capture 020 26072021 094804Quella appena passata è stata indubbiamente una primavera targata Zack Snyder. A marzo è finalmente stata rilasciata su Hbo Max (da noi su Sky), dopo quasi quattro anni di speranze e attese, la vera versione di Justice League. Un film che porta a compimento la trilogia iniziata con Man of Steel e proseguita con Batman v Superman.

Una saga in cui Snyder ha trasformato le icone della Dc Comics in archetipi mitologici, trasponendo su schermo il mito esiodeo dell’Età dell’oro e dell’Era degli eroi, e mettendo da parte il cliché «mutandoni e supereroi» (cosa che ha fatto storcere il naso al pubblico avvezzo ai film Marvel), per trasformare i protagonisti in vere e proprie divinità: Superman un dio solare dalla chiara influenza cristico-mistica; Wonder Woman figlia di Zeus e depositaria dell’essenza degli dei dell’Olimpo; Aquaman un vero e proprio dio nordico dei mari che vive in un villaggio islandese in mezzo a bussole runiche; Flash sovrano cronico che può trasformare ogni istante in un perno per plasmare la sfera del tempo; infine Cyborg, trasformato magistralmente in un moderno dio cibernetico del mondo digitale.

 

A legarli tutti e a spingerli a combattere c’è il Batman oscuro in cui Snyder cela l’archetipo del guerriero cacciatore, che percorre una scalata dalle tenebre alla luce superando i limiti umani per poter affrontare e dominare le potenze divine.

Zack Snyder oltre alle geniali originalità narrative

A maggio è stata invece la volta di Army of the Dead, un attesissimo film fracassone prodotto da Netflix che tutti si aspettavano divertente, splatter e molto più leggero dopo la complessità del controverso cinecomic. E in effetti è esattamente così, uno spettacolo divertente pieno di sparatorie, arti maciullati, cervelli spappolati, schizzi di sangue e molta autoironia in cui Zack Snyder sembra aver staccato la spina al cervello per riposarsi e divertirsi dopo le fatiche provate nella tormentata produzione dei film Dc. Eppure, anche in un film «riposante» e senza particolari pretese contenutistiche, Snyder è riuscito ad andare…

Di Carlomanno Adinolfi per  www.ilprimatonazionale.it