Il leader della Lega su Facebook: "Urgente cambiare e migliorare il decreto del governo"

(LaPresse) "La Lega chiede la convocazione immediata del Parlamento, anche i parlamentari devono andare al lavoro", a dirlo è Matteo Salvini in una diretta Facebook fuori da Palazzo Madama. "È urgente cambiare e migliorare il decreto del governo: è impensabile far pagare le tasse già da questo venerdì, non si può pensare che 600 euro per gli autonomi, precari, stagionali, interinali, siano sufficienti ed è inaccettabile lo svuota-carceri".

capture 135 14032020 172040E' il primo studio che valuterà l'efficacia di remdesivir contro Covid-19. Il protocollo sarà utilizzato in vari centri italiani Pensato e testato per combattere il virus Ebola, remdesivir si sta dimostrando in queste ore una delle armi con cui i medici possono combattere il nuovo coronavirus. Il suo uso, così come quello di tutte le altre molecole impiegate, è “compassionevole”: il farmaco, cioè, non è stato studiato per curare Covid-19, malattia mai identificata prima dell’inizio di quest’anno, ma viene usato per il trattamento in emergenza di singoli pazienti in gravi condizioni e senza valide alternative terapeutiche perché ha dimostrato in maniera empirica di avere una qualche efficacia.

La sperimentazione

Ora però verrà studiato all’interno di una sperimentazione clinica, la prima per le terapie anti Sars-Cov-2, da cui si potranno ricavare dati utili a capire in che modo agisce e quanto è efficace. Lo hanno annunciato AIFA e Gilead Sciences, l’azienda che lo produce, indicando anche i primi centri che in Italia saranno coinvolti: l’Ospedale Sacco di Milano, il Policlinico di Pavia, l’Azienda Ospedaliera di Padova, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma e l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

capture 548 31032020 181840A tu per tu con lo chef esperto di cucina salutistica e Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel mondo, oggi Eccellenza del Made in Italy, comunicatore e divulgatore della variopinta cultura gastronomica del Bel Paese. “Cucinare - dice - è un gesto colmo d’amore e di rispetto”

“Io in cucina mi ci sono materializzato fin da piccolo”: quasi come catapultato da un altro pianeta, Renato Bernardi, 49 anni, veneto doc, romano di adozione, esperto di cucina salutistica, quella vocazione per l’arte culinaria l’ha sentita fin da piccolo, voluta e coltivata da adolescente attraverso un percorso segnato da disciplina e fatica prima ancora che da tanti e indiscussi successi.

Versatile e creativo, un concentrato di pignoleria mantecata con un “pizzico” di egocentrismo, Renato Bernardi è un professionista fuori dagli schemi, tanto schietto e sincero quanto severo e appassionato che della Cucina parla con devozione e gratitudine: “Il mio è un mestiere tanto romantico quanto rigoroso - mi spiega -, per eccellere bisogna essere al top. È un percorso che non ammette scorciatoie per chi vuole essere fiero ambasciatore dell'alta cucina italiana”. 
Proprio come lui, da anni Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel mondo, impegnato nella valorizzazione e nella promozione del Made in Italy enogastronomico soprattutto presso le ambasciate italiane all’estero. Ed è proprio al rientro da un viaggio nel Principato di Monaco, dove ha recentemente presentato uno dei suoi libri ‘La Nutriscienza’, che decido di incontrarlo per esplorare insieme qualche aspetto poco conosciuto della sua professione:

Renato Bernardi cuoco ma non troppo, più scrittore che chef: tre libri in due anni ed uno attualmente in fine stesura…

“ La scrittura è una splendida forma di comunicazione e di trasferimento di conoscenza. Nel caso specifico, nei miei libri mi piace affrontare argomenti poco esplorati, come la dieta mediterranea e la salute a tavola, l’innovazione nell’alimentazione con la genomica e la nutriscienza oppure come far mangiare ai bambini cibi rifiutati a priori. Ma sempre, ci tengo a sottolinearlo, in sinergia con esperti di altissimo profilo nel settore della nutrizione”.

