Trump presidenteDonald Trump prosegue sul binario dell'immigrazione selettiva e lavora ad un provvedimento che mira a ridurre l'ingresso o ad agevolare l'uscita di quegli stranieri che potrebbero pesare sul welfare in maniera particolarmente pronunciata.
La nuova amministrazione starebbe infatti considerando altri due ordini esecutivi, di cui il Washington Post ha ottenuto le bozze: il primo è appunto per eliminare gli aspiranti immigrati che presumibilmente chiederebbero l'assistenza pubblica e di allontanare, quando possibile, quelli che già vivono negli Stati Uniti e dipendono da aiuti a carico dei contribuenti.

Ad esempio persone che hanno ricevuto un certo numero di buoni pasto, aiuti temporanei per famiglie bisognose o prestazioni attraverso il Medicaid (il programma che si occupa di fornire assistenza sanitaria ad adulti e bambini in nuclei a basso reddito). Un secondo piano, invece, punta ad una ristrutturazione radicale del sistema attraverso cui gli Usa gestiscono i visti per gli stranieri, con l'obiettivo di rafforzare i controlli su chi entra nel Paese e su chi può fare parte della forza lavoro, riducendo gli oneri sociali a carico dei cittadini americani.

.......  L'amministrazione Trump, da parte sua, ha già accusato gli stranieri che ricevono prestazioni sociali da Washington di bruciare risorse federali, affermando inoltre che chi lavora nel Paese contribuisce alla disoccupazione tra i cittadini americani. «I nuclei con un capofamiglia straniero hanno molte più probabilità di utilizzare risorse pubbliche», si afferma in uno dei due decreti, che si occupa proprio di «protezione delle risorse dei contribuenti». Mentre il secondo valuta come rendere il programma immigrati «più basato sul merito», oltre a combattere il fenomeno del «turismo delle nascite», ossia degli stranieri che arrivano negli Usa appositamente per far nascere un figlio, che diventa così automaticamente cittadino.

Intanto, da un sondaggio di Reuters/Ipsos emerge che la stretta sull'immigrazione di Trump piace ad un americano su due: il 49% degli intervistati è d'accordo con il bando temporaneo del presidente, mentre il 41% è contrario. Inoltre, il 31% pensa che ora sarà «più sicuro», mentre il 33% ritiene che non ci sarà alcuna differenza. .....

dall'articolo di per ilgiornale.it  

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