capture 115 04102021 173516Una chat su WhatsApp tra medici per sconfiggere il Covid-19 anche da casa. È l'idea del Dott. Andrea Mangiagalli, Medico di Medicina Generale presso l’Asl di Milano.  La terapia da casa funziona, afferma il medico, ed è per questo che trova inammissibile il fatto che enti e istituzioni non vogliano guardare questi dati e correggere il tiro dei vari trattamenti contro il virus preferendo, invece, ospedalizzazioni che generano caos all’interno delle strutture sanitarie.

“Ho trattato una paziente di 80 anni con precedenti gravi – racconta Mangiagalli a Radio Radio – i parenti mi hanno chiesto di non farla ricoverare e io me ne sono fatto carico. Oggi sta bene ed è, di fatto, guarita. Dei pazienti che abbiamo trattato a casa con lo schema della terapia non è deceduto nessuno. La cosa sconvolgente è che tutti i medici, in tutta Italia e con esperienza diverse, che hanno trattato tutti i pazienti con questo schema hanno visto la stessa cosa: un tasso di ospedalizzazione molto basso nei pazienti così seguiti che raggiungeva nelle casistiche peggiori il 5% e mortalità zero. E stiamo parlando di oltre 1500 pazienti, forse più. Ma nessuno ha voluto guardare questi dati”.

capture 113 04102021 144307Sono 42,7 milioni gli italiani con più di 12 anni che hanno completato il ciclo vaccinale. Pari al 79,10%. Il traguardo dell’80% è a un passo. Fino a qualche mese fa si riteneva che fosse questa la soglia da raggiungere per mettere in sicurezza il Paese. Quella che veniva definita l’«immunità di gregge». Oggi, i virologi non sono più convinti che questa protezione collettiva possa veramente esistere, anche perché, come dimostrano gli ultimi dati pubblicati dall’Istituto superiore di sanità sull’efficacia del vaccino, aver completato il ciclo previene dall’infezione nel 77,2% dei casi. Significa che una volta su quattro il virus riesce a "bucare" la protezione garantita dal siero. Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’emergenza Covid, ha comunque tutte le ragioni per ritenersi soddisfatto: «C’è stato veramente un risveglio, una rinascita totale. Questa settimana arriveremo all’80%». Intervenuto ieri sera a "Che tempo che fa" su Rai3, ha spiegato anche che l’obbligatorietà del green pass sul posto di lavoro, che entrerà in vigore il 15 ottobre, ha convinto molti scettici a vaccinarsi: «Stimo che per quella data potremo avere intorno all’81% di vaccinati e oltre all’85% di prime dosi e dosi uniche».

capture 107 04102021 075904Messaggi in chat nel giorno del voto, scatta l'esposto. A denunciare strani "movimenti" su WhatsApp è il Codacons che annuncia azioni legali. Alla base della denuncia del movimento di consumatori ci sarebbero dei "messaggi elettorali inviati tramite WhatsApp ai cittadini per influenzare le elezioni a Roma".

L'organismo ha annunciato che domani lunedì 4 ottobre presenterà un esposto alla procura di Roma e al Garante per la privacy. "Nella giornata odierna abbiamo registrato segnalazioni da parte di utenti che hanno ricevuto tramite WhatsApp messaggi inviati da movimenti politici che appoggiano la sindaca Virginia Raggi con cui si invitano i cittadini a recarsi alle urne", si legge in un comunicato del Codacons.

In questi messaggi, si legge nella nota, "compare il simbolo del movimento che appoggia Virginia Raggi e che rappresentano una indebita pressione sui romani chiamati ad esprimere la propria preferenza, in un momento in cui vige il silenzio elettorale".

capture 106 04102021 075657Dal ministero della Salute arriva il via libera per la somministrazione del vaccino anti-covid insieme a quello contro l’influenza. Una circolare quella firmata dal direttore della prevenzione Gianni Rezza, attesa dalla Regioni pronte a far partire all’unisono la campagna delle terze dosi e quella del classico vaccino contro l’influenza stagionale.

Mentre in Italia si registrano 3. 312 nuovi casi con 25 morti e un tasso di positività dello 0,9% l’Iss, nel suo report esteso, sottolinea intanto come il ciclo vaccinale completo sia efficace nel 77,2% dei casi nel prevenire l’infezione. Un dato che si alza per quanto riguarda le ospedalizzazioni (92,6%) e nel prevenire il ricovero in terapia intensiva (94,9%) e il decesso (94,8%). E a promuovere la terza dose di vaccino c’è anche Anthony Fauci. L’immunologo e consigliere scientifico della Casa Bianca, divenuto una delle figure più popolari al mondo dopo lo scoppio della pandemia, riporta i dati provenienti da Israele per argomentare la sua tesi.

