capture 027 28062021 164835Choc a Foggia: un 60enne italiano senza fissa dimora è stato picchiato, legato e abbandonato tra i rifiuti per un presunto debito di circa 70 euro. A ridurlo in quello stato sarebbe stato un cittadino senegalese di 47 anni,  che la polizia ha già arrestato ieri mattina con le accuse di sequestro di persona, lesioni e rapina. La vittima è un senzatetto della città di Foggia che di solito - stando ai testimoni della zona - si rifugia in un casolare abbandonato in via San Severo, alla periferia della città.

A dare l'allarme alle forze dell'ordine è stato un gruppo di rom rumeni che vive in quella parte della città e che a un certo punto ha notato l'uomo legato in più punti, mani, piedi e ginocchia e riverso sopra un cumulo di rifiuti. Arrivati sul posto, gli agenti della polizia hanno liberato la vittima e a pochi passi dal luogo del ritrovamento, hanno individuato e bloccato il presunto aggressore.

capture 014 27062021 111423Variante Delta, Bassetti smonta le zone rosse: "Non possiamo..."

Per il direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova occorre proseguire con la campagna vaccinale ed aumentare il sequenziamento dei casi

La diffusione di una delle mutazioni del Covid-19, la cosiddetta variante Delta, ha portato le autorità competenti ad ipotizzare l'introduzione di zone rosse per arrestare l'avanzata di questa nuova tipologia del virus, particolarmente contagiosa.

"Non serve parlare di lockdown"

Contrario a questa eventualità è il direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti, che pur temendo la circolazione delle varianti, ritiene ormai inutili altre chiusure. Secondo il medico, infatti, solo i vaccini possono realmente combattere il virus e le sue mutazioni."Parlare oggi di zone rossa o lockdown non serve, occorre che gli italiani si vaccinino perché con la variante Delta gli obiettivi finali della campagna vaccinale sono cambiati: dobbiamo immunizzare l'80-85% della popolazione", ha dichiarato l'infettivologo ai microfoni di Adnkronos Salute.

Dopo il jihadista armato di coltello alla stazione Termini e la mega-rissa tra immigrati a Lecco spunta un altro caso, per fortuna finito senza gravi sonseguenze, in pieno centro a Firenze. Stamattina intorno alle 10, in via del Porcellana, a due passi da Piazza Santa Maria Novella, un africano in evidente stato di alterazione è salito sopra un'auto in sosta brandendo un palo di ferro con un base di metallo, di quelli utilizzati nella cantieristica stradale.

Nel video si vedono i poliziotti intervenuti sul luogo che per lunghi minuti cercano di calmare l'uomo che dice cose non comprensibili ed è evidentemente agitato.  “Stai calmo, vogliamo  aiutarti”, dicono gli agenti ma l'africano è fuori controllo e spacca il lunotto posteriore dell'auto con il palo di ferro che gli sfugge di mano prima di creare altri danni e fare del male a qualcuno. A quel punto scattano i poliziotti che lo immobilizzano e fanno scattare le manette ai suoi polsi. 

capture 011 23062021 110138Dalla libertà di espressione alla definizione di identità di genere, sino alla Giornata di sensibilizzazione contro l'omofobia. Molti sono i nodi attorno al Ddl Zan. A partire dalle condotte punibili. Il provvedimento, infatti, estende le fattispecie comprese negli articoli 604 bis e 604 ter del Codice Penale. Ossia i «reati contro l'uguaglianza». Al momento, il codice si occupa di sanzionare l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Il provvedimento promosso dal centrosinistra aggiunge a tutto questo anche le discriminazioni fondate su «sesso, genere orientamento sessuale, identità di genere o disabilità». Tutto questo, però, non fuga alcune zone d'ombra, nonostante la previsione di un passaggio che solo apparentemente lascia intatto il diritto di esprimersi. Il testo prevede anche un articolo che stato definito «salva idee», il 4, in base al quale «ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti». Anche in questo caso, è evidente come in reltà il concetto di «salva idee» sia molto labile. L'idoneità a determinare il «concreto pericolo del compimento di atti discriminatori», da parte di un'idea espressa, difficilmente determinabile.

capture 049 19062021 172323Un documento russo fa a pezzi Giuseppe Conte e la sua gestione del Covid. Il report di 11 pagine è stato stilato dai due scienziati a capo della task force arrivata dalla Rusia in compagnia di 104 militari per lavorare a Bergamo dal 22 marzo al 9 aprile 2020 nella battaglia che i medici italiani stavano portando avanti contro la pandemia. “Medici mandati al massacro. Molti e ripetuti errori. Ritardi nelle chiusure che hanno amplificato i contagi. Misure restrittive applicate altrove eppure ignorate dal premier. Errori decisivi sul tracciamento, tranne che in Veneto. Iniziative politiche che hanno sminuito la gravità della pandemia, monitorata ma non impedita” la sintesi de Il Giornale dopo aver letto il documento.

capture 038 18062021 175153Da Buenos Aires a Fulvio Testi a viale Legioni Romane proteste per il traffico, per il caos e la scarsa sicurezza

Mezzo che hai, problemi che trovi. Se sei un ciclista devi allenarti allo slalom. Se guidi l'auto occorre armarsi di santa pazienza: la fila è lunga. Se hai da fare consegne, meglio affidarsi ai santi in paradiso: trovare posteggio è un miracolo.

