Soldi TasseOrmai è una certezza: ad aprile, in concomitanza con il Def, il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, vareranno una manovra correttiva da circa 3,4 miliardi per recuperare quello 0,2% di Pil di maggiore deficit contestato dall'Unione europea.L'esito era prevedibile sin dallo scorso ottobre quando la Commissione sospese il giudizio, pur alzando il sopracciglio, sulla manovra per non interferire sull'esito del referendum costituzionale.

Ma a guardare il recente passato non si può che riscontrare una serie di dichiarazioni poco veritiere tese a minimizzare il pericolo incombente che oggi purtroppo è realtà, cioè più tasse sotto forma di maggiori accise su carburanti e sigarette nonché una stretta sull'Iva.

«La lettera della Commissione europea? Quante ne ha mandate l'Europa in questi anni? Almeno a quattro-cinque Paesi, è dialogo fisiologico», diceva l'ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a fine ottobre quando si sapeva che Bruxelles avrebbe scritto al titolare del Tesoro chiedendo di rimettere in ordine i conti. Anche Padoan in quei giorni sembrava assecondare la linea del capataz di Rignano. «L'Europa deve decidere da che parte stare», disse. Non intimidirono Renzi nemmeno i dubbi sollevati da voci amiche.

dall'articolo di   per ilgiornale.it

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