Uno studio condotto su pazienti ha dimostrato che la mancanza di sonno impedisce alle cellule cerebrali di comunicare fra loro. La mancanza di sonno interferisce con la capacità dei neuroni di codificare le informazioni e di tradurre così l'input visivo in pensiero cosciente. In altre parole, quando si è stanchi le cellule cerebrali non sono in grado di comunicare fra loro, il che spiega il motivo per cui si verificano dei momentanei vuoti di memoria, come dimenticare le chiavi al mattino o uscire di casa senza telefonino.

Il volontariato di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per comunicare sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Il 14 ottobre volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” nelle piazze dei capoluoghi di provincia italiani, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto. 

Congelare la carne è una comodità a cui tutti ricorriamo. Ma come è noto, scongelarla è un processo che richiede qualche perizia: non è così scontato come sembra, e neppure troppo rapido. Il microonde va tassativamente evitato: lo choc termico rovina consistenza e gusto della carne. Lasciarla decongelare a temperatura ambiente è ancor peggio: i batteri si sviluppano a tali temperature ed aumentano esponenzialmente i rischi di intossicazione alimentare. C'è poi il frigorifero, buon metodo e senza rischi, ma che richiede tempi lunghissimi.

colesterolo Del cuore e di problemi di cuore si parla spesso in senso lato: cuore spezzato, cuore che batte, cuore innamorato… Quando si parla di relazioni è il primo organo a essere chiamato in causa. Ma forse oggi è bene parlarne dal punto di vista della salute: il 29 settembre, infatti, è la Giornata Mondiale del Cuore, motore dell’intero organismo, da cui dipende gran parte del nostro benessere, ma che spesso trascuriamo. Nel mondo occidentale, infatti, l’obesità, il diabete e le malattie coronariche che ne conseguono, hanno raggiunto proporzioni epidemiche, risultando tra le principali cause di morte. Un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha mostrato che l’Europa ha la più alta prevalenza di ipercolesterolemia (colesterolo alto) nel mondo. E il colesterolo alto, soprattutto la frazione LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, è il primo fattore di rischio per le cardiopatie ischemiche, prima causa di morte (20%) tra le patologie cardiovascolari. A esserne più interessate sono le donne, contro ogni previsione: secondo studi recenti, infatti, le malattie del cuore, come per esempio l’angina pectoris o l’infarto, sono la principale causa di morte per la popolazione femminile, 51%, più del cancro al seno, che provoca la morte nel 3% dei casi.

L’allenamento con diverse mnemotecniche serve. Ma il vero trucco è dedicare sempre attenzione a ciò che vogliamo rammentare. Alcuni record dei campioni di memoria lasciano davvero a bocca aperta. Memorizzare l’ordine delle carte di un mazzo in appena 17 secondi come fa Alex Mullen, per esempio, o 360 cifre in cinque minuti come Lance Tschirhart, sembrano prove ai confini della realtà per chi dimentica anche il proprio numero di cellulare. Eppure chiunque potrebbe arrivare a prestazioni simili, basta allenare il cervello: lo ha di recente dimostrato uno studio pubblicato su Neuron, secondo cui, peraltro, la materia grigia di chi ha una memoria di ferro non è poi così dissimile da quella di chiunque altro.

L’aumento della domanda dovuta al riconoscimento di proprietà salutistiche, soprattutto in alternativa a grassi come l’olio di palma che un numero crescente di grandi gruppi industriali sta abbandonando.  Boom del prezzo del burro in Italia. È addirittura raddoppiato nell’ultimo anno (+113%) per l’aumento della domanda dovuta al riconoscimento di positive proprietà salutistiche, soprattutto in alternativa a grassi come l’olio di palma che un numero crescente di grandi gruppi industriali sta abbandonando. 

Sono ormai quasi 2.600 dall’inizio dell’anno i casi di morbillo registrati in Italia, un aumento del 600 per cento rispetto all’anno precedente. E tra questi si contano anche 155 neonati con meno di dodici mesi, ovvero soggetti per i quali la malattia può essere particolarmente pericolosa.

