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Al Baghdadi fa la stessa fine di Osama bin Laden: i suoi resti sparsi in mare in luogo segreto
Quel che resta del corpo del capo dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi è stato sparso in mare. Il criminale si era fatto saltare in aria nella notte tra sabato e domenica durante un raid americano, Lo hanno riferito due fonti della difesa americane. Ieri il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense, Robert O’Brien, aveva rivelato di aspettarsi per i resti del leader dell’Isis lo stesso trattamento riservato a Osama Bin Laden. Osama era ucciso in un’operazione delle forze speciali americane il 1° maggio del 2011 in Pakistan. Successivamente gli americani lo gettarono in mare.
Università vietata a chi non è di sinistra. Fausto Biloslavo a testa in giù. E Fioramonti tace
Sarà contento Fioramonti, anche se il suo mestiere di ministro dovrebbe consistere esattamente nel contrario. Ma che ancora una volta l’università – stavolta quella di Trento – debba essere teatro delle scorribande e delle intimidazioni dell’estrema sinistra, non è questione da far passare sotto silenzio. Fausto Biloslavo, inviato di guerra, esperto come pochi della questione libica, ha dovuto rinunciare ad intervenire alla conferenza a cui era stato invitato. Una conferenza proprio sulla Libia. Perché “Biloslavo non deve entrare all’università”. Ovviamente a testa in giù. Lo ha deciso un pugno di facinorosi e il rettore si è piegato.
Zingaretti fa il Gretino: pianta alberi e regala basilico
Nicola Zingaretti si è presentato stamattina in versione “metà Greta” e “metà contadino”. Il leader Pd, da perfetto Gretino, ha piantato il primo dei 6 milioni di alberi previsti dal nuovo progetto Ossigeno. Un’iniziativa della Regione Lazio, per un investimento da 12 milioni di euro. In pratica, due euro ad albero.Ma le perplessità non finiscono qui. Come cantava Sergio Endrigo, «per fare un albero ci vuole un seme». Tuttavia, dalle foto distribuite dalla Regione Lazio, i semi distribuiti sono stati quelli di basilico. Si sono mai visti alberi di basilico? Con Zingaretti tutto è possibile. Di certo più che per l’ambiente, il basilico va bene per un campagna dedicata alla pasta al pesto.
Lazio, Zingaretti trema: c’è un accordo Lega-M5S per farlo saltare
Regione Lazio, Nicola Zingaretti trema. Pare infatti che sulla mozione di sfiducia che il Gruppo della Lega ha annunciato e che intende presentare lunedì prossimo ci sia l’accordo con metà del Gruppo regionale del 5 stelle, pronto a far cadere il fovernatore del Lazio e segretario del Pd. Così rivela il quotidiano online Affaritaliani.
Regione Lazio, Nicola Zingaretti trema. Pare infatti che sulla mozione di sfiducia che il Gruppo della Lega ha annunciato e che intende presentare lunedì prossimo ci sia l’accordo con metà del Gruppo regionale del 5 stelle, pronto a far cadere il fovernatore del Lazio e segretario del Pd. Così rivela il quotidiano online Affaritaliani.
Parcheggiatori africani imperversano a Milano. E gli automobilisti minacciati pagano il “pizzo”
Milano è campo d’azione per i parcheggiatori abusivi africani. Un vero proprio racket sostenuto a suon di minacce agli automobilisti. I parcheggiatori in questione –si legge su il Giornale– sanno «muoversi tra le auto, sono consapevoli che l’automobilista medio va spesso di fretta ma soprattutto vuole evitare di ritrovare l’auto “strisciata” o ammaccata e preferisce lasciare un euro all’abusivo di turno, soprattutto se usufruisce frequentemente del parcheggi». Una situazione sempre più pesante e fastidiosa sia per i cittadini sia per i commercianti. Da mesi è richiesta una presenza più massiccia di agenti nelle zone maggiorente a rischio. Ma al Comune fanno orecchie da mercante. Il sindaco Sala pensa all’integrazione degli immigrati. E guai a disturbare troppo africani e rom.
Matteo Salvini inchioda Boldrini, Lerner e Saviano: "Migranti morti coi buoni al governo. Dove siete ora?"
