Assessore alla SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DI ROMA CAPITALE dal 07-07 al 12.12.16 giorno delle mie dimissioni, in coerenza con quanto indicato dal M5S, per aver ricevuto l’informazione di Garanzia e Avviso dei diritti di difesa relativo al reato di natura contravvenzionale ( art. 256 comma 4 D.lgs 152/2006 - inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni di AMA), reato presunto commesso in qualità di Consulente in AMA.
Le attività sono state svolte con il prezioso contributo dei miei diretti collaboratori ai quali va il mio sentito ringraziamento, in primis Pasquale Pelusi, Stefano Cicerani, Massimo Rascioni, Maria Paola De Pisa, Gabriella Ricci, Paolo Alfredo Paiella, Gennaro Barbieri e Francesco La Vigna.
Rifiuti. Politiche di riduzione e raccolta differenziata
1. Presentato il piano che verrà avviato entro febbraio e porterà entro il 31.12.2017 all’implementazione della raccolta differenziata PAP per tutte le utenze non domestiche UNDdi Roma.
2. Riduzione dei rifiuti organici da attività commerciali: sviluppato protocollo d’intesa con Confartigianato per progetto di ritiro di derrate alimentari commestibili da UND. (Con la collaborazione di Croce Rossa).
3. Raccolta differenziata piccoli RAEE: stesura protocollo d’intesa con Confartigianato e Confcommercio per avvio sistematico della raccolta 1 contro 0 nel Comune di Roma.
4. Raccolta differenziata nelle scuole: progetto AMA per il ritiro di olio vegetale nelle scuole, avviato il lavoro di implementazione della raccolta differenziata in tutte le scuole di Roma.
5. Regolamento per la riduzione e la gestione dei rifiuti nelle sagre e feste: ultimato il regolamento per la gestione dei rifiuti in sagre e feste di Roma Capitale.
6. Centri di Raccolta AMA: avviata la progettazione di ulteriori 7 Centri di Raccolta da parte di AMA. Ultimazione lavori Primavera 2018.
7. Rete ONU. Avviato tavolo con Rete ONU e avviata le prime campagne in concomitanza con le domeniche ecologiche AMA.
8. Mini Isole Ecologiche. Avviata la prima campagna di utilizzo delle Mini Isole ecologiche mobili AMA nel VI Municipio. Allo studio un calendario di utilizzo delle mini isole ecologiche per l’anno 2017.
9. Raccolta differenziata Utenze domestiche. Elaborato piano per il rilancio della raccolta differenziata nel VI Municipio.
Politiche di riduzione e lotta ad evasione TARI.
1. Avviato tavolo con CNA, Confcommercio e Confartigianato per la revisione del regolamento sulla TARI con riduzione di imposta TARI per le imprese.
2. Avviato tavolo con CNA, Confcommercio e Confartigianato per ipotesi di transazioni su evasioni TARI.
Autodemolitori.
1. Approvata memoria di Giunta e dati atti di indirizzo per avviare la risoluzione del problema ventennale di delocalizzazione dei 100 autodemolitori e rottamatori presenti nel Comune di Roma.
Impiantistica AMA.
1. Richiesta da AMA la presentazione entro il 31.12.16 di progetti di riconversione degli impianti Salario e Ponte Malnome e di modifica di parte di Rocca Cencia per il trattamento della Raccolta differenziata multimateriale.
Lotta all’abbandono dei rifiuti su area pubblica.
1. Approvata Delibera di Giunta su tracciabilità rifiuti da C&D.
2. Chiuso protocollo d’Intesa tra Dipartimento Ambiente, Lavori Pubblici e Associazioni di Categoria per la tracciabilità dei rifiuti da opere pubbliche del Comune di Roma.
3. Allo studio protocollo d’Intesa con Confcommercio, Confartigianato e CNA per avviare attività di raccolta di piccole quantità di scarti edili in magazzini edili.
Acquisti Verdi (GPP).
1. Prime gare d’appalto con impiego di prodotti da recupero di rifiuti. Per le aree ludiche previsto l’impiego di sottofondi con gomme da riciclo di pneumatici.
Verde Urbano.
1. Regolamento del verde: elaborato il Regolamento del Verde del Comune di Roma da presentare alle associazioni di settore.
2. Parco del Colle Oppio: avviato progetto di riqualificazione del Colle Oppio. Stipulato accordo con Ecopneus per donazione di nuova area ludica per bambini. Approvata memoria di giunta per divieto di sosta.
3. Parco di Centocelle. Avviato tavolo di lavoro per rilancio del parco.
4. Parco degli Scipioni. Avviata attività di riqualificazione dell’area.
5. Aree ludiche. Inizio lavoro di riqualificazione delle aree ludiche. Concordato protocollo d’Intesa con Retake per monitoraggio e mantenimento del decoro delle aree ludiche.
Dissesto idrogeologico.
1. Approvata Memoria di Giunta su istituzione delle Cabina di Regia.
Fiume Tevere.
