capture 083 19092021 113336"Tutti coloro che si sono resi protagonisti di questa palese falsità ne risponderanno in tribunale", avverte la giornalista, investita dalle polemiche dopo alcune frasi sui femminicidi

Dopo una prima replica e poi le scuse, Barbara Palombelli passa al contrattacco in seguito alla bufera che si è scatenata su di lei per le frasi sul femminicidio durante una puntata di Forum. La giornalista ha affidato a un post sul suo profilo Facebook la sua risposta.

"Sono stata vittima di una diffamazione senza precedenti. Il mio nome, accostato all'istigazione e alla giustificazione della violenza sulle donne. Tutti coloro che si sono resi protagonisti di questa palese falsità ne risponderanno in tribunale. Non posso accettare una simile aggressione completamente ingiustificata e superficiale". La giornalista ha poi aggiunto: "Aspetto le scuse dei rappresentanti delle istituzioni che non si sono documentati sui fatti prima di emettere sentenza via web. Continuerò a porre domande, anche scomode, perché è il mio mestiere. Ma non accetterò diffamazioni, da qualunque parte siano arrivate".

 

Le polemiche su Barbara Palombelli

La giornalista era finita al centro delle polemiche per delle frasi sui femminicidi. "Negli ultimi sette giorni ci sono state sette donne uccise presumibilmente da sette uomini - aveva detto la conduttrice Mediaset - A volte è lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati oppure c'è stato anche un comportamento esasperante e aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda che dobbiamo farci per forza, soprattutto in questa sede, in tribunale bisogna esaminare tutte le ipotesi".

Frasi per cui Palombelli ha chiesto scusa ma che ha anche invitato a contestualizzare all'interno dell'intera puntata nella quale erano state pronunciate per capirne il senso, oltre che alla luce del impegno nella lotta contro la violenza contro le donne. Tante però le critiche ricevute.

L'ex presidente della Camera Laura Boldrini aveva parlato di "parole infelice e molto gravi" e "chi fa un'affermazione così non vuole bene alle donne e non è dalla loro parte". Oltre a lei avevano parlato anche diverse componenti della Commissione femminicidio, da Valeria Valente (Pd) a Donatella Conzatti a Urania Papatheu (Forza Italia). Sulla questione era intervenuta, tra gli altri, anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, definendo "sbagliate" le parole della giornalista "perché alimentano indirettamente quel clima e quella cultura che dobbiamo combattere e superare", aggiungendo però riferendosi a Palombelli: "Mi auguro che il suo pensiero sia stato frainteso, ma non processiamola online".

Su Il Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli si è chiesta "come sia possibile che anche in assenza di sensibilità rispetto a certe tematiche, una donna che fa tv da qualche decennio e non la suora eremita sul Monviso, non comprenda che pronunciare un frase così, detta così, con quelle parole lì, nella scala dei suicidi perfetti sia seconda solo alla stricnina nel caffè". Secondo la scrittrice Michela Murgia "è molto facile prendersela con la Palombelli, quando il racconto del femminicidio in Italia è sempre questo. Tutti i giornali titolano 'l'autista l'ha uccisa perché lei voleva lasciarlo', mettendo il gesto dell'uomo in consequenzialità rispetto alla decisione della donna. È sempre colpa della donna, su tutti i giornali".

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