capture 101 03092021 091918Un fracco di legnate” a un “giornalista di destra” che sembra proprio Francesco Borgonovo. E’ quello che invoca Edoardo Albinati, già premio Strega 2016 e scrittore compagno in voga nei salotti buoni dei radical chic, nel suo ultimo libriccino. Perché le legnate e perché proprio a Borgonovo (o a chi gli somiglia tantissimo)? Ma perché il vicedirettore de La Verità osa contestare il ddl Zan, per di più andando in tv. A sfogliare la sua ultima vacua fatica, Velo pietoso, si scopre che Albinati descrive alla perfezione pur senza nominarlo quello che a tutti gli effetti sembrerebbe essere proprio Borgonovo. Per poi insultarlo in tutti i modi, dandogli pure del “frocio“.

Albinati attacca Borgonovo (?) senza mai nominarlo

Con un livore pure un po’ vigliacchetto, Albinati traccia l’identikit del suo obiettivo – “tipo magrolino”, “con la barbetta curata” – senza fare nomi e cognomi. E poi lo attacca perché non la pensa come lui sul ddl Zan. Insomma, chi legge capisce al volo che si tratta di Borgonovo. E infatti oggi sulla Verità, il direttore Maurizio Belpietro svela – si fa per dire – l’arcano, affermando con convinzione che quello descritto da Albinati è proprio il suo vicedirettore. E noi ci vogliamo fidare dell’intuizione di Belpietro. Nel libercolo si parla di un “giornalista di destra”, “pacato nei modi e rigido negli argomenti” (“Ma ha anche dei difetti”, aggiungeremmo noi): sembra proprio Borgonovo, in effetti.

capture 093 31082021 113529«Il ministro Lamorgese sembra saper imporre regole solo ai cittadini italiani onesti. Assistiamo all’immigrazione incontrollata e in aumento esponenziale, a rave abusivi con morti, violenze e spaccio libero. Per Fratelli d’Italia ha fallito su tutto, per questo stiamo valutando una mozione di sfiducia nei suoi confronti». Ad annunciarlo in un’intervista ai tg della Rai il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida.

Rave party, immigrati che arrivano e delinquono

Una situazione che si è fatta insostenibile con il passare dei giorni e che ha accumulato emergenze su emergenze. «Al Sud, gli sbarchi senza sosta rischiano di trasformare l’Italia in un mega centro di accoglienza. Il fallimento, su tutti i fronti, della Lamorgese è conclamato e sotto gli occhi di tutti. Per quanto ancora gli italiani dovranno subire le politiche nefaste di questo Ministro?». Lo ha scritto nei giorni scorsi la leader di FdI, Giorgia Meloni. E la situazione non ha fatto che precipitare.

capture 059 26082021 144248«Mai fatto parte di advisory board sui vaccini». Così Matteo Bassetti, direttore della clinica di Infettivologia presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, interviene al "Il Giornale d’Italia" replicando a quanto riportato da "Il Tempo" ovvero di aver "nascosto" nel curriculum i suoi legami con Pfizer nel 2018. Bassetti mette in chiaro che la notizia in sé non è errata: «In qualità di ricercatore accade spesso di fare consulenza anche per aziende farmaceutiche, un elemento che viene sempre evidenziato soprattutto in quelle situazioni dove potrebbe sorgere un conflitto d’interesse, per esempio in caso di coinvolgimento in ruoli pubblici, congressi, ruoli ministeriali» e precisa «non è obbligatorio farlo presente sul proprio curriculum vitae». E sulla cancellazione dell’elenco delle case farmaceutiche - documentata da "Il Tempo" - tra cui l’incriminata Pfizer, ammette: «Ho semplicemente cancellato quella parte, e non ho problemi ad affermarlo. Non è necessaria, soprattutto alla luce del fatto che da oltre due anni non sono stato parte praticamente di nessuna di questi board di consulenti per le case farmaceutiche». E aggiunge: «Non ho nulla da nascondere. I progetti a cui ho partecipato sono rintracciabili su internet. La ricerca scientifica è estremamente trasparente. Si può anche ottenere l’elenco delle retribuzioni per ogni incarico che ho ricoperto». «Dire che sono favorevole ai vaccini perché ho collaborato con una delle case farmaceutiche oggi coinvolte nella campagna vaccinale contro il Covid-19 basandosi su questo elemento del mio curriculum è un’azione meschina e sterile», avverte l’infettivologo. Anzi, aggiunge: «Vorrei fare presente, se proprio deve essere aperta una polemica su questa vicenda, che io non ho mai partecipato né ora, né in passato a consulenze che coinvolgessero i vaccini, qualsiasi vaccino - rimarca - Tutto il mio lavoro in questo campo si è sempre sviluppato nel settore della ricerca sugli antibiotici. Che è come dire che all’interno della Fiat un reparto produce camion, e l’altro finestrini per automobili». «Voglio che sia chiaro - ripete l’infettivologo - io non ho mai percepito un euro per ricerche, consulenze o da chicchessia che abbia a che vedere con i vaccini anti Covid-19 della Pfizer, o di qualsiasi vaccino in generale. E non ho problemi a doverlo dimostrare pubblicamente. Se proprio dovessi essere attaccato, avrebbero dovuto puntare su AstraZeneca, dato che sono stato uno dei pochi a esporsi a favore di questo vaccino, nonostante le polemiche». Infine, Bassetti ritorna sulle sue posizioni a favore della scienza: «Quello che mi dispiace di più di tutto questo è che come sempre si cerca di scaricare qualsiasi errore sulla scienza. Scienza e medicina non sono mai state così lontane dalla vita pubblica, e questo lo dobbiamo soprattutto ai politici che stanno basando le loro decisioni su notizie fuorvianti, e a pagare siamo soprattutto noi cittadini».