capture 040 10032020 145747Coronavirus, ecco cosa mangiare per fare una corretta prevenzione contro il rischio di contagio da Covid-19. Cibo e alimenti, infatti, sono essenziali per potenziare le difese immunitarie e rafforzare l'organismo, in modo particolare durante la stagione invernale. Servono soprattutto vitamine e sali minerali: ampio spazio, quindi, a frutta e verdura per fare il pieno di vitamine (soprattutto quelle del gruppo B, C e D) e minerali come zinco e selenio, essenziali per anticorpi e globuli bianchi. Meglio i cereali rispetto alla pasta, così come fonti proteiche - carne, soprattutto quella bianca, e pesce - al posto di grassi o carboidrati complessi. Stimolare un metabolismo efficiente, praticando attività sportiva, anche moderata, come passeggiate all'aperto, rende l'organismo più in grado di rispondere alle aggressioni di virus e microbi. Vietato fumare, visto che il virus cinese genera polmoniti.

capture 039 10032020 145623Non esistono cure specifiche contro il coronavirus ma ci sono alcuni alimenti che possono rinforzare il sistema immunitario contro virus e batteriÈ comprensibile la paura che si sta diffondendo nel mondo per l’epidemia di coronavirus ma mai come in questi difficili momenti è necessario, oltre a mantenere i nervi saldi, seguire con attenzione le indicazioni che arrivano dalle autorità sanitarie.

Il vaccino contro questa infezione non esiste ancora, così come non esistono cure specifiche. Per questo bisogna diffidare da quanti promettono ipotetiche cure miracolose. Il ministero della Salute informa che i coronavirus sono una numerosa famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars).

Lo scorso dicembre è stato segnalato nella città cinese di Wuhan un nuovo ceppo, il Sars-CoV-2, che provoca la sindrome denominata "Covid-19". Si tratta di una malattia respiratoria che può manifestarsi con sintomi lievi che pososno essere scambiate per una semplice influenza come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, o sintomi più severi come polmonite e difficoltà respiratorie che in determinati casi possono provocare la morte del paziente

capture 642 06032020 122155Lo dice una lettera dei medici tedeschi pubblicata dal New England Journal of Medicine. Il contagio sarebbe avvenuto durante il periodo di incubazione. "Virus trasmissibile anche dopo il termine dei sintomi"Un uomo di 33 anni di Monaco, in Germania, potrebbe essere il primo europeo ad aver contratto l'infezione del nuovo coronavirus e ad averla trasmessa. Lo comunica una lettera di medici tedeschi pubblicata sul New England Journal of Medicine del 5 marzo. L'uomo ha manifestato sintomi respiratori e febbre alta il 24 gennaio.

capture 462 25022020 122949punti fermi per curare prevenire il Coronavirus e la psicosi legata al Sars-Cov-2 in luoghi ‘di passaggio’ come gli studi medici o le farmacie. A mettere a punto il manifesto, che ha raccolto l’adesione degli ordini professionali medici e delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato Regioni, sono stati l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute.

Ecco i dieci messaggi del manifesto:

capture 461 25022020 121131È come una ricorrenza, ogni anno arriva, colpisce tutte le fasce d’età, dai neonati ai centenari.
Fortunatamente non colpisce tutti: chi ha preso delle precauzioni infatti ha buone probabilità di essere risparmiato. Alle nostre latitudini i virus influenzali si manifestano nel periodo invernale, tra dicembre e marzo. Il motivo non è il freddo, ma la temperatura l'umidità dell'aria; e non quella degli ambienti esterni, ma di quelli chiusi. In inverno, accendendo il riscaldamento e stando spesso a stretto contatto con altre persone, andiamo a creare tutti i presupposti per la diffusione dei virus. I virus trovano un habitat ideale nella saliva: quando quella di una persona infetta viene esposta all'aria calda e secca come quella di una stanza riscaldata, evapora facilitando la dispersione dei virus. Basta uno starnuto per vaporizzare in migliaia di goccioline di saliva e i virus possono resistere sospesi nell'aria per parecchi minuti, contagiando parecchie persone. Le situazioni più rischiose si presentano in luoghi chiusi e affollati come cinema, scuole, uffici. All’aperto è molto più difficile che succeda, ma un malato può contagiare fino alla distanza di 1 o 2 metri. Anche le mani sono un veicolo di trasmissione, possono toccare oggetti contagiati poco prima da un malato, ed è facile che vengano portate a contatto con le porte d’ingresso dell’organismo: viso, naso e bocca.