twitterÈ il megafono del mondo, ma non riesce a generare profitti. Twitter ha registrato la più lenta crescita del fatturato trimestrale da quando si è quotata e per l'ennesima volta in 10 anni di storia non è riuscita a chiudere il trimestre in utile. Il social network fondato da Jack Dorsey si differenzia dai suoi rivali storici - Facebook, Instagram, Snapchat, per citare i più noti - ha davanti a sé un futuro sempre più incerto.

Nel quarto trimestre 2016 la base clienti è aumentata del 4% a 319 milioni di utenti medi mensili attivi, appena sotto le attese degli analisti. I ricavi hanno deluso le previsioni e sono aumentati di appena l'1%. La perdita netta del quarto trimestre è stata pari a 167,1 milioni di dollari (23 centesimi per azione), rispetto a rosso da 90,24 milioni, (13 centesimi per azione), di un anno prima.

Quanto Twitter si quotò, il 7 novembre 2013, il titolo fece segnare un rialzo del 72% a 45 dollari per azione. La corsa ebbe inizio e portò il titolo fino al massimo di 73,82 dollari per azione. Oggi, dopo l'ennesimo crollo a Wall Street, Twitter vale 17 dollari, prezzo nettamente inferiore ai 26 dollari del collocamento in Borsa e non lontanissimo dal minimo storico di 13,90 dollari segnato nel maggio 2016.

da huffingtonpost.it 

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