cavalcavia crollato scordatoSe lo erano dimenticato, quel cavalcavia. Quello crollato qualche mese fa sotto il peso di un tir, schiacciando un'auto sulla superstrada 36 Milano-Lecco e uccidendo una persona. Altre erano rimaste ferite, tra cui due bambini. Era nato, quel cavalcavia all'altezza del comune di Annone, come un ponte di "seconda categoria", destinata solo ai carichi civili e non ai mezzi pesanti. Un'opera già datata negli anni Sessanta, ai tempi della sua costruzione, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. E così, tanto l'Anas quanto la Provincia di Lecco negli anni se ne erano rimpallati la competenza, finendo addirittura per lasciarlo fuori dalla indagine condotta nel 2014 sui limiti di portata della Superstrada 36. Tre anni prima della tragedia.

Insomma, siccome all'apparenza non risultava pertinente a nessuno, nessuno si è preoccupato di quali fossero le sue condizioni fino al 28 ottobre scorso, quando sotto il peso di un trasporto eccezionale da 107,5 tonnellate l'opera si è sbriciolata schiacciando e uccidendo il povero Claudio Bertini, 68enne di Civate che era alla guida della sua Audi. La ricostruzione dell'accaduto, scrive sempre il Corriere, è stata effettuata dalla commissione voluta dal ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, che ha presentato nei giorni scorsi la relazione sulle cause del crollo.

Nel registro degli indagati, con l’ipotesi di omicidio e disastro colposo, ci sono due ingegneri della Provincia, Angelo Valsecchi, dirigente del settore viabilità e il suo vice, Andrea Sesana, responsabile del servizio concessioni e reti stradali, con Giovanni Salvatore, capo del centro manutenzioni Anas.

da liberoquotidiano.it

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