capture 017 11032021 112138Le analisi del sangue sono sia un ausilio per confermare un sospetto diagnostico basato su alcuni sintomi, sia un importante elemento di prevenzione. In un’ottica preventiva, quindi, è bene sottoporsi a esami del sangue di routine a cadenze periodiche. Inoltre, la frequenza con cui fare le analisi è inversamente proporzionale all’età. Ad esempio, se a trenta/quaranta anni vanno eseguite ogni tre/cinque anni, dopo i cinquanta alcuni esami di base vanno ripetuti ogni anno. Tuttavia, quanto alle analisi del sangue in gravidanza, di norma vanno ripetute una volta al mese.

Come leggere le analisi del sangue

Per interpretare correttamente i risultati delle analisi del sangue bisogna evitare il fai da te e ricorrere al medico. Infatti, questi esami vanno sempre valutati nel loro insieme, mai a “compartimenti stagni”.

Inoltre, il dottore verificherà quanto i valori ottenuti si discostano dai valori normali del sangue, valutando contemporaneamente tutte le altre voci del referto.

 

Prima del prelievo: cosa non fare

La preparazione alle analisi del sangue prevede l’adozione di norme dietetiche e comportamentali ben precise, per evitare che i parametri che si intende analizzare possano alterarsi.

Oltre a fare le analisi del sangue a digiuno, bisogna astenersi anche da tutte le sostanze cosiddette voluttuarie, come il fumo e il caffè.

Inoltre, è importante evitare gli eccessi alimentari (soprattutto grassi e zuccheri) nei giorni che precedono il prelievo, così come è bene evitare sforzi fisici estremi, che pure possono alterare alcuni valori.

Emocromo: un esame di routine

L’analisi del sangue più frequente è senza dubbio l’emocromo. Infatti, il test emocromocitometrico è unico fra tutti gli esami del sangue. In realtà, non misura la concentrazione di una sostanza in esso disciolta, ma le caratteristiche (numero, forma, dimensione e colore) delle cellule che circolano al suo interno. Inoltre, i parametri presi in considerazione sono:

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  • globuli rossi (eritrociti)
  • globuli bianchi (leucociti)
  • piastrine (trombociti)
  • emoglobina.

Emocromo: quando e perché farlo

Oltre che esame di routine, è opportuno fare questa analisi del sangue se sospetti un’anemia, molto frequente nelle ragazze e nelle donne in età fertile che hanno mestruazioni abbondanti. Oppure, in presenza di una febbre di origine sconosciuta ma anche se assumi farmaci che possono ridurre l’attività del midollo (l’organo che produce le cellule del sangue).

Valori di riferimento dell’emocromo

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Azotemia: per la salute dei reni

Un altro importante esame del sangue è quello dell’azotemia, che misura la quantità di azoto non proteico nel sangue.

Infatti, un’iperazotemia può dipendere da:

  • disidratazione
  • insufficienza cardiaca
  • dieta iperproteica
  • terapie con farmaci ad azione tossica sul fegato.

Invece, una diminuzione dei valori di azotemia può essere determinata da:

  • regimi alimentari troppo poveri di proteine o di carboidrati
  • insufficienza epatica
  • avvelenamenti
  • nefrosi.

Quando controllare l’azotemia

La misurazione dell’azotemia è indicata non solo in presenza di sintomi che facciano sospettare qualche alterazione renale, ma anche in caso di malattie croniche come il diabete (da associare alla curva glicemica) e lo scompenso cardiaco (in caso di rischio cardiovascolare.

Infatti, in questi casi, è bene fare controlli dell’azotemia a intervalli regolari. Inoltre, l’azotemia può servire per valutare i reni prima di iniziare certe terapie farmacologiche.

I valori normali di riferimento sono i tra 22 e 46 mg/dL.

Analisi del sangue: dosaggio della creatinina

Se il medico prescrive delle analisi del sangue complete, di certo la creatinina non manca. È un altro indice della funzionalità renale.

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Infatti, la creatinina è il risultato della degradazione della fosfocreatina, una sostanza che si trova soprattutto nei muscoli e nel cuore.

Una volta prodotta, passa nel sangue e viene filtrata dai reni per essere eliminata con le urine.

Valori alti possono essere causati da insufficienza renale, eccessi sportivi, ustioni e traumi.

Invece, livelli bassi di creatinina possono, essere causati da:

  • anemie
  • atrofia muscolare
  • debilitazione.

Valori di riferimento della creatinina

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di Claudia Manari per  www.melarossa.it