Acqua persaNon tutta quella che paghiamo in bolletta arriva fino alle nostre case. Unica nota positiva: negli ultimi tre anni ne risparmiamo l’8,4% in più. L’acqua è una risorsa sempre più indispensabile, ma l’Italia continua a sprecarne troppa. Lo dicono i dati Istat elaborati dall’Ispra relativi al 2015: esaminando 116 capoluoghi di provincia si ha una perdita media del 35,4% dell’acqua che viene immessa in rete, con molte zone che superano il 60%. Tra queste ci sono le città di Cosenza, dove si arriva al 76,9%, Frosinone col 71,9%, Tempio Pausania col 68,6%, mentre le perdite minori si segnalano a Macerata col 6,6%, Udine con l’8,8% e Mantova al 9,6%.   Il dato non risparmia le grandi città, ad esempio Torino, dove nel 2015 si è disperso il 24,6% dell’acqua, pari a ben 99,4 litri pro capite al giorno, e Milano, dove si perde il 12,2% che equivale a 55,2 litri quotidiani per persona. Scendendo verso sud, a Roma è sprecato il 42,9% dell’oro blu, mentre Napoli si ferma al 34,3%: per la capitale sono quasi 196 litri per abitante persi al giorno, mentre per ogni napoletano se ne disperdono 133,2.

farmaci salvavita no aslIl caso Tolvaptan: a carico dello Stato in Ue, non è rimborsato in Italia. La testimonianza di una famiglia: “La terapia ci costa 20.000 euro l’anno”. Possono evitare il trapianto di rene o salvare dal sovradosaggio di terapia del dolore, eppure non vengono rimborsati come il Tolvaptan o scarseggiano in farmacia come il Naloxone. Sono i farmaci di fascia C con ricetta (antinfiammatori, antidolorifici, ansiolitici) per i quali gli italiani spendono 3 miliardi all’anno, in media 180 euro a famiglia, il 36% della spesa farmaceutica privata. Ma pagare di tasca propria a volte è insostenibile, come sperimentano i pazienti affetti dal rene policistico, una delle patologie genetiche più comuni e principale causa genetica di insufficienza renale.

I problemi di cuore sono una delle principali cause di decesso in molti Paesi. Il maggiore fattore di rischio per ictus e infarti sono le arterie ostruite che possono appunto bloccare l’afflusso di sangue nel corpo. Stress, poco movimento e alimentazione sbagliata contribuiscono aumentarne il rischio.

Ma fare dei piccoli cambiamenti alle proprie abitudini alimentari, può aiutare.

Ecco una lista di cibi e bevande che facilitano la pulizia delle arterie:

Salmone

Il salmone è considerato uno dei cibi più sani per il cuore, dal momento che contiene acidi grassi che tengono basso il livello di colesterolo, quello dei trigliceridi e aiutano contro le infiammazioni. Altri pesci indicati sono: il tonno, le aringhe e lo sgombro.

Succo d’arancia

Il succo di arancia al 100% è ricco di antiossidanti che aiutano i vasi sanguigni. Il succo d’arancia è noto anche per tenere bassa la pressione del sangue. Due bicchieri ogni giorno sono caldamente consigliati, dal momento che forniscono vitamina C e minerali che aiutano a mantenersi sani.

Caffè

Evviva! Finalmente un buon motivo per bere il caffè. Alcuni studi hanno dimostrato che bere 2-4 tazze di caffè durante la giornata riduce i rischi di infarto fino al 20%. Ma bisogna sempre tenere presente che il caffè ha anche un impatto sullo stomaco, per cui l’eccesso di caffeina continua ad essere sconsigliato.

Nocciole

Le nocciole sono note per essere ricche di grassi sani, come gli omega 3 e grassi insaturi. Questo non contribuisce solo a tenere a bada il colesterolo, ma fa bene anche alla memoria e alle articolazioni. Mandorle e noci sono particolarmente indicate. Una manciata ogni giorno può fare la differenza.