capture 058 26082021 143502La voce di Anthony Fauci, capi dei virologi americani e consigliere della Casa Bianca, è tra le più ascoltate durante la pandemia. E farà discutere l'intervista rilasciata alla Cnn in cui il direttore del National institute of allergy and infectious diseases fa stime e previsioni sulla variante Delta. 

La svolta nella pandemia  non si vedrà prima della primavera 2022, a patto che scettici e contrari a vaccinarsi: "Se buona parte dei circa 90 milioni di americani che non si sono vaccinati lo farà entro l'inverno, per la primavera avremo un buon controllo della situazione". Un dietro front rispetto alla dichiarazione precedente, che parlava dell'autunno. "Non un anno, ma 7-8 mesi". 

"La variante Delta ha una capacità straordinaria di passare da persona a persona - ha detto Fauci - Quindi dipende da noi. Se continuiamo a indugiare senza far vaccinare chi dovrebbe essere vaccinato, la pandemia persiste, portando allo sviluppo di un'altra variante che potrebbe complicare le cose". Che percentuale di vaccinati è sufficiente per stroncare la ripresa dei positivi? "Potrebbe essere il 99 o l'85%, non lo sappiamo. Dobbiamo vaccinare la maggior parte delle persone possibili, è quello l'unico numero auspicabile".

capture 048 24082021 224915L’intervista fiume di Paola Ferrari non passa inosservata. La storica conduttrice di “Domenica Sportiva” e “90° minuto” è stata raggiunta in Grecia dalle domande di Giulia Cazzaniga per La Verità. Un botta e risposta a tutto campo, dalla carriera alla sfera privata e personale.

Una ghiotta occasione di togliersi qualche pietra dalle sue decolletè tacco 12. La prima stoccata è sull’ipocrisia della sinistra italiana: “Si parla tanto di critiche sull'aspetto fisico delle donne, ma io sono stata presa di mira in modo volgare e forte, anche da molti comici della sinistra, paladini delle donne quando fa comodo a loro. Ma sa che c'è? Che sulla professionalità è difficile attaccarmi: faccio i miei errori, ma cerco di essere preparata. E allora ecco: sei vecchia, se vieni bene è merito delle luci”.

Il suo volto ha anche affrontato una malattia. "Questa è un'aggravante delle critiche. Ho avuto un tumore maligno, in viso. Destabilizzante, per chi lavora in video. L'ho affrontato e sono stata fortunata perché non sono stata in pericolo di vita. La paura semmai mi è venuta dopo".

capture 047 24082021 224443C'è grande attenzione sull'approvazione definitiva sancita oggi dalla Food and Drug Administration per il vaccino Pfizer BioNTech. Già, perché il via libera non più per l'"uso emergenziale" da parte delle autorità Usa viene letto da più parti come il grimaldello per far scattare l'obbligo vaccinale ovunque, anche da noi.

Il punto è che la piena approvazione al siero anti-Covid di Pfizer è valida solo negli Stati Uniti, e nulla cambia in Europa o tantomeno in Italia. Sul tema interviene Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, parlando a In Onda, il programma condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo su La7. "L'Ema e l'Aifa in genere seguono l'Fda, mi aspetto che l'ente europeo e poi quello italiano adottino lo stesso provvedimento, è una questione di giorni", è la sua previsione per certi versi sorprendente.

capture 046 24082021 224248A “Di Martedì”, il programma di approfondimento sull’attualità di LA7, martedì 11maggio, la microbiologa dell'ospedale Sacco di Milano Maria Rita Gismondo, sfata il mito della pericolosità del vaccino AstraZeneca e lo riabilita: “Cattiva informazione, i dati dicono altro”.

