L'aumento dei flussi di migranti dall'Africa attraverso il Mediterraneo centrale "appare come un movimento strutturale" e "non ci sono indicazioni che questi trend possano cambiare finchè la situazione economica e politica-di sicurezza nei paesi di origine non migliorerà". È il principio, scritto sulla bozza non definitiva, su cui si basa il piano che domani la Commissione europea approverà per affrontare l'emergenza migranti in arrivo sulle coste italiane, principalmente dalla Libia. Secondo quanto si legge nella bozza del documento, che sarà domani sul tavolo dei commissari e, dopo l'approvazione, verrà presentato dall'alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini e dal commissario Dimitris Avramopoulos, i dati confermano che nel 2016, con 181 mila arrivi di migranti irregolari, la rotta del Mediterraneo centrale è stata quella più utilizzata dai migranti che volevano raggiungere l'Europa.
"È chiaro che nella prossima primavera, se non vengono decise ulteriori azioni, i flussi su questa rotta continueranno". Il fenomeno si è intensificato dopo che la chiusura della rotta balcanica, in seguito all'accordo fra Ue e Turchia, ha drasticamente ridotto gli arrivi dal Medio Oriente sulle isole greche. Il piano che sarà approvato domani prevede una serie di azioni concrete a breve termine di contrasto ai flussi in arrivo dalla Libia (che rappresenta il principale punto di partenza per il 90% dei migranti verso l'Europa, secondo il piano) e di lotta al traffico di esseri umani. L'obiettivo di Mogherini e Avramopoulos è che venga ratificato dai capi di Stato e di governo Ue in occasione del vertice informale della Valletta, la prossima settimana.
di per ilgiornale.it