Governo, Draghi interviene sul Cts. Troppi 27 membri, servono decisioni rapide

L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia e preoccupano le varianti, destinate a far aumentare i casi e ancora più letali. Per questo tra le prime mosse del nuovo governo ci sarà un intervento mirato sul Cts. Draghi vuole decisioni più rapide, troppo lunghi i tempi adottati finora. L'idea del premier - si legge su Repubblica - è quella di sfoltire il gruppo di esperti, attualmente sono 27. In questi giorni sono stati convocati alcuni dei nomi più pesanti di quel gruppo per discutere della loro attività e progettare i cambiamenti. In generale, con i ministri alla Salute e agli Affari regionali, Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, si è detto che va trovato un unico portavoce e che i tecnici devono prima riferire le loro decisioni al governo, che poi le comunica alle Regioni.

 

Il caso dello sci, - prosegue Repubblica - bloccato poche ore prima della riapertura, è stato la scintilla che ha fatto esplodere le polemiche e per certi versi ha accelerato il processo di revisione del Cts. L’idea della presidenza del Consiglio, che aveva nominato i membri del Comitato attraverso la Protezione civile, è dunque ridurne il numero, forse anche per dare una maggiore rapidità alle decisioni. Non si tratta di uno strappo, gli esperti vengono appunto convocati in questi giorni per discutere degli eventuali cambiamenti e in generale per ridisegnare il ruolo del Comitato.

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