lotti emiliano pp“Ma quale visita a casa di Carlo Russo nel Salento! Non diciamo caz…te”. Michele Emiliano sembra meno bonario del solito. Quando il cronista lo affronta con la domanda secca – “Lei è mai stato a casa sua in Salento?” – il presidente della Puglia si inalbera: “Mai. Come le viene in mente che vada a casa di un soggetto simile?”. Emiliano tira fuori il telefonino e, su due piedi, fa il colpo di teatro: “Eccoli gli sms con Russo. Ed ecco il messaggio di Lotti che mi dice di incontrarlo”. Per dimostrare la sua estraneità, Emiliano mostra pure gli sms con il padre dell’ex premier: “Ecco qui. Era lui che tentava di incontrarmi. Ma non ci siamo mai visti. Soddisfatto?”. Nel 2014 il ministro sponsorizzava un incontro con l’imprenditore Russo, oggi indagato: “Lo conosciamo non perdi tempo”. Negli sms il pressing di papà Tiziano. Governatore: “Ne diffidai, ho conservato gli sms”.

“Ma quale visita a casa di Carlo Russo nel Salento! Non diciamo caz…te”.

Michele Emiliano sembra più imponente e meno bonario del solito. Quando il cronista lo affronta a sorpresa con la domanda secca – “Lei è mai stato a casa di Carlo Russo in Salento?” – il presidente della Regione Puglia si inalbera: “Mai. Come le viene in mente che un presidente di Regione vada al mare a casa di un soggetto simile?”.

Emiliano tira fuori il telefonino e così, su due piedi, fa il colpo di teatro: “Eccoli tutti gli sms con Russo: si interrompono nel 2015. Ed ecco il messaggino di Lotti che mi dice di incontrarlo”. Luca Lotti? Il cronista sobbalza, ma finge un distratto interesse. Per dimostrare la sua totale estraneità al giro di Russo e dei Renzi, Emiliano mostra pure gli sms con il padre dell’ex premier nel 2015: “Ecco qui. Era lui che tentava di incontrarmi in un hotel a due passi da casa mia. Ma non ci siamo mai visti. Soddisfatto?”.

Eravamo andati a verificare una notiziola (i presunti rapporti di Emiliano con Carlo Russo e Tiziano Renzi, cioè tra il “nemico” di Renzi da un lato e il babbo e l’amico dall’altro) e ci ritroviamo tra le mani una grossa notizia: il ministro Lotti, indagato a Roma per favoreggiamento e rivelazione di segreto in un’indagine che vede al centro proprio Carlo Russo e Tiziano Renzi, accreditava lo stesso Russo addirittura con il governatore pugliese come uno “da stare a sentire”.

Alcune intercettazioni ambientali eseguite dal Noe dei carabinieri negli uffici dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, nell’estate del 2016, svelano che:

1) Carlo Russo, amico di Tiziano Renzi, propone a Romeo un affare immobiliare da realizzarsi col padre dell’ex premier in Puglia, per l’esattezza a Castro dove lo stesso Russo ha casa;

2) in quel contesto Russo si vanta con Romeo dei rapporti con Emiliano e con il viceministro allo Sviluppo economico, la pugliese Teresa Bellanova. Nella lunga conversazione intercettata dal Noe, su delega dei pm di Napoli Henry John Woodcock e Celeste Carrano, Romeo cerca di “assoldare” Russo per entrare, grazie a questo imprenditore farmaceutico di Scandicci, nelle grazie del padre di Matteo Renzi;

3) Russo, in quel giorno d’estate, racconta a Romeo, per accreditarsi, che la Bellanova è stata a casa sua più volte e in quel contesto dice che anche Emiliano “sta venendo” o addirittura “sarebbe già venuto” a trovarlo.

4) quando Romeo, con sorpresa, lo interrompe facendogli notare che il premier e il governatore avevano litigato, Russo aggiunge che papà Tiziano sta tentando di propiziare la pace e che per questo avrebbe fatto addirittura appostamenti vicino a casa di Emiliano per incontrarlo. Questo è quello che dice Russo a Romeo. Teresa Bellanova, invece, fa sapere – tramite l’ufficio stampa – di aver “mai visto né Carlo Russo né Tiziano Renzi né di essere entrata in una casa del Salento”.

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dall'articolo di Marco Lillo per ilfattoquotidiano.it

 

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