capture 041 30102021 104528Pensavate che l’orrido presepe di ceramica in stile «Star wars post-conciliare» esposto lo scorso Natale a Piazza San Pietro avesse toccato il fondo del cattivo gusto? E che, da quel momento, fosse possibile solo risalire verso la decenza? Sperate male. Se è vero che, deo gratias, il presepe horror con gli inquietanti alieni di ceramica e i mostruosi figuri è stato messo in soffitta, nemmeno quest’anno si torna a una parvenza di tradizione, o per lo meno di decoro.

San Pietro, quest’anno si va di presepe terzomondista-animista 

Per la Natività di quest’anno, infatti, la Santa Sede ha pensato a una bella rappresentazione terzomondista, di quelle che mandano in brodo di giuggiole Bergoglio: una Sacra Famiglia andina, per la precisione. Stando a quanto anticipato da La Verità, infatti, Gesù Bambino avrà le sembianze di un indio Hilipuska. Sarà avvolto dalla tipica coperta huancavelica e  legato con un chumpi, la caratteristica cintura intrecciata. Chissà che qualcuno non scritturi anche un bel gruppetto di suonatori di strada muniti di poncho e flauto di pan. Per il resto, fa sapere una nota vaticana, il presepe sarà formato da 30 pezzi in ceramica, legno di agave e vetroresina, a grandezza naturale e vestiti con i tipici costumi peruviani. 

capture 032 25102021 124851Forse a gran parte dei lettori non sarà capitato di vedere nemmeno un frammento di Squid game, la nuova serie tv sudcoreana prodotta da Netflix e molto popolare soprattutto fra i giovani. È la storia di un gruppo di disperati, falliti nella vita o per motivi assai diversi dal futuro incerto che accetta di partecipare a un terribile gioco di sopravvivenza che avrà in palio una cifra colossale (l'equivalente di 33 milioni di euro) con cui cambiare vita. I giochi da affrontare sono anche semplici, come quelli che tutti abbiamo fatto da bambini: un-due-tre-stella o simili. Ma chi sbaglia quei giochi viene ucciso da chi ne ha in mano la conduzione, e ognuno che cade sul campo fa alzare il montepremi finale. E' una trama drammatica, come lo fu qualche anno fa la saga cinematografica di Hunger Games, dove a tema era un altro gioco di sopravvivenza. Nella serie ci sono immagini crude, e vista la trama molta violenza. A qualcuno piace, ad altri no, e non ne scriviamo per consigliarla a chicchessia. Solo che Squid game è diventata subito di moda, ha contagiato i ragazzi e a quanto pare anche i bambini che non so come la conoscono e non solo ne discutono in classe, ma provano pure ad emulare le scene chiave nonostante tutta la violenza che ne promana. Hanno iniziato a preoccuparsene presidi e insegnanti, che hanno già tante difficoltà nelle loro scuole da non dovere aggiungere quella regalata a sorpresa da una moda del momento.

capture 027 24102021 112403L’Associazione nazionale vittime delle marocchinate insorge contro la decisione di Papa Francesco di celebrare messa al cimitero di guerra francese — dove sono seppelliti soldati francesi e marocchini — a Roma il 2 novembre, nel giorno dei morti. Una mossa inaccettabile per il presidente della associazione Emiliano Ciotti, che commenta esterrefatto all’AdnKronos: «Ci sentiamo offesi da una messa in ricordo dei carnefici di 60mila stupri e omicidi che hanno colpito il nostro Paese, e non solo. La cosa che mi lascia più perplesso è che i soldati delle truppe coloniali marocchine, che agirono sotto l’impulso dell’odio francese, erano quasi tutti di religione islamica».

Spieghiamo a Bergoglio cosa sono le marocchinate

Le Marocchinate, lo ricordiamo furono episodi di stupri di massa compiuti ai danni di 60mila abitanti dell’Italia centro-meridionale, di ambo i sessi e di tutte le età (ma soprattutto di donne). Esecutori di questa bestiale barbarie furono i goumier francesi inquadrati nel Corpo di spedizione francese in Italia, durante la campagna d’Italia della Seconda guerra mondiale (1943-1944). Questi episodi di violenza, di una ferocia inenarrabile, sfociavano spesso in esecuzioni degli abitanti delle zone sottoposte a razzia e violenza, e raggiunsero l’apice durante i giorni immediatamente successivi allo sfondamento della linea Gustav da parte degli Alleati. 

capture 021 23102021 110701Matteo Bassetti detta le condizioni per il ritorno alla normalità a “L’Aria che Tira”, giovedì 21 ottobre. Il direttore della clinica di Infettivologia presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, interviene nel talk show mattutino di La 7, sotto la conduzione di Myrta Merlino, per commentare gli sviluppi dei numeri della pandemia. L’infettivologo si mostra preoccupato per il rialzo dei contagi in Gran Bretagna perché “il virus è tornato a circolare e i contagi ne sono la prova. Le ospedalizzazioni non sono così elevate ma bisogna dire che il numero dei decessi si è raddoppiato rispetto il mese scorso”. Dopo aver criticato l’approccio inglese in merito all’abolizione delle misure di contenimento del contagio, Bassetti ribadisce la necessità di della “gradualità” nella ripresa delle normali attività.