«A 15 giorni dalla somministrazione della terza dose del vaccino Moderna rispetto a più varianti possiamo vedere un aumento della protezione di 23 volte rispetto alla mutazione D614G (la prima rilevante rispetto al ceppo originario di Wuhan), di 32 rispetto alla mutazione B.1.351 (la variante sudafricana) e infine di 44 volte rispetto alla mutazione P.1 (la variante brasiliana)», spiega nel suo intervento al Congresso di Firenze dei medici internisti ospedalieri di Fadoi. Dati simili a quelli rilevati per il booster Pfizer «indistintamente in giovani e anziani, nei quali si sono avuti drastici aumenti dei livelli anticorpali e della protezione relativamente alle forme gravi di malattia e alle infezioni».

capture 070 03102021 085820Vi ricordate? Papa Francesco disse che "il lavoro precario uccide". E il Pontefice aggiunse anche che dovrebbe essere sempre vietato, così come aveva scritto nella Evangelii Gaudium, documento programmatico del suo pontificato. E Bergoglio aveva ribadito il concetto anche in una circolare interna inviata qualche tempo fa. Eppure per la sua amministrazione l'utilizzo dell'articolo 11 del Regolamento Generale della Curia Romana – che a lungo andare determina il precariato - resta un conto ancora in sospeso.

Infatti, come riporta Il Messaggero, solo due giorni fa all'Ulsa – il Tribunale del Lavoro del piccolo stato pontificio – è stato discusso il clamoroso caso di un usciere che per quasi dieci anni è andato avanti con contratti di lavoro a tempo, rinnovati ogni dodici mesi tra un dicastero e l'altro. Salvo poi alla fine dell'ultimo contratto essere licenziato.

L'uomo, 58 anni, si è trovato improvvisamente in strada: infatti l'amministrazione della Segreteria per l'Economia non gli ha rinnovato l'impiego mettendolo di fatto nei guai. L'uomo, infatti, non solo si trova privo di contributi previdenziali ma per arrivare all'età della pensione sociale dovrà aspettare altri dieci anni. Peccato che abbia anche una famiglia da mantenere. In Vaticano alcune voci riportate sempre dal Messaggero insinuano che il contratto non gli sarebbe stato rinnovato per uno sgardo al cardinale Pell, quando serviva al dicastero dell'Economia guidato proprio dal porporato australiano.

capture 031 30092021 154044Nella gestione del Covid deve prevalere la libertà del singolo o quello della collettività? Massimo Giletti inaugura la nuova stagione di Non è l’Arena, programma in onda su La7, parlando del tema green pass, e nel farlo interroga Vittorio Sgarbi sulla certificazione verde: “È un problema malamente posto, la libertà collettiva è quella che dovrebbe proibire alle persone di fumare, siccome il fumo porta il cancro. Qualcuno va in Messico prendendo l’aereo, altri ci vanno in altri modi, io Stato non posso imporre l’aereo. La legittimità di essere contrari al green pass è la legittimità di chi dice di aver paura di fare il vaccino per gli effetti collaterali. Gli incidenti automobilistici sono molto più gravi come quantità di morti, ma tu puoi avere tanti incidenti e non morire, poi ne hai uno solo aereo e muori. Io ti posso obbligare a prendere l’aereo? No”.

Il deputato prende poi le difese della vicequestore Nunzia Schilirò che si è scagliata contro il green pass nella prima parte della puntata del programma di Giletti: "È illegittimo, viola la nostra Costituzione”. “Lei ha ragione, la libertà personale supera la libertà collettiva. Lo fai per te, se io non faccio il vaccino mi faccio un danno da solo, tu sei protetto con il vaccino. Perché devo costringere chi non lo vuole fare? Ci sono anche motivazioni religiose per esempio, benché siano bizzarre. In Italia non puoi andare a teatro e nei musei senza green pass, ma in Spagna lo puoi fare. Siamo in Europa o no?” sbotta Sgarbi, che poi continua il monologo facendo una rivelazione: “Ho detto questa cosa a Draghi e lui mi ha detto una cosa molto precisa ‘Sono d’accordo con te, ma a noi non interessa il green pass come uno strumento che abbia una sua oggettiva necessità, ma ci serve per convincere le persone a vaccinarsi’ Praticamente mi ha dichiarato un ricatto”.

capture 132 24092021 104557Una decisione può arrivare nel giro di qualche settimana, forse di qualche giorno. L'Ema sta valutando la terza dose del vaccino anti-Covid per tutti, non solo per le categorie più fragili ed esposte. Intanto il governo sta mettendo a punto il piano per aumentare la capienza di cinema e stadi mentre si farà la terza dose a metà ottobre non più solo alle personale sanitario, ospiti delle Rsa e over 80, come già annunciato ma anche a chi ha compito 65 anni, riporta La Stampa. Il tutto sarà deciso da una circolare del ministero della Salute, alla quale stanno lavorando anche gli esperti dell'Iss e che sarà emanata ai primi di ottobre per entrare poi in vigore da metà mese. 

L'agenzia europea per il farmaco invece "sta valutando l'uso di una terza dose del vaccino Pfizer per persone di almeno 16 anni da somministrare sei mesi dopo la seconda. I dati presentati finora dimostrano che c'è una risposta immunitaria molto buona dopo la terza", dice Marco Cavaleri, responsabile della strategia dell'Ema al Corriere della sera.

