LA DOLCE VITA DEI CANISi chiama Bravo Cookies, ed è la prima pasticceria per cani di Roma. L' ha aperta Valentina Zini, 39 anni, un passato da ufficio stampa e una figlia piccola piccola, Caterina, che, quando capita in negozio, dice a tutti: «Ehi, comprate i nostri biscotti, sono buonissimi!». Nel quartiere Monteverde, chi passa resta imbambolato davanti alla curiosa novità: «Se vendessi qualcosa per ogni persona che mi chiede di poter fare una foto, diventerei ricca!», scherza la pasticcera dei cani, affaccendata fra il laboratorio che si spalanca dietro al bancone, e l' accoglienza dei clienti a cui spiegare quello che fa. Biscotti, torte, "pupcake", cibi sfiziosi che, oltre a fare bene agli occhi (sono proprio belli da guardare), fanno bene agli animali. Ma, un momento: i dolci non erano veleno per i cani?

 

«Questi non sono dolci» ci svela Valentina «sono a forma di pasticcini, cioccolatini, cannoli, ma lo zucchero non c' è. Le caramelle, per esempio, sono nient' altro che merluzzo, anatra, o pollo essiccati.

Quella è crema di tapioca, questi, invece, sono biscotti fatti con formaggio (senza lattosio), farina (senza glutine) e pere, assaggiane uno!». Assaggiamo, è molto buono, e ci scappa la domanda: ma perché mai uno dovrebbe comprare la torta per il compleanno del cane? «Perché a un cane non importa granché del collare nuovo o del cappottino griffato; davanti al cibo, invece, è sempre felice».

Sulla parete troneggia la foto di Futura, il levriero di famiglia a cui Valentina deve l' idea di questo posto tutto rosa e bianco: «Qualche anno fa comprai dei biscotti per lei: erano avariati e, controllando sulla confezione, mi accorsi che erano fatti con ingredienti disgustosi. Ho cominciato a prepararli in casa, allora. Venivano bruttissimi, poi sono migliorata». Niente additivi, niente conservanti, niente appetizzanti. A Natale, i panettoni. A Pasqua, le pastiere.

Fuori, accanto alla porta, due ciotole di porcellana sempre piene: una con l' acqua, l' altra con i biscotti. Dog bar, c'è scritto, e i cani del quartiere assaggiano, e apprezzano scodinzolando. Qualcuno sorride, qualcuno scuote la testa: «Dove siamo arrivati - dice un signore di passaggio - con tutti i bambini che muoiono di fame!».

Qualche distratto, invece, chiede un caffè, perché non ha capito che questo non è un bar. 6,50 euro per un pupcake, 3 euro per un muffin. Le praline, 1,20 l' una: ma chi è che viene a comprare questi dolci? «Tutti - risponde Valentina - bastardini, cani col pedigree». Sì, ma chi paga? «Ragazzi, signore, qualunque tipologia di persona». Il cibo per tutti i giorni si compra altrove, la pasticceria vende un momento di dolcezza. Che può essere ogni tanto, e che fa sempre bene, pure se è senza zucchero.

A Roma la pasticceria Bravo Cookies, sforna biscotti, pasticcini e cannoli per il migliore amico dell' uomo. Che gradisce, eccome se gradisce...

 

Articolo di Valentina Farinaccio per "il Venerdì" da dagospia.com

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0 #1 Keto GC 2019-03-14 13:53
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