capture 264 02042021 185910Youtuber 23enne di Firenze non avrebbe dichiarato un milione. Lui: ho sempre pagato

Firenze, 30 maggio 2019 - Professione influencer. Carisma e autorevolezza per influenzare i comportamenti del pubblico, spingere verso determinati acquisti e aree di interesse decine di migliaia di follower: seguaci che seguono sui social un blog o la pagina personale dello youtuber. Che fa più o meno lauti guadagni. Uno è St3pny, nickname scelto da Stefano Lepri, 23 anni, di Firenze, dove ancora risulta residente «con un seguito da star su Youtube: 3,7 milioni di follower, un milione di visualizzazioni al giorno, al secondo posto in Italia per numero di seguaci dietro solo a Chiara Ferragni, la moglie di Fedez», spiegano gli esperti. ST3PNY ha spopolato con i suoi video, dove si fa riprendere mentre si gioca ai videogame, dove parla dei suoi viaggi, delle sue esperienze, della sua vita. Un ‘professionista del web’ secondo la Guardia di Finanza, che è andata a spulciare i conti dello youtuber. Verificati gli introiti, cospicui, i bonifici derivanti da questa attività sui portali internet (un’attività «continuativa» grazie all’enorme seguito) il nucleo di polizia economico-finanziaria ha contestato al popolare youtuber due ‘voci’: mancata dichiarazione (tra il 2013 e il 2018) di ricavi per 600mila euro e omesso versamento dell’Iva per altri 400mila. In totale: un milione sul quale calcolare le tasse.

«Si tratta del primo accertamento di questo tipo – spiega il tenente colonnello Benedetto Labianca – . Il ragazzo è una persona perbene, questa figura professionale non è disciplinata e ha sfruttato la circostanza. Però ha percepito compensi, sapeva di percepirli, doveva dichiararli». Secondo quanto ricostruito dai militari, St3pny stipulava contratti con agenzie pubblicitarie per la pubblicazione di banner sui propri video, utilizzando la cosiddetta cessione del diritto d’autore. «In questo caso – spiega Labianca – non si è tenuti al versamento dell’Iva. In realtà, però lo youtuber svolgeva attività continuativa professionale, che non è compatibile con i contratti che venivano da lui stipulati». L’accertamento della Gdf – spiega l’ufficiale – «presenta un altro elemento di novità: abbiamo chiesto all’Agenzia delle Entrate di attribuire a St3pny una partita Iva, specifica per la categoria, equiparabile a quella di medici, avvocati, dentisti, altri professionisti che hanno un reddito da lavoro autonomo». L’Agenzia delle Entrate invierà al giovane (presunto) evasore un ‘avviso di accertamento’ comunicandogli quanto dovrà pagare in base alla cifra contestata da dalle fiamme gialle.

L’influencer ha poi rilasciato dichiarazioni a un’agenzia in cui sostiene: «Ho sempre pagato le tasse in buona fede, altrimenti sarei alle Cayman in Ferrari». E aggiunge: «Dopo vari incontri con la Finanza in cui ho cercato di raccontare il mio lavoro, a loro in parte sconosciuto, è emerso, ma è una loro interpretazione, che il modo in cui ho pagato le tasse sarebbe da rivedere. Se ci sarà da rimediare a un pagamento sarà fatto in modo sereno, con la speranza che il mestiere di youtuber venga regolamentato presto. Ora ci sono io sui titoloni, ma tantissimi youtuber stanno facendo incontri con la Finanza. Io torno a fare quello che mi piace e che mi riesce bene: fare video».

 

 di GIOVANNI SPANO per  www.lanazione.it

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