capture 019 10042021 092530Al contrario di quanto spesso si pensa, la polmonite non è un classico malanno di stagione, come l’influenza o il raffreddore, ma una malattia spesso sottovalutata su cui, secondo gli esperti, c’è molta disinformazione

Ne ha parlato il dottor Michele Ciccarelli, Responsabile di Pneumologia in Humanitas, secondo cui “la prima forma di prevenzione per combattere la malattia è sfatare alcuni falsi miti”.

Si pensi che in Italia la polmonite è una delle principali cause di morte, con oltre 11 mila decessi in Italia, un numero tre volte superiore a quello delle morti provocate da incidenti stradali.

Quando siamo giovani e ci sentiamo sempre bene e nel pieno delle forze, tendiamo a non darci troppo peso. Sentendoci in forma smagliante, ci capita di sottovalutare l’importanza di tenere monitorata la nostra salute, in particolare in un’ottica di prevenzione. Ma non dobbiamo dimenticarci che, con l’avanzare dell’età, diventa sempre più importante assicurarsi che tutto sia a posto, soprattutto se pratichiamo sport con regolarità o stiamo affrontando cambiamenti fisici o alimentari particolari. Per questo motivo ci sono alcuni controlli che, in particolare a partire dai 40 anni, si consiglia fortemente di eseguire con cadenza regolare.

Controlli da tenere in considerazione

Soprattutto una volta superata una certa soglia d’età, sono diversi gli esami consigliati da fare con cadenza regolare per tenere monitorato il proprio stato di salute. Dal controllo della pressione, al pap test per le donne, alla mammografia, e ancora alle visite cardiologiche. In più, ovviamente, ci sono gli esami da fare una in casi specifici di attività sportiva intensa, di accesso alle cure termali, di ingresso in momenti della vita che portano con sé inevitabili squilibri fisici, come la gravidanza o la menopausa. Di seguito, vediamo insieme quali sono gli esami del sangue che è consigliato svolgere con cadenza regolare per un monitoraggio costante della salute, in base anche al genere, allo stile di vita e alle abitudini alimentari.

Gli eritemi sono eruzioni cutanee che si presentano sotto forma di macchioline rosse o blu. Queste si differenziano per colore in quanto di natura diversa: le prime hanno origine dai vasi arteriosi, le seconde interessano i capillari. La loro caratteristica comune prevede che la pressione sulla zona interessata faccia sparire il rossore per un attimo, per poi vederlo tornare subito dopo. A volte tali rash cutanei possono essere accompagnati da bolle e pustole.

Tra gli eritemi più comuni ci sono quelli provocati dalla eccessiva e prolungata esposizione ai raggi UV del sole senza adeguate protezioni e filtri. Le irritazioni, infine, possono interessare qualsiasi zona del corpo.

Eritemi? Potrebbe essere colpa della tiroide

capture 025 06042021 192443Le allergie di primavera sono purtroppo un problema comune a molte persone riconducibile alla produzione di polline delle piante. Tralasciando, infatti, le altre allergie (alimentari, da acari, da sostanze chimiche, farmaci, ecc) ci limitiamo a parlare di quelle provocate dal polline e per la descrizione riprendiamo la definizione fornita dall’Istituto Superiore di Sanità. 

“La reazione allergica è una risposta complessa determinata dall’interazione di diversi fattori, genetici, immunitari e ambientali. L’esposizione a un certo tipo di polline, nel soggetto allergico, induce l’organismo a produrre anticorpi specifici, le immunogluline E (IgE). Diversi tipi di polline inducono diverse IgE. Le IgE prodotte si legano alla superficie di un certo tipo di cellule presenti nelle mucose e nei tessuti epidermici dei tratti del sistema respiratorio, inducendo a loro volta il rilascio di sostanze irritanti, come le istamine, che infiammano i tessuti dermici e delle mucose.” 

Sintomi dell’allergia: ecco come si manifestano

Una reazione allergica può manifestarsi con sintomi a carico dell’apparato respiratorio come starnuti, tosse, gocciolamento e prurito nasale (in questo caso di parla di rinite allergica); a carico degli occhi come lacrimazione, prurito oculare, occhi lucidi; a livello della pelle sotto forma di prurito, orticaria, eritema e irritazione cutanea e a livello gastrointestinale con sintomi come dolore addominale, vomito e/o diarrea. 

