Mentre il Centro Italia lotta (e muore) contro la neve, il gelo, il terremoto, le valanghe e i blackout che durano settimane, alla Camera i deputati parlano di Polo Nord. Non è uno scherzo: come ricorda Il Tempo, il premier Paolo Gentiloni si è già detto "disponibile" a riferire alle Camere dell'emergenza che ha messo in ginocchio Abruzzo, Lazio e Marche. Giovedì dovrebbe farlo al Senato, ma a Montecitorio i deputati non hanno ancora risposto. In compenso, si occupano della "strategia italiana per l'Artico", e visto il meteo impietoso che ha seminato il terrore nell'ultima settimana sembra quasi una tragica ironia.
Oggi pomeriggio il sottosegretario Benedetto Della Vedova dalle 14 ne parlerà nella "indagine conoscitiva" in programma alla commissione Esteri alla Camera, rispettando il calendario già fissato. Nessuno vuole sminuire l'importanza del tema (si parla di ricerca scientifica e investimenti ingenti, anche da parte dell'Eni, in campo di estrazione e trasporti marittimi) ma la drammatica attualità, come dire, preme. Ci sarebbe da capire qualcosa in più sui possibili ritardi dei soccorsi, il pasticcio degli allarmi ignorati a più livelli dalle autorità locali in Abruzzo e non solo, perché in una regione a così alto rischio ci fosse una tale carenza di mezzi di soccorso anti-neve.
Della Vedova però si difende, sempre sul Tempo: "Cosa c'entra la strategia per l'Artico con l'Abruzzo? Io domani (oggi, ndr), ad esempio, sarò chiamato anche a rispondere ad una interrogazione, sempre alla Camera, sulla distruzione del patrimonio artistico e archeologico. Il Parlamento prosegue i suoi lavori secondo il calendario". E sulla mancata audizione di Gentiloni, aggiunge: "Quando il presidente del Consiglio concorderà per riferire allora bypasserà tutto il resto". Il presidente del Senato Pietro Grasso si è già mosso, quello della Camera Laura Boldrini ancora no.
da liberoquotidiano.it
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