1. Avviato Tavolo di lavoro per riqualificazione del Fiume.
2. Avviato Tavolo sul progetto della navigabilità del Fiume.
Risorsa idrica.
1. Memoria di Giunta su definizione di un protocollo d’intesa per il coordinamento e la gestione delle attività preordinate alla tutela delle aree di salvaguardia delle fonti di approvvigionamento idrico dell’ATO 2.
Trasparenza.
1. Pubblicati sul sito web del Comune di Roma tutti gli interventi di potatura e abbattimenti eseguiti in economia dall’ufficio giardini.
2. Pubblicati sul sito web del Comune di Roma tutte le schede relativa agli appalti in corso.
Qualità dell’ aria.
Approvata Delibera di Giunta che individua gli strumenti per attuare il piano di risanamento della qualità dell’ aria.
Questo è il lavoro svolto da Paola Muraro in soli 5 mesi (Al netto del fango che le hanno gettato addosso).
Donna, poco più che trentenne, ex consigliera comunale, sindaca da pochi mesi. Il profilo è identico, il destino opposto. Chiara Appendino guarda tutti i primi cittadini d’Italia dall’alto della classifica Ipr marketing per il Sole 24 Ore. Affonda, invece, Virginia Raggi al penultimo posto, salvata (si fa per dire) dall’ultimo da un’altra collega, sempre donna, la sindaca dem di Alessandria, Maria Rita Rossa, alle prese con l’eterno dissesto finanziario.
Paradiso e inferno: la storia dell’infinito confronto tra Appendino e Raggi è la parabola di un partito, il M5S, colmo di contraddizioni, ma è anche il racconto di due città, Torino e Roma, così diverse, così lontane. Certo, la capitale italiana non è la metropoli sabauda, è città complicata, con tratti di irrimediabilità da sconfortare chiunque. Certo Roma è anche il Palazzo, con la “p” maiuscola, e il Campidoglio è poche centinaia di metri da Chigi e da Montecitorio, c’è la stampa che ti soffoca, non ti dà tregua. Ma è stato così per tutti. Ed è stato il Movimento di Beppe Grillo a essersi giocato le proprie capacità di governo a Roma, ad aver parlato di salvezza e rivoluzione.
Invece, sono passati sette mesi: e mentre a Torino sono filati tranquilli, tra gli sbadigli ordinari per una sindaca che non ama i riflettori, a Roma non sarebbero potuti essere più tragici. Indagini, nomine sbagliate, arresti per corruzione, assessori che si dimettono, assessori che non si trovano, bilanci bocciati, scuole al freddo, sentenze del Tar che cestinano divieti comunali sui fuochi d’artificio e sulle bancarelle. Tutto questo senza affrontare l’altro lato del disastro romano: le faide nel M5S, il commissariamento di Grillo e Davide Casaleggio e così via. Stando alla ricerca, Raggi ha perso un terzo del consenso ottenuto alle elezioni, un – 23,2% che la fa precipitare al 44% di cittadini soddisfatti.
Appendino, che aveva vinto più di misura rispetto al successo travolgente della collega romana, sale del 7,4%, toccando il 62%. Facile così, dirà qualcuno: Torino era un buon punto di partenza, era meglio amministrata, non c’erano sfaceli come a Roma. Sì ma è pur vero che ogni valutazione è sempre relativa al contesto, e si può fare meglio o peggio. Raggi, secondo la ricerca, ha fatto peggio di qualsiasi altro sindaco nei primi sette mesi. E il contesto, lo stato in cui versava la città, non toglie che lei ha assunto un atteggiamento totalmente diverso da Appendino, sin dall’inizio, sin da quando ha firmato quel contratto imposto da Grillo comprensivo di penali, su cui oggi è attesa una sentenza del tribunale civile di Roma, che la sindaca torinese si è rifiutata di firmare.
I cittadini romani ricordano i suoi video in notturna sui social, le comunicazioni via Facebook, le sfide ai giornali, la resistenza in trincea anche contro il fuoco amico dei parlamentari 5 stelle, mentre in Campidoglio mancava un assessore al Bilancio e un capo di gabinetto (che manca tuttora), mentre i carabinieri arrestavano Raffaele Marra, il suo braccio destro. Gli strateghi della comunicazione del M5S in un disperato tentativo di salvare la baracca stanno provando a ricostruire un’immagine a Raggi, blindandola per non compromettere del tutto la corsa nazionale verso Palazzo Chigi. Domani andrà in tv, a diMartedì su La7, per provare a riavvicinarsi al cuore dei suoi cittadini. E’ una scommessa difficile per Grillo che avrebbe potuto festeggiare ben due gradini sul podio dei sindaci più amati d’Italia, se non fosse che il terzo, Federico Pizzarotti (60,5% di gradimento, +5,2% rispetto all’anno scorso), ripudiato ed emarginato dal comico, dalla Casaleggio e dai grillini ai vertici, ha lasciato il Movimento.
da lastampa.it
Mentre l’Italia, grazie alla "genialità" politica di Renzi, perde l’ultima "A" che permetteva alle banche italiane di usare i titoli di Stato come garanzia per ottenere i finanziamenti, venendo così a mancare 30 miliardi di euro di liquidità da destinare alle imprese, LA GERMANIA RICEVERÀ UN REGALO DA 240 MILIARDI DI EURO.
