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È l'uomo del momento, nel bene e soprattutto nel male. Si parla di Giuseppe Conte, il premier nel mirino della sua stessa maggioranza: ora anche il M5s inizia ad avere seri dubbi sul presunto avvocato del popolo. E dopo averlo attaccato in mattinata dagli studi de La7, Alan Friedman torna a cannoneggiare contro il presidente del Consiglio ospite in studio a Stasera Italia, il talk di approfondimento politico condotto da Barbara Palombelli su Rete 4: "Lui si è comportato l'altro giorno in modo piccolo, petulante, dicendo: o siete d'accordo con me o siete fuori dal governo - premette con toni piuttosto ultimativi -. Lui non ha la forza politica per usare quelle parole, lui è esagerato.

Il corto respiro della politica economica italiana non è sfuggito al Fmi. E un sinistro avvertimento è stato inviato a Conte e Gualtieri. La politica fiscale del Conte bis non è credibile.  In paesi “come l’Italia, il forte legame fra banche e debito sovrano potrebbe avere ripercussioni sulla fiducia”.  E “portare a tensioni sui mercati finanziari. Nel caso in cui la credibilità delle politiche fiscali a medio termine venga messa in discussione”.  Questo  monito del Fmi è contenuto in un rapporto sulle prospettive crescita nei paesi del G-20.

E c’è di peggio: non abbiamo margini per politiche espansive. L’Italia  è una di quelle economie che ha “poco o nessuno spazio fiscale”. La “sentenza” del Fmi mette i brividi. “L’Italia condivide l’assenza di margini di bilancio con Argentina, Brasile, India e Sudafrica”. I trionfalisti nostrani sono avvertiti.

"Ci risulta che stiano arrivando telefonate dagli uffici che contano: Se vuoi salvare il posto di lavoro, sai chi devi votare. È una vergogna, un ricatto, una minaccia. Ma saremo più forti anche di questo". Matteo Salvini, in visita proprio a Terni, ha denunciato quanto starebbe accadendo in Umbria. Un passaparola per mettere fuori gioco il centrodestra, che alle Regionali si presenta più unito che mai. "I sondaggi sono buoni, ma dopo 50 anni in tanti votano ancora per paura, per interesse, per clientela o raccomandazione - ha aggiunto il leader della Lega - mi piacerebbe tornare in Umbria il 28 ottobre non avendo vinto, ma avendo stravinto. Sarà un voto per gli umbri, ma le tv di tutta Italia e del mondo guarderanno voi, perché è il primo esperimento di alleanza tra Pd e M5s".  L'ex ministro dell'Interno chiede agli indecisi di "svegliare testa e cuore" per godersi, in caso di vittoria, la faccia di Renzi, Di Maio e Zingaretti.