La campagna vaccinale in Italia sta rallentando per lo scarso approvvigionamento dei vaccini e perché in molti rifiutano AstraZeneca. La professoressa Gismondi, carte alla mano, cita un report dell’Aifa sulla bontà del vaccino di Oxford e aggiunge: “Voglio darvi dei dati pubblicati che ridimensionano questa confusione fatta ai danni di AstraZeneca. Su 100.000 vaccinati, 328 effetti collaterali dovuti a Pfizer, 309 dovuti a AstraZeneca, 24 gravi su Pfizer e 39 su AstraZeneca. Quindi se parliamo in numero assoluto di effetti collaterali indesiderati, su Pfizer abbiamo qualche numero in più. Questo ovviamente non per dire che sia più ragionevole o efficace vaccinarsi con Pfizer piuttosto che AstraZeneca o viceversa, ma per dire che i vaccini che si stanno utilizzando sono tutti vaccini che al pari stanno aiutando a dare un’arma efficacia nei confronti della pandemia. Inoltre abbiamo avuto un’ampia sperimentazione nel Regno Unito dove dopo aver vaccinato milioni di abitanti con AstraZeneca quello che si è avuto come effetti collaterali è stato molto limitato. E’ anche vero dall’altra lato e non dobbiamo nasconderlo che questi vaccini sono stati sperimentati per necessità oggettiva per un periodo di tempo limitato e che certamente potremo conoscerli meglio nel prossimo futuro così come li stiamo conoscendo meglio man mano che li utilizziamo”.

capture 045 24082021 223604Follia a Riccione dove un gruppo di giovanissimi, per lo più di origine africana, ha devastato auto e vandalizzato tutto ciò che ha incontrato per strada. La furia della banda è scattata alle due di notte dopo che si era diffusa la notizia dell'annullamento del concerto di un  giovane trapper, dal nome evocativo di Baby Gang (nella foto, tratta dal suo profilo Instagram) che nei suoi testi fa spesso riferimento a violenza, armi e droga. Il gruppo, racconta il Resto del Carlino, era composto da circa trenta ragazzi che stavano andando nel locale dove era previsto il concerto, che però era stato chiuso per assembramenti dopo un precedente salto di location. 

La gang ha così sfogato la rabbia su auto e arredo urbano in via Martinelli, terrorizzando i giovani pacifici che affollavano il centro di Riccione. Residenti e turisti si sono barricati in case e hotel, mentre sui social sono spuntati foto e video che testimoniano la distruzione. I trenta di orgine africana si sono poi dileguati all'arrivo dei carabinieri. 

capture 044 23082021 201934«Non è il momento di parlare di terza dose. Non è ciò che serve adesso. Prima dobbiamo spingere a fondo sulla campagna vaccinale. Abbiamo raggiunto una buona copertura a livello nazionale, il 67,25%. Ma, a mio parere, la soglia a cui dobbiamo arrivare è l’85%». Francesco Vaia, direttore sanitaria dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, indica le priorità nella lotta contro il Covid. Professore, Israele però è già partita con la terza dose e gli Usa lo faranno a breve, perché pare che dopo 8-9 mesi gli anticorpi diminuiscano. «Negli Stati Uniti la copertura vaccinale della popolazione è attorno al 50%. Dovrebbero concentrarsi sul convincere più americani a vaccinarsi. Un recente studio a New York, comunque, dimostra che la protezione del vaccino dalle ospedalizzazioni non è stata modificata dal diffondersi della variante Delta, mantenendosi sopra il 90%. Gli stessi dati israeliani, se interpretati correttamente non mostrano alcuna alcuna perdita di efficacia del vaccino contro la malattia grave. Invece, è abbastanza fisiologico che con il passare dei mesi si osservi un calo degli anticorpi. Ma è importante spiegare un cosa. Quando valutiamo i vaccini non dobbiamo considerare solo la risposta anticorpale. Ci sono anche la capacità neutralizzante, la memoria cellulare, i linfociti T. Insomma, abbiamo una memoria immunologica capace di rispondere ad un attacco del virus. Le dico un fatto personale che può aiutare le persone a comprendere meglio come funzionano i vaccini». 

capture 022 19082021 151023Nell'ultimo rapporto epidemiologico dell'Istituto superiore di sanità è scritto: “negli ultimi 30 giorni si rileva come il 26,3% delle diagnosi di Sars-Cov-2 , il 40,7% delle ospedalizzazioni, il 61,3% dei ricoveri in terapia intensiva e il 62,1% dei decessi negli over 80 siano avvenuti fra coloro che non hanno alcuna dose di vaccino”. Scrivo questa identica notizia al contrario: negli ultimi 30 giorni il 73,7% delle diagnosi di coronavirus, il 59,3% delle ospedalizzazioni, il 38,7% dei ricoveri in terapia intensiva e il 37,9% dei decessi degli ultraottantenni sono avvenuti fra persone vaccinate con doppia dose (la maggiore parte) o che comunque avevano ricevuto una prima dose. Come si potrà vedere nella tabella Iss che in foto abbiamo pubblicato nelle pagine interne, nella fascia degli ultraottantenni finiti in ospedale per Covid nell'ultimo mese la maggioranza assoluta (54,4%) era di vaccinati con doppia dose (in genere di Pfizer o Moderna) da più di 14 giorni.