password sicura qualeLe analisi più recenti dimostrano che non serve cambiare spesso i codici o mettere numeri e simboli. Essenziale invece non usare parole o altre informazioni personali, facilmente reperibili online, e soprattutto non utilizzare la stessa parola chiave per tutti gli account. Ecco come impostarla in modo sicuro.  Vera croce per gli utenti, che devono crearne e ricordarne un numero in costante crescita, così come per gli amministratori dei sistemi, alle prese con codici troppo spesso inadeguati e facilmente indovinabili da hacker e malfattori, le password sono le chiavi di accesso indispensabili in un mondo sempre più digitale. La password alfanumerica è in realtà una delle tecnologie più longeve, e secondo non pochi osservatori ormai obsoleta, dal momento che la mancanza di piattaforme biometriche basate su standard e soprattutto distribuite in modo capillare ha impedito di risolvere alla base il problema dei codici di accesso. La sicurezza delle password in un panorama dominato dall’intelligenza artificiale e da potenze di calcolo enormi affittabili a pochi dollari, con cui non è certo impossibile forzarle, si scontra però con le abitudini di utenti sempre meno abituati e disposti a imparare a memoria codici complessi, viziati da rubriche infinite degli smartphone.
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Sicurezza senza stress. Creare una password difficilmente indovinabile, ma non impossibile da ricordare, è in realtà meno complesso di quanto può sembrare. Un metodo molto efficace consiste nello scegliere tre o meglio quattro parole comuni non legate logicamente tra loro, meglio ancora se una in una lingua diversa dalle altre, e scriverle una dopo l’altra. Una password come «occhialishorttelefoninocane», non impossibile da ricordare, risulta estremamente complessa da indovinare da un software anche utilizzando enormi potenze di calcolo e algoritmi di intelligenza artificiale, in quanto non contiene elementi facilmente riconducibili o caratteristici del proprietario. Molti programmi per la gestione delle password, come l’eccellente Enpass, sono inoltre dotati di strumenti che valutano in tempo reale la parola chiave creata, oltre a memorizzarla in modo sicuro per ogni singolo account dell’utente. Accanto a password inadeguate il secondo errore mortale, e purtroppo sin troppo diffuso, consiste infatti nell’utilizzare la stessa parola chiave per tutti i servizi e i siti, personali come professionali.
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dall'articolo di Davide Fumagalli  perMilanoFinanza.it 
 

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