“Se si riesce ad arrivare al 90% - questo il traguardo puntato dal professore - tra vaccinati e immuni, cioè anche quelli che hanno fatto la malattia, sulla popolazione generale e non dei vaccinabili, credo che quello sia il momento in cui probabilmente noi possiamo tornare alla vita di prima. Perché vuol dire avere una fettina di bambini che non si possono vaccinare perché il vaccino in quella fascia non è approvato ma avremo due milioni e mezzo di italiani che rimangono scoperti. Due milioni e mezzo per un paese grande come il nostro, con un sistema sanitario come il nostro, possiamo permetterci di togliere le restrizioni e il green pass”.

capture 019 23102021 104340La prima idea di Roberto Gualtieri per Roma rappresenterà una vera e propria batosta per gli automobilisti. Il primo cittadino della Capitale è pronto, come riferisce Il Giornale, a rivoluzionare il sistema dei parcheggi, aumentando le tariffe per le strisce blu ed eliminando ogni tipo di agevolazione o abbonamento che permetta di usufruire di sconti. Oltre all’impennata dei prezzi sono destinare a sparire anche numerose strisce bianche, che saranno sostituite da quelle blu: l'obiettivo finale è quello di arrivare a 100mila strisce blu rispetto alle attuali 70mila. Tutto questo a fronte dei 16.816 parcheggi gratuiti, che praticamente sparirebbero del tutto. E a farne le spese saranno in particolare le zone commerciali e quelle del Centro.

"Lo scopo non è fare cassa, ma disincentivare l'utilizzo dell'auto legando la riforma al potenziamento del trasporto pubblico”, si giustificano i collaboratori di Gualtieri. È inoltre previsto l’addio all’abbonamento mensile da 70 euro, una mano santa per tutti quei pendolari in automobile che possono parcheggiare nei pressi dell’ufficio o del luogo di lavoro senza troppi patemi d’animo e con un esborso più o meno contenuto. Sarà cassato pure il bonus che permetteva di parcheggiare per 8 ore consecutive dietro il pagamento di 4 euro. 

capture 017 23102021 103304Viva il Re, è tornato il Regno d’Italia. Dopo settantacinque anni ingloriosi e rissosi di repubblica, l’Italia è tornata allo splendore della Monarchia. Non c’è stato bisogno di un nuovo referendum, è bastato il suo nome, il suo ritorno in Patria, poi l’intrigo di corte del ciambellano fiorentino e l’acclamazione del Parlamento con poche defezioni ha fatto il resto.

Drago I, al secolo Mario Draghi, è ormai il nuovo sovrano d’Italia. Presidente del consiglio a tempo indeterminato, Presidente della Repubblica in pectore, Presidente dell’Europa in fieri. È venuta in Italia perfino Angela Merkel a fare le consegne a lui, prima di andarsene dopo il suo lungo regno germano-europeo.

Cani e gatti, sinistra e lega, renziani, berlusconiani e grillini si sono stretti intorno a lui. E lui è disceso tra i sudditi, si è fatto premier, ha concesso la sua augusta persona alle sorti del suo paese d’origine. È stato incoronato in Quirinale dalla Queen Mother, Mattarella, sempre più confinato nel ruolo di Regina Madre, in attesa di quiescenza.

capture 018 23102021 103839La morte di Camilla Canepa, la ragazza 18enne deceduta la scorso giugno all’ospedale di Genova San Martino, «è ragionevolmente da riferirsi a effetti avversi da somministrazione di vaccino anti Covid19». È quanto si legge nella perizia disposta dalla procura e ora a disposizione dei pm. La causa del decesso, si legge nel documento, «è legata una trombosi massiva complicata da una diffusa emorragia che è ragionevolmente da riferirsi a effetti avversi da somministrazione di vaccino anti Covid19» scrivono i consulenti medici.