L'esito della valutazione è atteso per i primi di ottobre, annuncia Cavaleri. Mezzo mondo si muove, ma in modo non univoco. Per ora la Fda americana autorizzato la terza dose per gli over 65. In Italia si pensa di somministrarla insieme al vaccino dell'influenza, con una doppia vaccinazione in un solo giorno.

capture 129 24092021 100002Il vaccino ai bambini tra i 5 e gli 11 anni “spacca” Massimo Galli e Francesco Vaia: “Clamoroso scivolone”. Poi l’immunologo dell’ospedale Sacco di Milano avvisa: “Per il green pass è importante anche la conta degli anticorpi”. Secondo il direttore sanitario dell’INMI Lazzaro Spallanzani di Roma, è troppo presto per pensare a fare il vaccino contro il Covid-19 nella fascia d’età che va dai 5 agli 11 anni: “I bimbi non si ammalano, prima di vaccinarli sistemiamo le scuole” ha detto in un’intervista a “Il Fatto Quotidiano” e in un’altra occasione ha aggiunto: “Non ci sono ancora indicazioni univoche da parte della comunità scientifica per vaccinare questa popolazione così sensibile. Dobbiamo evitare di rincorrere i comunicati stampa delle aziende. Ci sono opinioni contrastanti in merito. E quando accade il buon senso dice: aspettiamo sospendiamo, vediamo”.

Nella puntata di ieri de “L’Aria che Tira”, mercoledì 22 settembre, la conduttrice Myrta Merlino, ha chiesto al professor Massimo Galli, immunologo dell’ospedale Sacco di Milano, un parere su queste affermazioni e la risposta è stata tranchant: “Vaia ha preso uno scivolone piuttosto pesante in questo caso, forse perché ha parlato di un argomento su cui la sua formazione non è particolarmente addentro. Questa cosa non sta in piedi, mi dispiace non potervi mostrare uno studio pubblicato su una rivista importante, non su quella di Rocca Cannuccia, sull’enorme capacità del virus Delta di passare dai e tra i bambini. Finché il virus circola non sparirà mai e i bambini sono un grande polmone per il virus. Nei bambini qualche problema clinico c’è, con il vaccino proteggiamo loro e la società tutta”.

capture 128 24092021 095458La vicenda è nota: Papa Francesco ha pubblicamente dichiarato che "qualcuno mi voleva morto". Il riferimento è ai giorni del ricovero al Policlinico Gemelli, durante i quali un gruppo di corvi avrebbe complottato in Vaticano, addirittura organizzando il successivo Conclave. Rivelazioni, quelle di Bergoglio, consegnate ai confratelli gesuiti in Slovacchia, parole poi riportate integralmente dalla Civiltà Cattolica e quindi pubblicate sull'Osservatore Romano). Rivelazioni che, ovviamente, hanno fatto e stanno facendo moltissimo rumore. 

Peccato però che ieri, mercoledì 22 settembre, Pietro Parolin, segretario di Stato in Vaticano, di fatto abbia smentito il Pontefice. Infatti ha precisato che a lui non risulta "nessun incontro segreto di prelati" che dopo l'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Francesco si sia riunito per preparare il futuro Conclave.

E, come fa notare Maria Antonietta Calabrò sull'Huffington Post, è un qualcosa di "inaudito. Cioè letteralmente “mai sentito”. Non si era ma sentito a memoria vaticana che un segretario di Stato “correggesse“ pubblicamente il Papa. Eppure anche questo è accaduto ieri, al termine di un’estate vaticana ammorbata dai veleni", sottolinea nel suo commento.

capture 125 24092021 094348"Una giornata storica": così Maria Elena Boschi, ospite di Barbara Palombelli a Stasera Italia su Rete 4, ha commentato la sentenza della corte d'assise d'appello di Palermo, con la quale sono stati assolti al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia gli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno e l'ex senatore Marcello Dell'Utri, accusati di minaccia a Corpo politico dello Stato. "Solo i boss mafiosi sono stati condannati. Chi non ha commesso il reato sono i rappresentanti delle istituzioni secondo quello che ci dice la sentenza", ha continuato la deputata di Italia viva.

La renziana, poi, ha fatto un ragionamento: "Dobbiamo riconoscere che non c'è soltanto un problema di funzionamento dell'ordinamento giudiziario - da questo punto di vista spero che la riforma Cartabia aiuti ad accelerare i tempi dei processi per tutti i cittadini - ma c'è anche un altro tema". La Boschi ha sottolineato che "oggi ha vinto la giustizia rispetto al giustizialismo".

E poi ha lanciato qualche frecciatina: "Non ci dimentichiamo che in questi anni ci sono stati anche alcuni giornalisti, una parte del mondo dell'informazione, che hanno fatto la propria carriera andando nei talk-show a parlare di questo accordo Stato-mafia come se fosse una verità assoluta e oggi la sentenza ci dice che non è così". Si riferisce forse a Travaglio?