capture 018 31052021 182937Con l’estate l’Italia si lascerà alle spalle definitivamente il problema del Covid? È la domanda che si pongono tanti italiani dopo più di un anno di pandemia e il tema viene discusso anche nella puntata del 31 maggio di Tagadà, programma di La7 condotto da Tiziana Panella, che ospita il professor Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova: “Non ci tiriamo fuori definitivamente con l’estate, il virus tornerà a circolare nel prossimo autunno, ma bisogna vedere come circolerà. Sono fiducioso che arriveremo con una percentuale di popolazione vaccinata molto alta, soprattutto tra le categorie più fragili. Avremo dei casi, visto che ci sarà chi non vuole e chi non si può vaccinare, ma non avremo più queste ondate sparate in alto. Sarà una convivenza come il virus, dobbiamo continuare a mantenere i posti letto negli ospedali anche se quest’estate saranno utilizzati per altro, devono essere pronti a riaprire e renderli disponibili. Non credo che avremo numeri di un’ondata spaventosa, ma dovremo continuare a convivere”.

“Dovremo essere prudenti” sottolinea la Panella dallo studio passando la palla al medico ligure: “La nuova normalità deve essere fatta anche di buonsenso, dobbiamo insegnare ai cittadini cosa è importante e cosa no. La mascherina in spiaggia è una stupidaggine, il primo che capisce che non serve è il cittadino, che infatti non la mette. È chiaro che se sto al chiuso con altre persone e magari in un ambiente non ventilato è evidente che serva. Con i sistemi di areazione che ci sono nel negli aerei è verosimile che la circolazione sia minore, però sto molto vicino a chi mi sta accanto e la mascherina, almeno per quest’estate, va usata. Dobbiamo dire alle persone di fare cose quando servono, basta obblighi e divieti quando non servono. Andiamo in una nuova logica di sensibilizzazione e di consapevolezza del cittadino con le varie misure”. 

capture 017 31052021 110629Fa discutere il caso dell’atleta americana costretta a gareggiare contro rivali maschi che si dicono femmine. Che formalizza la sua giusta protesta per iscritto, ma alla fine, subisce pure l’onta della censura. Un fatto davvero inaccettabile. Altro che fluidil dibattito sul Gender si arrocca su un termine: e scatta la censura.  Succede tutto a danno di Chelsea Mitchellcampionessa di corsa del Connecticut, che ha denunciato alla Connecticut Interscholastic Athletic Conference l’ingiustizia di dover competere in gara contro atleti maschi. I redattori di Usa Today, però, modificano il testo sul giornale. Si badi bene: senza che la testata abbia avuto la correttezza di informare la diretta interessata – sostituendo alla parola “maschi” la definizione di “transgender”. Con tante scuse e tanti saluti al senso della denuncia della Mitchell, finita in pasto a un’orda inferocita di lettori sui social.
 

capture 004 30052021 100307Francesco Totti vedrà la finale di Champions League tra Manchester City e Chelsea da Israele, dove è stato invitato da uno dei principali sponsor della massima competizione europea del club. In un video di lancio dell’iniziativa, l’ex capitano della Roma ha mandato il seguente messaggio: “Ciao fan di Israele, sono molto felice di venire in Israele per partecipare alla fantastica esperienza della finale di Champions League con quattro di voi. Sarete la mia Totti team, un uomo, una squadra. Ci vediamo presto”. 

Chef Rubio si è scagliato violentemente contro la bandiera giallorossa, essendo sempre molto “sensibile” alla causa della Palestina e essendo schierato fortemente contro Israele. La partenza di Totti alla volta di Tel Aviv è arrivata in un momento a dir poco delicato, dato che è stato appena raggiunto il “cessate il fuoco” tra Israele e il movimento nazionalista palestinese di Hamas dopo giorni di ostilità: il bilancio in termini di vite umane è stato molto alto, dato che sono morti 232 palestinesi a Gaza (di cui 65 bambini) e 12 israeliani. 