Dove sono finiti Laura Boldrini, Roberto Saviano e Gad Lerner? Se lo chiede anche Matteo Salvini, di fronte al boom di sbarchi, naufragi e stragi nel Mediterraneo. "Ora che comandano i buoni - è l'ironia amara del leader della Lega, ex ministro degli Interni - sono aumentati i morti ma sono sparite le magliette rosse e l'indignazione". Il riferimento è ai politici e intellettuali di sinistra che nel luglio 2018, quando Salvini era da poco ministro degli Interni, sfilarono in rosso in piazza e sui social per protestare contro il governo e "difendere" i migranti dalla politica dei porti chiusi. "I fatti danno ragione alla nostra politica - analizza ora Salvini -: meno partenze, meno sbarchi, meno morti.
Pd-M5s, la mossa in Umbria: una legge per impedire a Meloni e Salvini di governare
Blindare l'inciucio Pd-M5s alle regionali, anche nelle Marche. I giallorossi stanno cercando di esportare l'alleanza di governo inaugurata a Roma e dopo il patto già siglato per le elezioni in Umbria del 27 ottobre lavorano alacremente nelle vicine Marche, dove si voterà nel 2020. Per sicurezza, però, democratici e 5 Stelle si sono portati avanti approvando in Consiglio regionale una nuova legge elettorale che alza il premio di maggioranza dal 34 al 40%, tra le proteste del centrodestra. Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, spiega il Fatto quotidiano, al momento del voto sono usciti dall'aula gridando, appunto, all'inciucio: il nuovo premio di maggioranza sarebbe infatti stato fissato "ad hoc per scongiurare giunte a trazione leghista".
Antonio Socci sul comunismo: "Ecco perché sopravvive soltanto in Italia"
Trent' anni fa, in questi giorni, crollava il comunismo dell' Est europeo. E - guardando alla storia successiva del nostro Paese - ci si chiede come sia stato possibile che, da allora, i (post) comunisti abbiano preso il potere in Italia.Infatti, in questi trent' anni, a fare il bello e il cattivo tempo e tuttora a comandare è proprio quella Sinistra politica e intellettuale sulla cui testa crollò il Muro di Berlino.
Come e perché è potuto accadere? Oggi è un dato di fatto a cui siamo così assuefatti che neanche ci facciamo più domande. Ma se ci si riflette ciò che è avvenuto appare surreale. Dal "socialismo reale" al (post)socialismo surreale.
Regionali Umbria, affluenza-record: la gente alle urne per votare contro il governo giallorosso, i dati
Un botto per quel che riguarda l'affluenza, una botta forse terminale per la neonata alleanza M5s-Pd e per il governo Giuseppe Conte. Si parla del voto regionale in Umbria che regala una pazzesca vittoria a Donatella Tesei e il centrodestra unito. Si parla, appunto, dell'affluenza: il dato finale è superiore al 65%, in aumento di oltre 8 punti percentuali rispetto al 56,9% registrato nel 2015. Affluenza in netto aumento sin dalle 12, quando l'incremento era quasi del 5 per cento.
Regionali in Umbria, Giorgia Meloni storica: FdI terzo partito. Il clamoroso sorpasso sul M5s: dramma Di Maio
Il crollo di Luigi Di Maio, il sorpasso più che clamoroso di Giorgia Meloni. Al di là della vittoria storica di Donatella Tesei alle Regionali in Umbria, e del successo personale di Matteo Salvini e della Lega, le proiezioni di Swg sui risultati delle singole liste fotografano la crisi, prevedibile, del Pd, il tracollo del M5s e il volo senza sosta di Fratelli d'Italia.Nel dettaglio, con lo spoglio al 15%, Salvini è al 37,5% (in linea con il risultato delle ultime elezioni europee), FdI al 10,5% e Forza Italia al 5,1%. Nel campo del centrosinistra, il Pd paga gli scandali della governatrice uscente Catiuscia Marini fermandosi al 19,8%, 5 punti in meno rispetto alle europee e quasi la metà di quanto raccolto nel 2015 (36%).
Giuseppe Conte, bomba dal Vaticano. Indiscrezione: "Verso l'indagine per corruzione", conflitto d'interessi?