I sintomi possono apparire all’improvviso o a intervalli diversi a seconda dell’allergene scatenante. 

INTERVISTA A MARIA PAOLA LANDINI. Sembra tutto scontato, ma scontato non è: ecco come fare in modo che la mascherina ci protegga davvero dal Coronavirus, insieme al lavaggio delle mani e al distanziamento

Mascherina anti-Covid: come, quando, gli errori da non commettere, gli effetti collaterali. Da molti mesi ormai, dall'inizio della pandemia, è diventata un accessorio del quale non possiamo liberarci, visto anche l'ultimo Dpcm che ne conferma l'obbligatorietà all'aperto e nei luoghi chiusi e condisi e ne raccomanda l'uso anche in casa, se si è in contatto con persone non conviventi.

capture 016 06042021 103629Sul suo utilizzo però i dubbi sono sempre vivi e a scioglierli una volta per tutte è Maria Paola Landini, Direttore Scientifico dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, dove in questo momento sono operativi ben 300 ricercatori: "A Bologna abbiamo un centro che certifica le mascherine al Sant'Orsola (Medicina del Lavoro), mentre per appurare l'assenza di cito-tossicità (tossicità per le cellule umane) ci siamo noi". 

Mascherine: quanti tipi ce ne sono e quali scegliere  

Landini vuole fare una premessa importante prima di dare le corrette informazioni sull'ultilizzo della mascherina, dall'acquisto, alla sua conservazione, lavaggio e smaltimento: "Come sappiamo di mascherine ce ne sono di diverse tipologie e di doversi materiali. Quelle cosiddette di comunità sono le più utilizzate e di fatto sono quelle realizzate in tessuto, anche home made. L'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato una guida molto utile per l'autoproduzione, che prevede materiali a basso costo e facilmente reperibili". 

"La mascherina di comunità è una misura igienica semplice, che blocca le famose 'goccioline' di saliva che escono quando respiriamo, parliamo, starnutiamo. Si tratta di un dispositivo quindi che protegge gli altri perchè ferma le particelle che escono dalla nostra bocca e vengono così chiamate perchè in grado di ridurre la quantità di virus emessa nell'aria. Se tutti la usassero sarebbe molto efficace, ma non da sola: devono essere associate al distanziamento e all'igiene delle mani". 

capture 093 19032021 075019Generalità

La prostata ingrossata è la condizione medica di natura non cancerosa, contraddistinta dall'aumento volumetrico della ghiandola prostatica.

La prostata ingrossata è anche nota come ipertrofia prostatica benignaadenoma prostatico e iperplasia prostatica benigna.
Secondo le teorie più plausibili, la prostata ingrossata sarebbe dovuta all'invecchiamento e ai cambiamenti ormonali che ne conseguono.
La prostata ingrossata è responsabile di problemi urinari, quali per esempio disuria, pollachiurianicturia, bisogno impellente di urinare, bruciore durante la minzione ecc.
Generalmente, per la diagnosi di prostata ingrossata sono fondamentali: l'esame obiettivo, l'anamnesi, l'esame delle urine,l'esplorazione rettale digitale della prostata e il dosaggio del PSA.
La terapia della prostata ingrossata varia in funzione della gravità della sintomatologia presente; tra i possibili trattamenti disponibili oggi, figurano sia farmaci che interventi chirurgici più o meno invasivi.

 

Cos'è la Prostata Ingrossata?

La prostata ingrossata è la condizione medica caratterizzata dall'aumento di volume della prostata non associato a formazioni tumorali maligne.
L'espressione "prostata ingrossata", quindi, definisce un ingrossamento anomalo della prostata di natura non cancerosa.
La prostata ingrossata è la condizione nota più propriamente con i nomi di:

capture 049 16032021 110416Mal di pancia, quali sono le vere cause. E i rimedi naturali per lenire il dolore

Il malessere è quasi sempre causato dalle irregolarità dell’intestino e il dolore si manifesta in una zona diffusa dell'addome. Se persiste è meglio consultare un medico ma, prima di affidarci alla medicina tradizionale, proviamo con i rimedi naturali.