“Comunque la Roma - ha twittato il cuoco e attivista romano Gabriele Rubini - è più vecchia dello stato illegale, teocratico, d’occupazione e apartheid israeliano fondato dai sionisti, gruppo di sadici fascisti, razzisti e colonialisti. Una carriera da Capitano per poi finire camerata”. Insomma, un attacco molto duro nei confronti di Totti, recatosi in Israele per una normale iniziativa legata esclusivamente al calcio. 

capture 003 29052021 180103Loro, i genitori vigliacchi, stanno già in Pakistan. Si sono liberati della loro bambina, quella ragazza di 18 anni, Saman Abbas, il cui destino triste ci prende il cuore, ce lo strappa, lo fa a pezzi. I carabinieri la stanno cercando sottoterra, ogni tanto una voce «trovato il cadavere» e poi la smentita. Ma c'è qualche altra cosa grave in questa storia di Saman. Ci sono buchi neri che esigono chiarezza. A Novellara, il paese in provincia di Reggio Emilia dove quella specie di famiglia viveva - indagati padre, madre e zio, tanto per capirci, in un'inchiesta già passata dal sequestro di persona all'omicidio anche se ancora senza cadavere - tutti sanno che tipo di tragedia si è consumata. Pure nell'amministrazione locale qualche voce ha tentato di diradare le nubi, anche se per ora senza successo. Quella ragazza «doveva» sposare suo cugino in Pakistan, lo pretendevano i suoi scellerati genitori nel nome della loro «civiltà».

Saman, dopo la licenza media, non era più andata a scuola: usciva da casa di rado, come del resto la madre. Si sa che il 22 dicembre dello scorso anno l'intera famiglia doveva prendere un volo per il Pakistan dove Saman avrebbe dovuto sposare un cugino con rito islamico. Ma in novembre la giovane - che era ancora minorenne - aveva chiesto aiuto ai servizi sociali di Novellara per non essere costretta al matrimonio. L'avevano subito accompagnata alla stazione dei carabinieri per la denuncia, alla quale seguì il deferimento dei genitori alla Procura di Reggio per il reato di costrizione o induzione al matrimonio. Nel frattempo i servizi sociali trasferivano la giovane sotto protezione in una comunità di Bologna, e lì è rimasta sino a quando, nel mese di aprile non ha compiuto 18 anni. Diventata maggiorenne, Saman ha deciso di tornare in famiglia. L'11 aprile. E qui ci vorrà più di un chiarimento. Perché a casa sua i carabinieri vanno solo il 5 maggio. Nel frattempo i genitori di Saman erano volatilizzati, in Pakistan, ma senza la figlia. Per lei nessuna prenotazione aerea.

capture 113 28052021 082912Che bomba su Fedez, bomba sganciata da L'Espresso. Già, perché il rapper che si erge a paladino della libertà, si pensi alla recente polemica con la Rai, secondo quanto scrive il settimanale si censura da solo. E ovviamente lo fa per denaro. L'Espresso, visionando documenti che pubblica in esclusiva, ha infatti scoperto che "Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, per i suoi affari ha accettato volentieri la censura: il gruppo Be, suoi azionisti e finanziatori in Doom amministrata dalla mamma Annamaria Berrinzaghi, gli ha imposto di non rilasciare dichiarazioni inerenti al settore bancario e assicurativo che cagionino un danno alla società”.

E nel caso lo facesse, la pena sarebbe l'interruzione di un accordo che nel solo 2021 dovrebbe fruttargli la bellezza di 15 milioni di ricavi. Doom è un vero e proprio sistema: recluta artisti e li addestra ai social, li coinvolge in spettacoli per le banche e poi li ingaggia con la sua nuova casa discografica. Insomma, L'Espresso mette in evidenza come alla festa del Primo Maggio, quando denunciò il presunto bavaglio imposto dalla Rai, Fedez "certo non poteva criticare le politiche sindacali e fiscali di Amazon poiché ne incarna i valori essendo suo ambasciatore per 800.000 euro. La multinazionale di Jeff Bezos, tra l’altro, ha già avviato la produzione del documentario The Ferragnez che riprende la famiglia di Chiara Ferragni e di Fedez 24 ore su 24", ricorda il settimanale.

capture 106 26052021 095645“Nessun consumo di droga è avvenuto nella Green Room e riteniamo chiusa la questione”. Così l’Ebu, European Broadcasting Union, organizza l’Eurovision Song Contest mette la parola fine alle polemiche, che hanno fatto il giro del mondo, sul presunto uso di droga da parte di Damiano dei Maneskin.