L'ombra del conflitto d'interessi su Giuseppe Conte. Nella serata della sconfitta della sua maggioranza alle Regionali in Umbria, per il premier arriva da Londra la bomba che potrebbe scatenare uno tsunami politico. Dopo il Russiagate, il Vaticano: secondo quanto scrive il Financial Times, un fondo di investimento sostenuto dalla Santa Sede è al centro di un'indagine per corruzione e al fondo sarebbe collegato proprio Conte, che prestò consulenza legale prima di essere nominato premier.Il collegamento con Conte, rivelato in documenti visionati dal FT, "probabilmente farà scattare le indagini della Segretariato di Stato del Vaticano, che è oggetto di un'indagine interna su transazioni finanziarie sospette".
La vita in diretta, Raffaella Carrà massacra Lorella Cuccarini: fino a dove si spinge
Durante la conferenza stampa della seconda edizione di A raccontare comincia tu, il programma che tornerà a condurre su Rai 3 da domani, giovedì 24 ottobre, Raffaella Carrà si è scagliata contro La vita in diretta di Lorella Cuccarini e Alberto Matano.
"La tv dal vivo per me è meravigliosa", ha dichiarato la conduttrice con il caschetto a Blogo, "guardo un po’ tutto, non tutto mi piace. Mi fa soffrire quando un programma potrebbe essere fatto meglio per un pizzico di scelte diverse. Tipo? La vita in diretta: sono obbligati a fare sempre storie complicate, io l’avrei alleggerita un po’. Non trovo che sia colpa dei conduttori, forse nemmeno degli autori, direi della rete. Adesso mi odierà il direttore di rete ma tanto è uguale. C’è qualcosa che impedisce loro di essere ariosi".
Matteo Renzi, colpo gobbo in Lazio: chi passa con Italia Viva. Fonti-Pd: "Nicola Zingaretti furibondo"
Altri due colpi nella campagna acquisti di Matteo Renzi. Due colpi che, riferisce Il Tempo, fanno montare la rabbia del segretario Pd, Nicola Zingaretti. Già, perché i due cambi di casacca avvengono nel feudo del segretario democratico, quel Lazio di cui è governatore. In quel Lazio dove ancora non si erano visti i giochetti dell'ex premier e fu rottamatore. I due cambi di casacca, già anticipati nei giorni scorsi dal quotidiano diretto da Franco Bechis, riguardano due consiglieri: Marietta Tidei (ex Pd) ed Enrico Cavallari, quest'ultimo con una intera carriera politica nel centrodestra. I due per ora faranno parte del gruppo Misto, ma il passaggio è in direzione di Italia Viva. E, come detto, il fatto che i tentacoli di Renzi ora si allunghino anche in Lazio avrebbe fatto perdere le staffe a Zingaretti. Fonti democratiche citate dal Tempo riferiscono di un segretario furibondo per questa novità, che è destinata a rimettere in discussione gli equilibri, oltre che al governo, anche in Regione.
Lorenzo Fioramonti, il ministro M5s riscrive la Storia per indottrinare i più giovani
Difficilmente passerà alla storia. E, se la cambierà, lo farà in peggio. Dopo aver proposto tasse sulle merendine, giustificazione per gli scioperi ambientalisti ed espulsione del crocifisso dalle aule, il ministro dell' Istruzione Lorenzo Fioramonti riesce a far danni pure annunciando la prima cosa di buon senso del suo mandato: la reintroduzione della prova di storia nell' esame di maturità. Nell'intervista rilasciata ieri a Repubblica, Fioramonti sostiene di non aver potuto «ignorare il Manifesto firmato da una parte rilevante della società italiana» che chiedeva di ripristinare la traccia di storia obbligatoria tra le prove.
Ferruccio De Bortoli a Mezz'ora in più: "Chi non ama Mario Draghi", la profezia sul suo futuro politico
Sempre Mario Draghi al centro dell'attenzione. È l'ex governatore della Bce il tema della puntata di Mezz'ora in più, il programma condotto da Lucia Annunziata la domenica pomeriggio su Rai 3. Di lui ne parlano Romano Prodi e Ferruccio De Bortoli, entrambi ospiti. Strada spianata verso il Quirinale o la premiership, per l'ex numero uno della Banca Centrale Europea? Forse. O forse no. De Bortoli, sibillino, infatti ricorda: "Draghi non è amato da tutto lo schieramento politico in Italia". E insomma, il suo futuro non è poi così scontato. Comunque sia, l'ex direttore del Corriere della Sera aggiunge: "Noi dobbiamo dirgli grazie.