Camilla si era vaccinata con AstraZeneca a un open-day lo scorso 25 maggio e il 3 giugno aveva accusato i primi sintomi. Inizialmente ricoverata all’ospedale di Lavagna, è poi morta al policlinico di Genova San Martino. «Prendiamo atto che è stato chiarito che la ragazza non aveva alcuna patologia e che non aveva assunto farmaci che potessero avere una correlazione con la sua morte - afferma l’avvocato Angelo Paone che assiste la famiglia - Faremo le opportune valutazioni dopo aver esaminato la perizia con il nostro consulente di parte».

capture 005 20102021 152959Non c'è pace sul fronte mascherine. Dopo il sequestro da parte della Finanza di 800 milioni di dispositivi di protezione ritenuti «non conformi» comprati a suo tempo dall'ex commissario Arcuri (indagato per peculato e abuso d'ufficio), adesso il generale Figliuolo, che di Arcuri ha preso il posto, ha una nuova grana da risolvere. Ci sono altre 218 milioni di mascherine farlocche stipate nei magazzini che vanno smaltite. Le aveva acquistate il suo predecessore tra aprile e maggio 2020.

Alcune assomigliano a dei rotoli di carta igienica. Altre sono decorate con motivi floreali, carine forse a vedersi, ma comunque del tutto inutili contro il Covid. Se entro quattro giorni non salterà fuori un compratore interessato a riciclarle in altri ambiti industriali, sarà lo Stato a dover pagare per spedirle in un inceneritore. Il Tempo si era già occupato del caso a giugno, quando la struttura commissariale diretta da Figliuolo aveva cercato di piazzare per la prima volta le 218 milioni di mascherine farlocche. Lo aveva fatto con un avviso pubblico che, però, andato deserto. In realtà, tre imprese avevano manifestato il loro interesse, ma le loro offerte sono state ritenute «inammissibili», perché «prive dei requisiti sostanziali per la partecipazione alla gara». Così, pochi giorni fa, Figliuolo ha deciso di fare un nuovo tentativo. C'è tempo solo fino al 24 ottobre per fare nuove offerte. Altrimenti, il commissario si troverà costretto ad «esperire qualsiasi procedura negoziale "passiva" volta allo smaltimento dei materiali».

capture 004 20102021 121355Per la Procura sono esponenti di pericolosi gruppi eversivi. Per il Pd sono simpatici guasconi con i quali è opportuno «organizzare concerti» e accordarsi per «una produzione culturale alternativa». C'è un imbarazzante legame tra il Partito Democratico e "quei bravi ragazzi" No vax che sabato hanno cercato di assaltare la sede della Cgil di Milano. I quaranta anarchici denunciati dopo gli scontri, infatti, non sono spuntati dal nulla. La gran parte proviene da centri sociali del Nord. E parliamo di realtà che in molti casi devono la loro stessa esistenza proprio all'appoggio che esponenti del Pd hanno garantito loro per anni. La Questura finora non è riuscita a trovare una regia dietro all'organizzazione della manifestazione. D'altra parte parliamo di anarchici, pochi dei quali usciti dalle case occupate della città. Questo perché a parte qualche raro caso, a Milano perfino le organizzazioni antagoniste sono troppo radical chic per esprimere frange tanto "cattive".

capture 060 18102021 095709La sinistra batta un colpo. Sono due le persone arrestate e otto quelle denunciate, a vario titolo per interruzione di servizio pubblico, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e per manifestazione non preavvisata, per il tredicesimo corteo No Green pass che si è svolto sabato pomeriggio per le vie di Milano. Lo comunica la questura di Milano. Degli oltre 100 manifestanti identificati, la Polizia di Stato sta valutando la posizione di circa 40 esponenti dell’area anarchica milanese e varesina per il deferimento all’autorità giudiziaria. Durante il corteo il drappello di anarchici ha più volte tentato di far deviare il percorso della manifestazione cercando di raggiungere «obiettivi sensibili» come Palazzo Lombardia, la stazione Centrale e la Camera del Lavoro (palazzo dei Sindacati).

Una centinaio di esponenti dell’area anarchica, in particolare quelli del Telos di Saronno (Varese), hanno cercato di prendere la testa del corteo No Green pass di Milano che ha contato la presenza di migliaia di persone. Gli anarchici hanno tentato sui bastioni di Porta Volta di far deviare tutto il serpentone verso la stazione Centrale ma non sono stati seguiti dal resto dei manifestanti. Dopo essere rientrati nella pancia del corteo hanno effettuato un secondo tentativo di far deviare il percorso. Una squadra di pronto intervento della Polizia è riuscita a sbarrare la strada ai manifestanti in via Moscova prima di largo La Foppa. Si sono registrati per alcuni minuti di tensione tra le prime file del serpentone e le forze dell’ordine in assetto antisommossa. E in tutto ciò la sinistra? Totalmente muta dopo le decine di dichiarazioni della scorsa settimana per quanto successo alla Cgil.