Toh, guarda, si torna a parlare di Grexit. Preparatevi perché a febbraio sarà il tema del giorno e, vi piaccia o no, l' argomento toccherà da vicino anche voi. Le vostre tasche, il nostro futuro. Ma per capire quello che succede, cominciamo dai fatti: il 20 febbraio è previsto un incontro fra la Grecia e i ministri delle Finanze dell' Unione europea, che molti considerano come la data senza più ritorno. O si trova l' accordo sul debito oppure si procede con la cacciata di Atene dal club dell' euro. La seconda strada appare la più probabile, tanto è vero che il più potente dei ministri delle Finanze dell' Ue, Wolfgang Schäuble, ha già fatto trapelare, come riferisce la Bild, la sua cortese scelta: raus, Grecia, raus. In altre parole: andatevene pure a ballare il sirtaki in fondo al Mediterraneo.
D' altra parte, non pare ci sia via di scampo. Il Fondo Monetario Internazionale ha fatto sapere che per concedere la nuova tranche di aiuti, la Grecia deve varare un altro giro di vite, cioè più austerità, tagli alle pensioni e aumenti delle tariffe. Misure che risultano impraticabili in un Paese già allo stremo, tanto più che lo stesso Fmi si è premurato di aggiungere che, anche qualora fosse applicate con scrupolo religioso, non risolverebbero il problema.
dall'articolo di Mario Giordano per “La Verità”