Vittorio Feltri contro Nicola Zingaretti: "Un poveretto, specie di personaggio preistorico"
Che la politica sia scaduta come una mozzarella ormai rancida non è una novità.
Tuttavia non pensavamo che Zingaretti, per quanto personaggio di basso livello culturale, allo scopo di polemizzare con un avversario, Salvini, arrivasse a dargli dell' ubriacone solo perché questi non ha fatto mistero di tracannare di tanto in tanto un mojito. Un insulto gratuito che viene lanciato spesso a chi è antipatico da coloro che non dispongono di validi argomenti polemici. Se uno ti sta sulle palle dici che è sbronzo e pensi di aver usato la bomba atomica mentre si tratta di un peto orale.
Le 5 peggiori trovate della “sindaca” Virginia Raggi
Virginia Raggi è sindaco di Roma ormai dal 2016: inutile negare che, sebbene avesse ereditato una situazione già critica, da quando è entrata in Campidoglio l’amministrazione grillina ha contribuito al collasso della situazione cittadina. Roma è una giungla e non solo per modo di dire: i parchi pubblici sembrano ambientazioni salgariane, il trasporto pubblico è simile per efficienza a quello di Calcutta e nelle strade vi sono tanti crateri tanti quanti ne esistono sulla superficie lunare. Il tempo di addossare le colpe di questi problemi esclusivamente alle giunte precedenti è ormai scaduto. Il governo del “cambiamento” della giunta capitolina sembra non essere mai entrato in vigore: la nostra “sindaca” invece di porre a mente importanti questioni di ordine pubblico e decoro urbano preferisce alternare gaffe a “marchette” antifasciste cercando di raccogliere consensi, accanendosi contro lo “spauracchio” fascista.
Oggi enumeriamo le cinque peggiori idee e dichiarazioni del sindaco di Roma.
Il Pd si riavvicina alla Raggi, l'ira di Calenda: "Peggior sindaco di Roma, impossibile un altro mandato"
Calenda ne ha per tutti: "Ormai in questo paese non si può più parlare di elezioni per paura di far vincere Salvini, basta!"
Carlo Calenda ha solo parole di fuoco per Virginia Raggi e condanna con forza qualsiasi tentativo del Pd di riavvicinarsi alla sindaca di Roma: "Altro che secondo mandato" ha detto Calenda in un'intervista a Repubblica, "il peggior sindaco della storia di Roma dovrebbe dimettersi subito. Sostenere il contrario, come ha fatto Zingaretti, è molto grave. La scusa che deve restare sennò vince Salvini è assurda. Ormai in questo Paese non si può più fare un'elezione. Basta!"
Tolfa, svelato il giallo. È stato un albanese ubriaco a uccidere a pugni l’anziana donna
Tolfa sconvolta da un brutale omicidio. C’è un fermato per l’omicidio della 91enne dl Tolfa, trovata cadavere ieri sera nella sua abitazione di corso Italia. Si tratterebbe di un 23enne albanese, figlio della badante dell’anziana. A emettere il fermo la procura di Civitavecchia, dopo che l’uomo è stato a lungo ascoltato dai Carabinieri. La 91enne, trovata con il volto tumefatto, secondo le prime informazioni, sarebbe stata uccisa a pugni. Il ragazzo era già fermato. Per l’albanese, dopo l’interrogatorio nella caserma dei Carabinieri, è scattato il fermo da parte della Procura di Civitavecchia, che coordina le indagini sul caso. L’ipotesi al momento più accreditata è quella della rapina finita in tragedia. La dnna assassinata si chiamavo Diva Compagnucci e abitava il viale Italia. La donna, conosciutissima a Tolfa, era una maestra elementare in pensione.
