Station FL’ultima notizia arriva dalla Francia ed è piuttosto clamorosa: Facebook, insieme al miliardario-visionario Xavier Niel - leggete chi è, ne sentirete parlare ancora - aprirà a Parigi l’incubatore d’impresa più grande del mondo. Si chiamerà Station F e ospiterà un migliaio di startup, un auditorium, ristoranti aperti 24 ore su 24 e un laboratorio di stampa 3d. Soprattutto, Facebook avvierà in Station F uno spazio battezzato Startup Garage che offrirà un’ottantina di postazioni e spazi di lavoro per 10-15 startup indipendenti, specializzate nella data economy.
Non è una meteora, peraltro. Nel 2016 la Francia è diventata il terzo hub tecnologico europeo per numero di startup e investimenti, battendo ogni suo record precedente. Non male, nell’anno in cui mezza Europa si scanna per scippare a Londra lo scettro di capitale europea delle startup, dopo la Brexit.

 Per la cronaca: la Francia è il Paese europeo in cui ci si mette meno a creare una startup (4 giorni e mezzo) e anche uno di quelli in cui costa meno. E pure un Paese di quelli con più incentivi finanziari ed esenzioni fiscali, già che ci siamo. Insomma, è un’ecosistema che ci ha creduto e che sta raccogliendo i frutti dei suoi investimenti. Tanto per dire: in Francia nel 2016 sono stati investiti 2,7 miliardi nella creazione di nuove imprese contro i 170 milioni investiti in Italia. Quindici volte noi.

................ E in cui gli oneri sono molto spesso figli di accordi tra lo Stato e grandi corporation come Google, Microsoft, Oracle, Ericsson. Che generano e diffondono competenze, idee, posti di lavoro, indotto. ..........

dall'articolo di Francesco Cancellato per Linkiesta.it 

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