Cachi

Ricchi di fibre e steroli, i cachi possono aiutare a tenere a freno il livello di colesterolo nel sangue. Questi frutti sono dolci e danno un gusto particolare a insalate e cereali.

Curcuma

Contiene la curcumina, che ha molte proprietà: la spezia aiuta a prevenire l’accumulo di grassi e contribuisce a lenire le infiammazioni dei tessuti. È una gustosa aggiunta in molti piatti ed è anche buona nel tè.

Tè verde

Il tè verde è conosciuto per il suo effetto energizzante e calmante. Contiene antiossidanti che tengono basso il colesterolo e aiutano il metabolismo. 1-2 tazze di questo tè ogni giorno sono l’ideale per mantenersi in salute.

Cocomero

Il frutto estivo per antonomasia non è solo rinfrescante, ma supporta i vasi sanguigni, promuovendo la produzione di ossido di azoto.

Farina integrale

La farina integrale previene i livelli alti di colesterolo, grazie all’alto contenuto di fibre. Particolarmente indicati: il riso scuro, l’avena e il pane integrale.

Formaggio

Il formaggio non ha esattamente una buona reputazione quando si parla di colesterolo, ma in quantità moderate può contribuire a tenere bassa la pressione del sangue e il livello di colesterolo.

Alghe

La lista dei nutrienti salutari nelle alghe è molto lunga: sono ricche di minerali, vitamine, proteine, antiossidanti e carotenoidi. Un consumo regolare aiuta a la pressione del sangue e apre i vasi sanguigni, favorendo così la circolazione. Si registrano diminuzioni del livello di colesterolo fino al 15% tra coloro i quali consumano alghe.

Mirtilli rossi

I mirtilli rossi sono un’ottima fonte di potassio. Berne regolarmente il succo, alzerà il livello del colesterolo buono e abbasserà quello cattivo. È stato dimostrato che consumarne fino a due bicchieri al giorno riduce i rischi di infarto fino al 40%.

Cannella

La cannella non è solo deliziosa se usata nel tè o nelle torte, aiuta anche a combattere il colesterolo. Basta un cucchiaino al giorno.

Melagrana

La melagrana contiene composti fitochimici che promuovono la produzione di ossido di azoto. Questo frutto si combina bene nelle insalate, anche il succo è un’ottima alternativa.

Spinaci

Non servono solo per i muscoli di Braccio di Ferro, gli spinaci aiutano anche a tenere pulite le arterie e ad abbassare la pressione del sangue. Anche se l’alto contenuto di ferro è stato demistificato, contengono potassio e acido folico, che riducono i rischi di infarto e aiutano i tessuti muscolari.

Olio di oliva

Sia nella nostra tradizione che in quella greca, l’olio d’oliva è tenuto in grande considerazione, le olive pressate a freddo forniscono al corpo grassi sani e bassi livelli di colesterolo. Il rischio di infarti si riduce fino al 41%.

Broccoli

Questo vegetale contiene vitamina K e previene l’accumulo di calcio nelle arterie. Fa inoltre bene alla pressione sanguigna e per il livello di colesterolo. Può essere consumato crudo, come merenda, oppure inserito in un pasto più sostanzioso.

Avocado

Ormai è risaputo che l’avocado è un alimento alquanto salutare: i grassi contenuti favoriscono un buon equilibrio tra colesterolo buono e cattivo, essenziale per mantenere sane le arterie. È delizioso nelle insalate, oppure consumato semplicemente con una spruzzata di sale e pepe.

Asparagi

I nutrienti degli asparagi aiutano a prevenire l’occlusione delle vene e le infiammazioni. Sono un ottimo primo piatto, molto buona anche la zuppa o come contorno.

Una selezione molto varia di cibi, che può accontentare praticamente i gusti di chiunque.

articolo di   da speed24news.com