capture 036 06032021 154336L'aritmia è un disturbo caratterizzato dall'alterazione del ritmo cardiaco; il battito risulta, in particolare, più rapido (tachicardia), più lento (bradicardia) o irregolare (fibrillazione atriale) rispetto alla frequenza cardiaca media normale.
Esistono diverse forme di aritmia, dalle più innocue a quelle pericolose per la vita, che possono condurre alla morte in tempi brevi. In qualche caso, infatti, queste alterazioni possono impedire al cuore di riempirsi adeguatamente e di svolgere la sua funzione di pompa del sangue in circolo; questo può arrecare gravi danni a vari organi, come cervello, cuore e reni.

In linea generale, la differenza tra i vari tipi di aritmia dipende da in quali parti del cuore origina tale disturbo (sopraventricolari o ventricolari) e quali attraversa. Inoltre, il disturbo può essere in rapporto ad alterazioni del sistema di conduzione (cioè di quel complesso di strutture a livello delle quale nasce e viene trasmesso a tutto il miocardio l'impulso alla contrazione) oppure dipendere da disordini riguardanti l'eccitabilità delle fibre muscolari cardiache.

Le aritmie possono essere determinate da processi patologici di diversa natura a carico del cuore, come infarto del miocardioscompenso cardiacopericarditi e cardiopatie valvolari.

Tuttavia, il riscontro di tale manifestazione non è sempre indice di una patologia cardiovascolare. Le aritmie possono essere, infatti, secondarie a malattie generali dell'organismo, quali intossicazioni iatrogene (digitale e farmaci beta-bloccanti), disfunzioni endocrine (es. feocromocitoma ed ipertiroidismo) e squilibri elettrolitici nel sangue (soprattutto quelli che riguardano potassio e calcio).

 

In qualche occasione, l'aritmia è semplicemente un disturbo funzionale, espressione di alterazioni dell'equilibrio neurovegetativo, specie in soggetti ansiosi e nevrotici. Gli sforzi fisici e l'abuso di sostanze eccitanti, quali caffè e tabacco, ad esempio, possono aumentare, attraverso il sistema simpatico, l'eccitabilità delle cellule del miocardio, provocando soprattutto extrasistoli o tachicardie sinusali.

Il quadro clinico associato alle aritmie può manifestarsi semplicemente con cardiopalmo e percezione irregolare del battito cardiaco da parte del paziente oppure con sintomi di sofferenza ischemica (angina pectoris) o da bassa portata (vertiginilipotimie e svenimento).

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