Carlo MaschioUna mostra a Schio tra passato e futuro: a tagliare il nastro sarà Carlo Maschio, l’uomo astigiano con la mano bionica trapiantata a Torino. Da Leonardo alle biotecnologie. Una mostra che va «oltre l’uomo». Da oggi, sino al 2 maggio, nello spazio espositivo Shed del Lanificio Conte di Schio, in provincia di Vicenza, si va alla scoperta del rapporto tra uomo e macchina e delle grandi intuizioni dell’ingegno umano. E a tagliare il nastro non poteva che essere un uomo molto speciale. Un «Robocop»: Carlo Maschio, astigiano di 43 anni con una mano bionica.  

A causa di un sarcoma maligno ha perso la mano sinistra e dopo tre anni di angoscia è tornato a fare tutto come prima: merito di una mano bionica di ultima generazione che si muove come un arto vero, impiantatagli lo scorso autunno a Torino dall’Officina ortopedica Maria Adelaide. La protesi arriva dalla Scozia, è stata sviluppata dall’azienda Touch Bionics per i militari reduci dall’Afghanistan e con trenta motori è in grado di riprodurre trentasei prese e muovere cinque dita.  

«E’ stato un grande sacrificio permettersela, anche se non ha prezzo ora riprendere in braccio la mia bimba di 4 anni. Era rimasta traumatizzata dal braccio finto. E’ stata lei la mia forza – racconta Carlo Maschio –: ora sa che ha un papà robot. A lavoro, invece, mi chiamano Robocop». Non ha caso ha scelto di montare una protesi con fibre di carbonio a vista e di non coprire la mano con un guanto estetico che l’avrebbe fatta somigliare a una in carne e ossa: «Ora è questa la mia mano. E sono orgoglioso di averla». 

E proprio con quella super mano, in grado di schiacciare una lattina di pomodori senza alcuno sforzo, così come maneggiare un bicchiere di cristallo o i lacci delle scarpe - «Avevo disimparato come si fa con due mani», racconta sorridendo - oggi alle 18 impugnerà una forbice per tagliare il nastro della mostra, che raccoglie anche i più significativi modelli di robotica, protesi, biotech e soluzioni ingegneristiche per la medicina e la telemedicina, inclusa la stampa 3D degli organi umani. 

«Oltre l’uomo: da Leonardo alle biotecnologie» è promossa dal Distretto della Scienza e della Tecnologia, dalla società di divulgazione scientifica Le Pleiadi, Confindustria Vicenza e Comune di Schio e propone un viaggio tra passato, presente e futuro attraverso invenzioni e tecnologie nate dall’ingegno umano che hanno permesso di cambiare il modo di lavorare, di produrre, di curarsi e di vivere, dal genio di Leonardo da Vinci ai robot che curano.

Noemi Penna per Tuttoscienze.it 

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