Feltri annichilisce Zingaretti: «Le sbronze passano l’idiozia è per sempre»
Vittorio Feltri mette la sua “zampata” nel diverbio ridicolo che Nicola Zingaretti ha voluto mettere in campo alla vigilia del silenzio elettorale per le regionai in Umbria. Va giù duro il direttore di Libero. L’ubriacatura è momentanea, l’idiozia è per sempre. Bolla così in un tweet Nicola Zingaretti, che nel comizio di Spoleto, penultimo prima delle stop, ha “ricicciato” il Papeete e l’odio antisalviniano. L’argomento degli argomenti prima dell’ormai probabile disastro umbro può mai essere nuovamente, incessantemente, il mojito ? Di fronte allo squallore del Pd in Umbria ,si può rispondere con Milano marittima? No. Per questo Feltri ha, per così dire, perso i freni inibitori.Il segretario del Pd, infatti, aveva bollato il leghista come “ubriacone del Papeete”. Così, nella sfida di alto livello che Zingaretti ha lanciato all’ultimo cicchetto si è inserito il caustico Feltri. Su Twitter un cinguettio senza sfumature. “Zingaretti dà dell’ubriacone a Salvini. Sempre meglio che imbecille. Anche perché le sbronze passano, l’idiozia è perenne”. Dire che ci è andato pesante è dire poco. Del resto il segretario del Pd se l’è cercata. Invece di parlare di programmi, di proposte, ha preferito l’insulto facile. Sarà perché quando ha provato a parlare d’altro, la gente si è addormentata. Come accaduta a Porta a Porta da Vespa.
“Fascista di m…!”, e giù sputi. A Bologna nuova aggressione contro un militante di Fdi
Bologna ancora capitale dell’antifascismo e dell’intolleranza politica. L’ennesimo episodio di intolleranza sul quotidiano Bolognatoday. Un attivista di Fratelli d’Italia ha rischiato grosso in viale Marconi davanti al supermercato Pam alle 10 di stamattina. Il militante era impegnato a raccogliere firme contro la cosiddetta “legge Boldrini” sulla cittadinanza. Improvvisamente ha visto avvicinarsi un gruppo di persone male intenzionate. Questegli hanno hanno gridato “fascista di merda!” e poi gli hanno sputato addosso. Lo denuncia il responsabile bolognese di Fratelli d’Italia Lorenzo Tomassini, candidato al consiglio regionale. Tomassini evidenzia “il clima preoccupante” che da un po’ accompagna il suo partito nel Bolognese.
Fisco, Gasparri: “Conte è un bugiardo. Il governo tassa acqua e zuccheri, è vessazione”
Fisco, interviene Maurizio Gasparri. “Conte è un autentico bugiardo. Nega l’evidenza. Il suo governo tassa acqua e zucchero. La tassa, infatti, non è solo sulla plastica, ma farà aumentare i prezzi delle bottigliette che contengono prevalentemente acqua. Si tassa, quindi, di fatto, un genere il cui consumo non dovrebbe essere oggetto di vessazioni fiscali. Così si farà anche con lo zucchero, perché le tasse su bibite e altri generi che usano lo zucchero, saranno per l’appunto tasse sullo zucchero. È il governo più odioso di quelli che si siano visti recentemente, perfino peggiore di quello dei tecnocrati”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “Si tassano di fatto acqua e zucchero, si affama il popolo. È una vergogna. Questo governo deve andare via. I danni che sta facendo con l’aumento delle tasse, per miliardi e miliardi sono colossali. Li enumereremo punto per punto. Conte – conclude Gasparri – è un bugiardo”.
La Ue nella palude. La von der Leyen non riesce a formare un governo. Ma pensa a Greta…
Ue in stallo. Anzi peggio. Malgrado i media internazionali abbiano minimizzato le elezioni di maggio e il trionfo sovranista. “I sovranisti non sono passati, la democrazia è salda”, dicevano. Eppure, a molti mesi di distanza, laUe è ancora senza governo, La maggioranza non c’è. Non la trovano. La neo commissaria Ue Ursula von der Leyen non ha ancora approntato la sua squadra. Che come al solitosarà formata da non eletti dai cittadini, Ma questa è una vecchia storia. L’europarlamento dovrebbe votare il “governo” della Ue a fine novembre. Ma la Ue e la von der Leyen sono nel panico. La Brexit incide più di quello dicono. La sbattuta di porta del Regno Unito ha fatto male. Molto male. Il fattoche un Paes eimportante come quello abbia deciso di andarsene è grave.