Altro che «rivoluzione piste ciclabili». Tredici mesi dopo la creazione di centinaia di chilometri di strade dedicate alle biciclette con la scusa della pandemia, lo stravolgimento viabilistico voluto dalla giunta Sala genera ancora il caos. Viale Fulvio Testi, via Verdi, via Sardegna, solo per citarne alcune. Il discorso è valido in diverse zone della città. In via Legioni Romane, per dire, complice la ciclabile, la carreggiata è stata ridotta della metà a una sola corsia. Ai lati hanno disegnato parcheggi a lisca di pesce e uscire in retromarcia è quasi impossibile. Il traffico ovviamente ne risente, senza contare gli autobus e i mezzi Amsa costretti a fermarsi in mezzo alla strada: «Quando passano loro - racconta un residente - qui si trasforma nell'inferno».

capture 036 18062021 113608Il caso Saman – la povera  pachistana barbaramente uccisa in provincia di Reggio Emilia dalla sua famiglia per il rifiuto di un matrimonio combinato – in Italia continua a far discutere. Ma non è stata una gara alla denuncia più puntuale della realtà. Piuttosto s’è trattato di un circo di banalità e inesattezze, che ha reso protagonisti dei salotti showgirl e politici molto poco informati.

Saman era arrivata in Italia dal Pakistan, che non è esattamente “una piccola comunità chiusa”, ma il quinto Stato più popoloso nel mondo. E per capire cos’è successo vanno raccontate prima un bel po’ di cose. Il Pakistan è una repubblica parlamentare federale democratica che assume l’islam come religione di Stato, il che vuol dire che a regolare la vita dei cittadini è anche la shari’a – il complesso di  di vita e di comportamento dettato da Allah per la condotta , religiosa e giuridica dei suoi fedeli.

È pakistana la  hanafita,  giuridica di interpretazione della shari’a – prima delle quattro dell’islam sunnita.

capture 026 17062021 090615Dopo metà luglio potremo abbassare la mascherina. E' questa l'indicazione di massima arrivata dal ministero della Salute. E mentre da una parte c'è sempre molta cautela da parte di Roberto Speranza, dall'altra molti esperti spingono per l'abbandono immediato del dispositivo di sicurezza. Roberto Burioni, per esempio, ha scritto in un tweet: "Disneyland (California) non richiede più mascherine o altre precauzioni per gli ospiti vaccinati. Da noi cosa stiamo aspettando? Liberiamo i vaccinati". Uguale Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova: "Andrò in vacanza ad agosto al mare, nella mia Liguria, e in spiaggia non terrò la mascherina. La indosserò solo dove ritengo che serva, in tutti gli ambienti chiusi dove non è possibile il distanziamento".

L'abbandono della mascherina, comunque, potrà essere possibile solo nei luoghi dove non c'è affollamento. E infatti anche se potremo metterla via, ci sarà sempre - come riporta Repubblica - l'obbligo di tenerla con sé, in modo da metterla subito sul viso in caso di bisogno. "Sarà come con gli occhiali da vista per leggere da vicino che si portano sempre in tasca — ha spiegato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri — tutti gli studi ci dicono che in una situazione epidemiologica sotto controllo come in Italia la possibilità di contagio all’aperto con la metà della popolazione vaccinata almeno con la prima dose è quasi nulla".

capture 029 17062021 160215Avvocato Michetti, siamo alla prima settimana di campagna elettorale a Roma. Secondo lei, com’è la città che si riaffaccia alla vita dopo il Covid?
«Una città con molti problemi strutturali, in cui negli ultimi anni è mancata manutenzione e progettualità. La pandemia ha reso tutto più difficile colpendo in particolare alcune categorie che sono allo stremo: bar, ristoranti, tassisti, tutta la filiera del turismo, solo per citarne alcune. I ristori del governo non bastano a recuperare quanto perso in questi mesi e il Campidoglio nei prossimi anni dovrà fare la sua parte. Dobbiamo aiutare le categorie e le aziende a ripartire. O avremo un ulteriore contraccolpo economico e occupazionale». 

A mettere in fila i problemi non basterebbe un libro. Partiamo dai più sensibili. Il primo è senz’altro il ciclo rifiuti. Cinque anni di convivenza Raggi-Zingaretti e non è stato chiuso. Che fare?
«È evidente che si è giocata una partita politica. Sindaca e Governatore hanno cercato di mettersi in difficoltà a vicenda. Si è perso tempo prezioso. Ora ci troviamo con la città sull’orlo dell’emergenza. E a dirlo è la stessa Ama. Se ne esce con la raccolta differenziata e la realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti. Ma bisogna fare presto».

capture 022 17062021 085345Battibecco geografico tra Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, e la giornalista Claudia Fusani nella puntata di “Coffee Break”, mercoledì 16 giugno, su LA7: "Voglio aprire i parchi, non i porti", “Vada in Norvegia”. La ripresa degli sbarchi preoccupa molto l’ex ministro Gasparri che, rispondendo a una domanda del conduttore di “Coffee Break”, Andrea Pancani, chiede al governo di intervenire con decisione bloccando i migranti: “Voglio aprire parchi e discoteche, non altro. Ora in un’agenzia Adnkronos leggo che la variante Delta del Covid è arrivata in Sicilia: 10 migranti arrivati dal Bangladesh sono risultati positivi all’incrocio della modifica inglese con quella indiana. Ora sono in quarantena. Io voglio aprire i parchi, ma non i porti. Qui non c’è nessun razzismo, ma un Paese che si deve difendere. Questa ripresa degli sbarchi a Lampedusa è pericolosa sotto il profilo della sicurezza, del traffico di persone che arricchisce i criminali e aumenta naufragi e morti e adesso pure la notizia della variante Delta, questo desta preoccupazione. Lamorgese (ministro dell’Interno, nda) sveglia!”.