capture 269 03042021 094240Bassetti, Italia zona rossa a Pasqua? «Una scelta ipocrita: il governo non sarà in grado di farla rispettare». Il direttore delle Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, intervenuto a Un giorno da pecora su Radio uno, torna a tuonare contro il lockdown a corrente alternata dichiarato dal governo. Soprattutto in considerazione del fatto che, aggiunge a stretto giro l’infettivologo, sarà impossibile pretendere il rispetto dei divieti da 65 milioni di cittadini. Regole e divieti che, aggiunge l’esperto, il governo non potrà essere in grado di far ottemperare a tutti, fino in fondo…

Bassetti, Italia zona rossa a Pasqua? «Una scelta ipocrita»

«La scelta di fare zona rossa a Pasqua è ipocrita – tuona Bassetti ai microfono della radio che lo ospita –. È impossibile far rispettare una zona rossa per 65 milioni di persone. Bisognava andare a fare le festività pasquali coi colori che le Regioni avevano in quel momento». Una affermazione che il virologo, ancora una voplta critico con le decisioni dell’esecutivo, spiega dicendo: «Sono molto critico sulla decisione di fare questa enorme zona rossa. Sono decisioni di una totale e completa ipocrisia. Questo perché alla fine non le rispetterà nessuno. Il Governo e lo Stato non saranno in grado di farle rispettare. Aveva più senso, nelle vacanze Pasquali, andare per colori. Questo provvedimento unico, per tre giorni – e mi dovrebbero spiegare a che cosa serva – lo rispetto da buon cittadino. Ma non lo comprendo. Chi lo ha deciso, se ne assume le responsabilità».

 

Bassetti, zona rossa a Pasqua: provvedimento che sarà impossibile far rispettare

Del resto, il tema delle vacanze, è un argomento spinoso su cui, proprio negli ultimi giorni, tra disposizioni e deroghe, si sono scatenate le polemiche più accese. Una vexata quaestio che il virologo liquida semplicemente asserendo: «Cosa penso di chi va in vacanza in Spagna per Pasqua? Non è giusto attaccare chi ci va, visto che è lecito farlo. Mi dispiace che si vada fuori. Ma non mi sento di biasimare chi ha deciso di andare alle Baleari». Anche perché, aggiunge subito dopo Bassetti, «la Spagna è Paese civile. E rispetto a noi ha avuto un punto di vista meno ipocrita e più intelligente. Noi chiudiamo i ristoranti e i bar, ma la gente va in giro dove vuole, assembrandosi. Mentre, ad esempio, nei ristoranti sarebbero stati più controllati».

Bassetti, dalla radio alla tv: critico e polemicamente revisionista

E un Matteo Bassetti polemico, quello che interviene a Un giorno da pecora. Così come il virologo è apparso contrariato e decisamente su una linea aperta al revisionismo, rispetto a quanto fatto finora sul piano vaccinale. quando, ospite all’Aria che tira, oggi torna a sottolineare: «Purtroppo non siamo stati capaci, nei primi due mesi del 2021, di mettere in sicurezza tutte le persone più anziane e più fragili», spiega su La7 l’esperto. Che proprio a quanto appena asserito riconduce «il vero motivo delle numerose vittime da coronavirus che ancora oggi registriamo». Conseguenza, ribadisce Bassetti, «di alcune scelte fatte: quella dei sanitari e di altre categorie, che forse non faremmo se tornassimo indietro».

Ecco dove abbiamo sbagliato…

Un passaggio delicato del suo intervento televisivo, che l’ospite di Myrta Merlino chiarisce ulteriormente aggiungendo: «Passi, mettere in sicurezza gli operatori sanitari a contatto con i pazienti… Ma quelli che stavano nel luogo più recondito dell’ospedale, probabilmente potevano aspettare». Fatto sta che oggi, il Paese è sommerso dalla terza ondata dell’epidemia, senza che una sostanziosa fetta di soggetti fragile sia protetta dalla copertura vaccinale. Uno stato dell’arte che, a questo punto si capisce meglio, porta Bassetti a diffidare delle scelte su lockdown e festività pasquali...

 di Lara Rastellino per  www.secoloditalia.it