Il piano di Beppe Grillo e Davide Casaleggio è di andare al governo con la Lega. In un retroscena su Repubblica si parla di un asse tra il Movimento cinque stelle e Matteo Salvini. "Se dalla Consulta uscirà davvero una legge proporzionale", dice ai suoi il figlio del guru del M5s, "allora dopo il voto vedremo quali forze saranno disponibili ad appoggiare un esecutivo cinquestelle". Ergo la destra di Salvini e Giorgia Meloni.
Il ragionamento dei big grillini parte da una semplice e logica premessa: senza ballottaggio, nessuno raccoglierà il 40 per cento dei consensi, figurarsi il 50%. Meglio allora costruire un ponte con gli unici partner possibili. "Tra il Movimento e il Pd", ripete dall'altra parte il leader del Carroccio, "io scelgo sempre l'alternativa al Pd".
L'alleanza fra i due partiti non è ufficiale, in primis perché secondo il regolamento pentastellato il Movimento non può allearsi con nessuno ma ad un potente del M5s come Max Bugani che con Casaleggio Jr e David Borrelli gestisce la piattaforma Rousseau, è scappata una rivelazione: "Al Senato con la legge attuale si può lavorare sul programma e vedere chi ci sta. Altre forze potrebbero darci un appoggio esterno. Ovviamente il governo sarebbe del M5S, però coinvolgendo altri partiti su punti programmatici chiari e condivisibili".
A unire Movimento e Lega ci sono il referendum sull'euro, il nazionalismo commerciale e la linea dura sull'immigrazione. Ma tra i parlamentari cinquestelle, la possibile alleanza non è gradita a tutti. Non piace alla corrente "di sinistra", che però conta ormai pochissimo e a Roberto Fico: "Siamo un Movimento che non fa alleanze".
da liberoquotidiano.it