Nel gennaio del 2016 il dipendente comunale nomina come beneficiaria della sua assicurazione sulla vita da 30 mila euro l'esponente del M5s, che nel giugno successivo sarà eletta prima cittadina e lo promuoverà al vertice della sua segreteria. I pm Ielo e Dall'Olio hanno certamente posto una serie di domande alla sindaca sulla questione: sapeva della vicenda? E perché il funzionario opera questa scelta? A seconda delle risposte, infatti, cambia la valutazione sul comportamento dei soggetti coinvolti in questa storia.

Raggi indagata 300........ La Procura di Roma ha scoperto l’esistenza della polizza nell’ambito delle indagini sulle nomine in Campidoglio. Inizialmente il beneficiario in caso di morte indicato da Romeo non era Virginia Raggi. Quando ha sottoscritto il contratto, alcuni anni fa, Romeo ha indicato come beneficiario un’altra persona. Per alcuni anni il funzionario del comune di Roma ha pagato regolarmente i premi permettendo così l’accumulo del capitale da riscuotere al momento della sua morte. Poi nel gennaio del 2016 il colpo di scena: Romeo muta il beneficiario. In caso di morte del funzionario del comune di Roma il soggetto che può incassare la somma accumulata è Virginia Raggi che di lì a poco si presenterà alle cosiddette “comunarie”, cioè le primarie online interne al Movimento per essere poi candidata alla carica di sindaco di Roma.

....... La valutazione del comportamento dei soggetti coinvolti in questa storia cambia radicalmente a seconda delle risposte. Ovviamente chiunque è libero di fare quel che vuole con i propri soldi. Nessuna norma vieta a un dipendente del comune di girare una polizza vita indicando come nuovo beneficiario un consigliere comunale, quale allora era Virginia Raggi. La questione della polizza esce dalla sfera meramente privata solo per la nomina successiva di Romeo effettuata a luglio.

dall'articolo di Marco Lillo e Valeria Pacelli per ilfattoquotidiano.it

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