Non si diventa corrotti o corruttori con un processo graduale, ma lasciandosi tentare da un'unica grande occasione di ottenere un vantaggio personale. E' questo il sorprendente risultato emerso da una ricerca condotta nei Paesi Bassi, che può essere spiegato ipotizzando che una singola trasgressione etica in risposta a un'opportunità improvvisa potrebbe essere più semplice da razionalizzare di una serie di trasgressioni.

Una singola, grande occasione di trarre un vantaggio personale da un comportamento scorretto è la via più probabile verso la corruzione. È quanto sostengono in un articolo pubblicato sulla rivista “Psychological Science” But Köbis e colleghi della Vrije Universiteit di Amsterdam sulla base di quattro diverse sperimentazioni sul campo, smentendo l'idea che le persone si avvicinino gradualmente a comportamenti contrari all'etica.

Nel primo studio, 86 volontari erano impegnati in un gioco competitivo in cinque sessioni. In ogni sessione, due giocatori, nel ruolo di amministratori delegati di due ditte di costruzioni, dovevano competere per aggiudicarsi un contratto lucroso, facendo la miglior offerta a un pubblico ufficiale, che in realtà era un programma per computer. Il gioco era concepito in modo che i partecipanti potessero corrompere il pubblico ufficiale in diverse occasioni, in modo da avere limitati vantaggi nelle sessioni successive, oppure nella parte finale del gioco, con la grande opportunità di aggiudicarsi definitivamente l'appalto grazie a una consistente "mazzetta".

I meccanismi psicologici della corruzione

L'analisi dei dati ha dimostrato che i partecipanti erano più propensi a corrompere il pubblico ufficiale in un'unica occasione. Lo stesso risultato è stato confermato nel secondo studio, in cui variava l'entità del denaro utilizzato per corrompere, nel terzo, in cui i partecipanti ricavavano un guadagno personale proporzionale alle offerte per aggiudicarsi l'appalto, e nel quarto, in cui gli incentivi economici erano più elevati.

“Si tratta di un risultato inatteso, perché sia intuitivamente che sulla base di considerazioni psicologiche teoriche, è più sensato pensare che il cammino verso un comportamento poco etico sia una lenta discesa; invece 

l'immagine più adatta per descriverlo è quello di una scogliera a picco, perché talvolta si verifica improvvisamente, spontaneamente e in modo inaspettato”, ha spiegato Nils Köbis. “Questo fenomeno si osserva specialmente quando le decisioni appaiono in rapida successione, perché probabilmente le persone sono riluttanti a farsi corrompere ripetutamente e vogliono invece trarre un grande beneficio con un singolo atto di corruzione”.

Un dato fondamentale emerso dalla ricerca è che in tutti gli esperimenti i volontari erano consapevoli della trasgressione morale costituita dall'atto di corruzione. L'ipotesi dei ricercatori è che probabilmente una singola trasgressione in risposta a un'opportunità improvvisa potrebbe essere più accettabile dal punto di vista psicologico e quindi più facile da sostenere di una serie di trasgressioni.

Le Scienze.it 

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