capture 038 19122020 191307«Ieri è stato il giorno della felicità con la liberazione degli equipaggi dei due pescherecci italiani. Ma oggi è il giorno in cui dobbiamo dirci la verità perché gli italiani hanno dovuto assistere alla passerella prenatalizia di Conte e Di Maio, ansiosi di distrarre tutti noi dallo spettacolo di un governo diviso su tutto, che litiga sulle poltrone». Così in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo e responsabile Esteri Fdi, Carlo Fidanza.

«Tenteranno di spacciarlo come un grande successo politico-diplomatico del governo, ma non è così, perché 108 giorni di ingiusta prigionia sono un’enormità e sono un’umiliazione se pensiamo che i turchi, nemici di Haftar, hanno ottenuto la liberazione di una loro nave catturata da una motovedetta del generale libico in soli 6 giorni, minacciando risposte muscolari, ma né Erdogan né il suo ministro degli Esteri sono andati da lui in processione. Con la loro visita a Bengasi Conte e Di Maio hanno rafforzato Haftar, proprio nel momento della sua massima debolezza rendendolo di nuovo un protagonista indiscusso della crisi libica. Vedere i vertici del nostro esecutivo baciare la pantofola all’uomo che ha detenuto arbitrariamente navi ed equipaggi italiani, è un’ulteriore umiliazione di cui è lecito chiedere conto a Conte e a Di Maio. Inutile negarlo l’immagine e la credibilità dell’Italia escono a pezzi da questa vicenda».

 

  di Giorgio Sigona per  www.secoloditalia.it