Il mal di pancia è un malessere fastidioso, caratterizzato da uno spiacevole dolore addominale che può essere passeggero o durare per giorni. Generalmente è localizzato nel basso ventre ma non sempre riusciamo a capire da cosa derivi il dolore. Infatti, sono molteplici le cause che possono scatenarlo e può variare per tipo di frequenza e intensità. Per questo è bene, prima di prendere un antidolorifico, provare con i rimedi naturali. Se il dolore persiste, in ogni caso, è meglio consultare il medico.

capture 024 14032021 092349Covid colpisce anche la pelle: sono sei i segnali "d'allarme" che possono metterci in guardia da un'eventuale infezione. Gli esperti: "Possibilità di muoversi in anticipo ed aiutare nella diagnosi precoce della malattia"

Oltre ai classici sintomi respiratori, in alcune circostanze Covid-19 appare ben visibile anche a occhio nudo: sono i segni che può lasciare sulla pelle.

Cosa dice lo studio

Una ricerca italiana condotta con il supporto della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) ha dimostrato che sarebbero sei i disturbi cutanei che potrebbero indicare la presenza del virus e che suggeriscono l’opportunità di sottoporsi a un tampone. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology ed ha visto partecipare 200 persone infettate dal Covid in tutta Italia e curate in 21 ospedali diversi per scoprire se ci fossero sintomi dermatologici correlati alla malattia e se potessero essere connessi ad una maggiore o minore gravità dell'infezione.

capture 015 13032021 180040Fegato: un organo per depurare l'organismo

Il fegato è un organo molto importante affinché l'intero organismo funzioni bene. Questo significa che la sua depurazione stimola un miglioramento dell'intero stato di salute, migliorando le funzionalità della digestione e il buon funzionamento dell'intestino. Inoltre, se il fegato sta bene, i principi nutritivi degli alimenti vengono assimilati in modo corretto e le difese immunitarie sono resistenti e forti. Il fegato, poi, è anche un potente strumento a nostra disposizione per l'eliminazione delle tossine e di tutte quelle sostanze indesiderate e nocive che assumiamo assieme al cibo o che produciamo in momento di stress o squilibrio fisiologico. Proprio per questo è molto importante prendersi cura del proprio fegato, magari con rimedi naturali che stimolino la sua depurazione e il suo corretto funzionamento. Una fase detox per il fegato resetta tutto il nostro corpo, facendo ripartire nel modo corretto tutte le funzionalità.

Fegato, qualche consiglio per depurarlo

Prima ancora dei rimedi veri e propri, ci sono delle sane abitudini che possiamo seguire per curare il fegato in periodi di particolare sovraccarico.

Innanzitutto bere molto, almeno due litri di acqua al giorno, aiuterà moltissimo questo organo a eliminare le tossine prodotte dalla digestione. Anche una corretta alimentazione, povera di cibi grassi e fritti, raffinati e complessi, così come anche quelli grigliati e bruciati, contribuirà moltissimo ad alleviare lo stress del fegato nel suo normale funzionamento. 
Sono da preferire alimenti ricchi di fibre, soprattutto frutta e verdura. Un altro accorgimento che ti consigliamo caldamente è quello di limitare il più possibile il sale, sostituendolo al bisogno con spezie.

capture 028 12032021 081123La caduta dei capelli può avere molteplici cause, tra cui alimentazione, carenza di minerali, medicinali, grave stress, varie patologie, inquinamento e genetica. Circa un terzo della popolazione ne soffre, e di questa frazione migliaia di persone sono di sesso femminile [1] . Non hai la garanzia di poter prevenire una caduta geneticamente programmata o dovuta a fattori che sfuggono al tuo controllo. Tuttavia, puoi fare del tuo meglio su numerosi fronti per consentire ai capelli di mantenersi sempre al top della forma, senza lasciare che cadano prima del necessario.

Metodo1

Evitare di Danneggiare i Capelli 

  1. Riduci l'utilizzo dell'asciugacapelli. Il calore indebolisce le proteine dei capelli. Il calore costante e l'asciugatura possono renderli fragili, cosa che causa una caduta che non si verificherebbe altrimenti [2] . L'asciugatura all'aria è preferibile per tutelare la loro salute, quindi cerca di lasciarli asciugare naturalmente e limita l'utilizzo dell'asciugacapelli.
    • Anche altri strumenti che riscaldano i capelli, tra cui piastre, spazzole e bigodini termici, possono avere questo effetto.
    • Se usi strumenti che richiedono calore, presta attenzione, perché bruciare il cuoio capelluto può danneggiare permanentemente i follicoli capillari [3] .