capture 130 30122019 212517In un video girato alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump e la First Lady, Melania hanno augurato ai loro concittadini un buon Natale cristiano, ricordando la nascita di Gesù. Da Londra, il premier britannico, Boris Johnson, fresco di vittoria alle elezioni, si è mostrato in un video di auguri di due minuti, nel quale si è detto «vicino a tutti i cristiani perseguitati nel mondo», sottolineando che «il Natale è prima di tutto il giorno della celebrazione della nascita di Gesù». E dalla Francia «figlia primogenita della Chiesa», che quest'anno, con l'incendio di Notre-Dame, si lascia alle spalle uno dei periodi più difficili per la comunità cristiana? Un silenzio assordante.

 

Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, non ha espresso nessun augurio di Natale ai suoi compatrioti, nessun "Joyeux Noël" è arrivato dall'Eliseo, niente di niente, come se il 25 dicembre fosse un giorno come gli altri. «Ogni volta che Emmanuel Macron si rivolge ai francesi o è con disprezzo o è per annunciare pessime notizie», ha deplorato in un filmato pubblicato sui social Jordan Bardella, vicepresidente del Rassemblement national (Rn), il partito di Marine Le Pen. «Il Natale è un momento di inestimabile importanza per milioni di persone, cristiane e non. Fa parte di un patrimonio che il presidente della Repubblica dovrebbe proteggere. Siamo contenti di sentirlo celebrare regolarmente sui social network la fine del Ramadan, ma ci piacerebbe anche che lo facesse per le tradizioni che sono iscritte nel calendario», ha aggiunto con toni polemici Bardella. Nel giugno 2017, come ricordato dalla stampa parigina, si era recato di corsa all'Iftar del Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm), la cena che sancisce la fine del digiuno. «L'Iftar è un momento di condivisione. Lo condivido questa sera con la comunità musulmana francese», disse l'inquilino dell' Eliseo davanti al Cfcm.

VOTI MAOMETTANI
Era appena stato eletto, Macron, e doveva subito ingraziarsi la comunità islamica. Ma alla luce dell'annus horribilis appena trascorso, com'è possibile non spendere nemmeno una parola per i cristiani, dimenticandosi di una delle loro feste più importanti? «Ho aspettato, ma il nostro presidente e professionista della comunicazione non ha augurato un buon Natale al suo popolo a parte criticare la France all'estero, è così difficile amare e onorare le sue tradizioni e le sue radici cristiane? Il nuovo mondo è desolante», ha twittato Nadine Morano, deputata dei Républicains (destra neogollista). Rivolgendosi direttamente a Macron, Stéphane Ravier, senatore Rn del dipartimento Bouches-du-Rhône, ha scritto: «Non so se lei è al corrente, ma decine di milioni di francesi hanno appena festeggiato il Natale e la nascita di Cristo. Perché ha augurato un buon "Iftar" ai musulmani, ma è rimasto in silenzio per Natale?». «Era in piscina», ha risposto ironicamente Gilles Pennelle, presidente del gruppo Rn al Consiglio regionale della Bretagna. L'entourage del capo dello Stato francese ha giustificato il silenzio parlando di un «contesto particolare», con «numerosi francesi che non hanno potuto trascorre il Natale con i loro cari». Giustificazioni campate in aria di un governo che fa di tutto per "non urtare la sensibilità" delle comunità non cristiane, vergognandosi della propria storia.

di Mauro Zanon per www.liberoquotidiano.it