capture 101 20032021 100625Con un lungo post sul suo profilo Facebook, Giorgia Meloni si è offerta di pagare la multa a un barista e un cliente multati per un caffè servito in tazzina di ceramica e non usa e getta

Molte zone del Paese da lunedì sono entrate in zona rossa, ossia in un regime di lockdown quasi totale che impone la chiusura della maggior parte delle attività commerciali e di tutte le attività di ristorazione, con regimi ancora più stringenti rispetto alla zona arancione. 

L'unica eccezione per questi ultimi è l'asporto o il delivery, soluzioni che permettono a ristoranti e bar di fare qualche incasso anche se non sufficiente per la maggior parte delle volte a far fronte a tutte le spese. In uno dei suoi ultimi post, Giorgia Meloni racconta con indignazione proprio la storia di un barista, incappato in un controllo da parte delle forze dell'ordine, che gli hanno comminato una multa da 400 euro come impongono le norme per arginare il contagio da coronavirus.

"Nella stessa Italia degli immigrati che entrano clandestinamente e vengono accolti a braccia aperte, degli spacciatori che bivaccano nei parchi pubblici, dei centri sociali occupati da anni e delle loro attività illegali, lo Stato multa pesantemente un ristoratore - che aveva appena alzato la serranda del bar - per aver servito un caffè in una tazzina di ceramica anziché in quella usa e getta", scrive Giorgia Meloni. La storia raccontata sul suo profilo Facebook è comune moltissimi altri imprenditori italiani. Perché al barista è stata comminata la multa? Presupponendo che in zona rossa e arancione l'unica somministrazione di cibo e bevande consentita sia da asporto o in delivery, servire il caffé in una tazzina in ceramica per le forze dell'ordine è stato sinonimo di servizio al banco.

"E insieme al lui anche il cliente che ha consumato il caffè. Uno Stato forte con i deboli e deboli con i forti, veloce a multare la gente ma lentissimo nel potenziare i mezzi pubblici, nel ristorare le imprese, nel fermare la burocrazia e abbassare le tasse", prosegue Giorgia Meloni. La norma prevede che a essere oggetto di sanzione non sia solo chi somministra ma anche chi usufruisce del servizio offerto. Fin dallo scoppio dell'epidemia, alle forze dell'ordine è stato chiesto di attuare la legge ma con la clausola del buon senso. Questo soprattutto alla luce delle grandi difficoltà che da un anno gli imprenditori stanno vivendo sulla loro pelle.

 

La doppia multa al barista e al suo cliente sono solo l'ultimo esempio di un'applicazione rigida delle norme, alla quale Giorgia Meloni si è opposta fermamente: "Solidarietà al ristoratore e al cliente, Fratelli d’Italia si offre di ripagare a entrambi le multe subite".

 di   per www.ilgiornale.it