salone invaso dalle macerie, suppellettili travolte.
Intanto un disperso è stato salvato nell'Aquilano. Si tratta di un bengalese, a Ortolano, in provincia dell'Aquila, che si era rifugiato al di sotto di un capannone pericolante. Per salvarlo era partita una colonna di mezzi, che però è rimasta bloccata a causa delle condizioni meteo e del territorio. È stata quindi attivata una squadra di militari del soccorso alpino della guardia di finanza che ha raggiunto il disperso con gli sci. Si cera ora una seconda persona, sempre nella stessa zona, che risulta dispersa a seguito di una slavina. "C'è un pezzo di Italia che ha subito disagi incredibili negli ultimi mesi e che negli ultimi due giorni è stata martoriata. Questo pezzo di Italia deve sentire che lo Stato è presente e la vicinanza e la solidarietà di tutti i nostri concittadini", ha detto il premier Paolo Gentiloni, parlando dalla Direzione di comando e controllo della Protezione civile di Rieti. "Chiedo a tutti i cittadini di stringersi nella solidarietà nei confronti di queste popolazioni - ha aggiunto - e chiedo alla politica di mostrare sobrietà rispettando la difficoltà della situazione, rispettando chi lavora ai soccorsi e il dolore delle famiglie che hanno subito perdite".
da iltempo.it