Le 10 migliori razze di caniParlare ai cani con lo stesso tono con cui si parla ai bambini piccoli è una tendenza naturale che mira a stimolarne l'attenzione e a facilitare lo sviluppo delle capacità di interazione sociale. Una ricerca mostra che questa strategia funziona, ma solo sui cuccioliQuando parliamo a un cane spesso tendiamo a usare la stessa intonazione, cadenza e altezza della voce che usiamo parlando a un bambino piccolo.

Quando parliamo a un cane spesso tendiamo a usare la stessa intonazione, cadenza e altezza della voce che usiamo parlando a un bambino piccolo. Secondo uno studio condotto da psicologi ed etologi della City University of New York e dell'Università di Lione/Saint-Etienne, in Francia, e pubblicato sui "Proceedings of the Royal Society" si tratta di una tendenza naturale, destinata a stimolare la risposta empatica, facilitare lo sviluppo delle capacità di interazione sociale e imparare (almeno un po') il nostro linguaggio. L'effetto, però, si ottiene solo con i cuccioli, e non con i cani già adulti.

Quando gli adulti si rivolgono ai bambini piccoli, usano uno speciale registro sonoro,Come addestrare un cane al guinzaglio caratterizzato da un tono più alto, più variabile, più lento e con un'articolazione più scandita delle parole. Diversi studi hanno mostrato che questo modo di parlare aiuta ad attirare e mantenere l'attenzione dei bambini, facilitandone le interazioni sociali. Questo effetto è molto marcato nei bimbi che hanno meno di sette settimane, ed è legato a un aumento dell'attività cerebrale superiore a quella che si registra quando ascoltano frasi pronunciate con il tono del discorso fra adulti. In altre parole, questa intonazione rende più facile al bambino l'apprendimento del linguaggio.

Secondo alcuni ricercatori lo stesso meccanismo sarebbe in atto anche quando ci rivolgiamo ai cani. Per testare l'ipotesi Nicolas Mathevon  e colleghi hanno condotto una serie di esperimenti facendo ascoltare a cani di diversa età frasi elogiative nei loro confronti registrando lo spettro sonoro della voce umana e le risposte comportamentali degli animali.

Dall'analisi dei dati raccolti è risultato che la struttura acustica delle parole dirette ai cani cambiava rispetto all'intonazione del normale discorso fra persone, e che il cambiamento era indipendente dall'età del cane, con la sola eccezione dell'altezza del suono, leggermente più alta durante la comunicazione con i cuccioli. I cuccioli, da parte loro, rispondevano in modo decisamente più attivo quando sentivano frasi pronunciate con la tipica intonazione con cui ci si rivolge ai bambini rispetto a quando le sentivano in un tono normale.


cane e padronaAl contrario, nei cani più anziani il tono usato non influiva sulla reazione, forse perché - ipotizzano i ricercatori - il cane adulto dà un peso maggiore ad altri fattori, per esempio se la voce ascoltata sia conosciuta o meno. Ciò suggerisce che nei cani giovani il registro vocale "da bambini" abbia un valore funzionale, proprio come nei bambini. Il fatto che continuiamo a usare quell'intonazione anche con i cani adulti rispecchierebbe, secondo i ricercatori, una nostra tendenza naturale a usare quel meccanismo di stimolo di fronte a qualunque individuo che mostri di non possedere capacità verbali.

da LeScienze.it 

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