Stato ancora indietro nel rispetto degli impegni con i fornitori. Insomma  si prende quello che serve per la funzionalità dei servizi erogati ma poi non si paga a scadenza. Così la morosità di ministeri ed enti locali nei confronti del settore privato è di 50 miliardi. Eppure una legge europea, una direttiva per la precisione, impone la liquidazione entro 30 giorni dalla consegna della merce. Una regola che fa bene all'economia perché pagamenti consentono alle imprese di abbattere il ricorso al credito per finanziare il circolante, le rendono più efficienti e più capitalizzate.

Per i ritardi dei pagamenti l'Italia è sotto procedura d'infrazione da parte dell'Europa. E stamattina a tirare le orecchie al governo è stato anche il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, che quando era presidente della Commissione a Bruxelles si è sempre battuto perché l'Italia rispettasse i tempi di pagamento delle fatture. "Ritardi nei pagamenti: intendo farla rispettare, l'ho fatto come presidente di Commissione e lo farò come presidente del Parlamento.

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dall'articolo di Filippo Caleri per iltempo.it

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