La vicenda prende le mosse da alcune immagini in cui Damiano era chino sul tavolo per raccogliere un bicchiere rotto. Immagine prese a pretesto per diffondere la bufala della sniffata in diretta da parte del frontman del gruppo.

Maneskin, l’esame dell’Ebu: non c’è stato nessun consumo di droga

“A seguito delle accuse di consumo di droga nella Green Room dell’Eurovision Song Contest Grand Final di sabato 22 maggio, l’European Broadcasting Union (Ebu), come richiesto dalla delegazione italiana, ha condotto un esame approfondito dei fatti, controllando anche tutti i filmati disponibili”, si legge nel comunicato ufficiale reso noto poco fa.

Damiano fa il test antidroga: esito negativo

Un test antidroga è stato anche fatto volontariamente nella giornata di oggi dal cantante del gruppo Maneskin che ha restituito un risultato negativo visto dall’Ebu – si legge ancora -. Siamo allarmati dal fatto che speculazioni imprecise che portano a notizie false abbiano oscurato lo spirito e l’esito dell’evento e influenzato ingiustamente la band. Ci congratuliamo ancora una volta con i Maneskin e auguriamo loro un enorme successo. Non vediamo l’ora di lavorare con il nostro membro italiano Rai alla produzione di uno spettacolare Eurovision Song Contest in Italia il prossimo anno”.

capture 084 24052021 074311“Non capisco il senso”: Massimo Cacciari si è detto fortemente contrario allo “stato di supercontrollismo” nel quale rischiamo di trovarci anche dopo l’esperienza del Covid. Il filosofo invoca il ritorno a una normalità vera e propria. “Perché dovrebbe esserci una normalità con paura? Una volta che siamo vaccinati, una volta che i contagi diminuiscono drasticamente e si arriva a un fenomeno completamente sotto controllo, per quale cavolo di motivo bisogna continuare ad avere paura?”, ha detto in un’intervista al Giorno. E ancora: “Smettiamola con questa retorica delle guerre”.

Scagliandosi, poi, contro gli esperti più pessimisti, Cacciari ha fatto un appello: “Invece di insistere negli allarmi e nel mettere in atto interventi di demenziale controllismo, gli scienziati i decisori dovrebbero dedicarsi a capire come rimuovere le cause di questi fenomeni che sono stranote: gli sconquassi che in tante parti del mondo avvengono nel nostro scambio con le specie animali e vegetali e con l’ambiente”. 

L’unico modo per venire fuori dal circolo vizioso della paura, secondo il filosofo, è la razionalità: “Se ne esce perché in parte finisce e perché ci rendiamo conto che le emergenze hanno una causa e la causa può essere rimossa”. Infine una nota di apprezzamento per l'attuale presidente del Consiglio: “Mi pare che da quando c’è Mario Draghi si stia uscendo dalle chiusure e dal normativismo estremo. Ci si affida di più all’intelligenza delle persone senza paternalismi”.

capture 069 22052021 094510Era così nel 2006, quando arrivò a fare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del peggiore governo che ricordi la storia repubblicana in questi decenni: il secondo guidato da Romano Prodi, con Vincenzo Visco alle Finanze e Fausto Bertinotti tirato a bordo. Enrico Letta è restato là, al governo delle 100 tasse che da queste fu travolto in meno di un lampo con tutta l'Italia in piazza. Come se quella batosta fosse stata del tutto inutile dopo 15 anni Letta jr è tornato al punto di partenza, a quel infelice manifesto politico della sua maggioranza di allora con la frase tremenda “Anche i ricchi piangano”.