Bruxelles esige che in tempi brevi il Governo italiano aggiusti i conti pubblici. Si stima una necessità di 3,4 miliardi di euro, una manovra bis che vale lo 0,2 per cento del PIL.
La Commissione europea è pronta una procedura d’infrazione per deficit eccessivo a carico dell’Italia per il mancato rispetto della regola del debito.
Juncker, a metà novembre aveva evitato di bocciare pubblicamente la manovra a pochi giorni dal referendum per evitare di influenzare la politica italiana.
Per mesi Renzi ha giocato all’Apprendista Costituzionalista buttando tempo, denari ed energie sul referendum costituzionale, sonoramente bocciato dagli italiani, ma ora i nodi economi stanno venendo al pettine e si prospetta uno scenario che, abbinato al recente declassamento del rating italiano, stroncherà del tutti i deboli segnali di ripresa.
Altro che diminuzione della tassazione millantata dal Bomba, grazie alla sua incosciente incapacità si aprono scenari in stile Grecia, con il rischio concreto di un ulteriore aumento dell’IVA, cosa già predetta nel come inevitabile dalla corte dei Conti, nella relazione annuale del Marzo 2016.
“L’aumento dell’IVA tra un anno è inevitabile. Troppe agevolazioni ed esenzioni fiscali portano l’Italia ad essere il secondo Paese al mondo per erosione della base imponibile, il che riduce i margini di manovra della nostra politica fiscale”.
Le banche in crisi, il debito pubblico che sale, il taglio del rating sotto il livello A anche da parte dell'ultima agenzia internazionale, la lettera di Bruxelles che chiede correzioni ai conti pubblici. Quanto basta per il Movimento 5 Stelle per pubblicare sul blog di Beppe Grillo un durissimo intervento contro il Governo, con il titolo "Economia terminale in mano ai suoi assassini" e la foto di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan.
Il 72 per cento di coloro che hanno un conto in sospeso con la partecipata del Comune hanno approvato l'accordo. Ora manca la pronuncia del tribunale. Il sindaco M5s: "Sconfessate le previsioni catastrofiche". E il M5s festeggia: "L'azienda è salva, chi ci attaccava chieda scusa".
"Abbiamo bisogno che il governo sblocchi il reddito di cittadinanza questa è una questione di povertà noi vogliamo aiutare ma non possiamo non avere risorse sufficienti". Lo dice la sindaca di Roma, Virginia Raggi, parlando nel corso della conferenza di presentazione del piano sociale cittadino #RomaAscoltaRoma.
Per alcuni si tratta solo di quella “maggior condivisione” invocata a lungo dai consiglieri e promessa dalla sindaca dopo l’arresto di Raffaele Marra e la crisi di governo; per altri (i più maligni) di una sorta di “commissariamento” della sindaca. Di certo nell’ultimo mese sono cambiate tante cose in Campidoglio: adesso Roma è molto più vicina a Genova e Milano. “Ora le cose vanno meglio: le acque si sono un po’ calmate e il clima è più disteso…”, è l’impressione più o meno concorde che filtra sia dagli uffici del Comune, sia dagli ambienti romani del Movimento 5 stelle. “C’è più dialogo, lavoriamo di gruppo”.
Il tripartitismo tenta di entrare nella stanza dei bottoni dell’Unione Europea, ce la fa a mezzogiorno quando oltre il 78 per cento della base M5s benedice online l’alleanza con i liberali di Guy Verhofstadt, candidato alla presidenza di Strasburgo, ma batte in ritirata a sera quando il gruppo dello stesso Verhofstadt si ribella e vota contro. Pse e Ppe tirano un respiro di sollievo. La corsa per il dopo-Schulz resta una gara tutta italiana tra Gianni Pittella e Antonio Tajani che il 17 gennaio si spartiranno le ‘spoglie’ (politiche) di Verhofstadt per essere eletti al timone dell’Europarlamento.
“Non ci sono sufficienti garanzie di portare avanti un’agenda comune per riformare l’Europa. Non c’è abbastanza terreno comune”. Con queste parole, il capogruppo dell’Alde, Guy Verhofstadt, ha annunciato la rinuncia all'alleanza in Europarlamento con il M5S, che qualche ora prima aveva ratificato con il voto online l’uscita dal gruppo Efdd e l’ingresso nell’Alde. Per i grillini, quindi, un progetto finito male prima ancora di iniziare. “Rimangono differenze fondamentali sulle questioni europee chiave” ha detto l’ex premier belga, che tuttavia ha sottolineato come “nelle questioni degli interessi condivisi, come l’ambiente, la trasparenza e la democrazia diretta, il gruppo Alde ed il Movimento 5 Stelle continueranno a lavorare strettamente insieme”.