Ai ricchi vuole togliere oggi come allora con la sua proposta di patrimoniale rimandata rumorosamente al mittente da Mario Draghi, e probabilmente oggi come allora finirebbe per togliere soprattutto ai poveri: il governo dell'Ulivo che aveva quei propositi da Robin Hood sgarrupato, finì per levare parte dello stipendio a italiani che guadagnavano meno di mille euro, facendo un pasticcio clamoroso con la riforma fiscale che sostituì detrazioni a deduzioni elevando l'imponibile su cui si effettuava il prelievo fiscale. Pur avendo in testa solo le tasse, che sono la loro passione, non ne capirono nulla e fecero quella grande frittata.

capture 071 22052021 172430"Con milioni di Italiani in grave difficoltà, bloccare ingressi, sbarchi e sprechi è un dovere". Un tweet con la foto di un articolo del quotidiano l'Arena che pubblica la notizia che a Verona si cercano alloggi per 1200 profughi. Um tema sempre attuale per il leader leghista anche alla luce dei recenti fatti accaduti in Spagna: "Quando un governo di sinistra, come quello spagnolo, respinge in Marocco 5mila clandestini che erano entrati abusivamente nel territorio nazionale, perché la stessa cosa non può farla l’Italia? Considerata l’ennesima nave tedesca che sta facendo rotta a Palermo, chiedo al governo italiano di comportarsi esattamente come quello spagnolo per difendere i confini", aveva spiegato un paio di giorni fa.

E sempre Salvini aveva cercato di suonare la sveglia al ministro Luciana Lamorgese sui migranti. "Aspettiamo notizie dal Viminale...".  La delegazione del governo spagnolo a Ceuta, enclave spagnola in Marocco, infatti aveva riferito che il numero di immigrati senza documenti che sono riusciti a entrare illegalmente a Ceuta nel corso della giornata era di 6mila unità.

Un "record" , senza precedenti. Tante sono le persone che avevano attraversato il confine nella città spagnola di Ceuta, con i primi arrivi iniziati lunedì, ha detto il governo spagnolo. Circa 1.500 delle persone arrivate si ritiene siano adolescenti. Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha cancellato un viaggio previsto a Parigi: "La mia priorità in questo momento è riportare la normalità a Ceuta", aveva scritto su Twitter. Unità dell'esercito spagnolo sono state quindi schierate su parte delle spiagge dell'enclave di Ceuta per frenare gli arrivi in massa di migranti dal Marocco.

capture 068 22052021 094255È un disastro tutto targato M5S quello dell’anagrafe torinese. Mentre l’Ue si appresta a varare la Green Card per consentire gli spostamenti e il premier Mario Draghi si spende personalmente per il turismo interno, i cittadini torinesi rischiano di rimanere inchiodati dove sono. Almeno se contano sulla carta d’identità elettronica: a Torino per averla «si aspetta anche 7 mesi». La denuncia arriva dall’edizione cittadina della Stampa, che solleva il caso. Una vicenda che, si diceva, porta la firma del M5S vergata non solo dal sindaco Chiara Appendino, ma anche dall’ex ministro all’Innovazione, Paola Pisano. Era lei, infatti, l’assessore torinese al Digitale che prometteva una svolta nell’anagrafe. Ma, stando a quanto riferito dal quotidiano, l’unica svolta che si è registrata nel tempo è stata quella della sua carriera, con la promozione a Palazzo Chigi.

“La Stampa”: «A Torino 7 mesi per la carta d’identità»

Dopo aver riferito che per ottenere un appuntamento per la carta d’identità digitale a Torino si può attendere tra i tre e i cinque mesi, con punte che toccano i sette a seconda dell’ufficio di riferimento, La Stampa ricorda che il problema a Torino è annoso. Così, mentre in città come Genova o Milano, la pratica si risolve nel giro di qualche giorno, all’ombra della Mole non c’è soluzione che tenga. Ci hanno provato con i totem, che dopo un primo fallimento ora vengono rilanciati. Ci hanno provato con le anagrafi nelle edicole, che però si sono rivelate un altro flop. E ci hanno provato chiudendo alcuni uffici per rinforzarne altri, ma, scrive sconsolato Lodovico Poletto che firma l’articolo, «è finita come è finita». Pare, dunque, di capire che sia stato un bel disastro.