Il 2022 comincia con una gigantesca gara tra Pd e Cinquestelle a chi prende meglio in giro i romani, in particolare sul fronte dei trasporti. Il riferimento è agli utenti di un’importante linea, il trenino Roma-Lido, che congiunge il centro della città con il suo mare. E la vergogna è enorme, per ritardi, percorrenze sballate, disagio.
Ma quel che è più grave è il rimbalzo di responsabilità. E va detto che si distinguono per particolare ardore i Cinque stelle che sembrano non aver governato mai la Capitale. Durante giornate di fuoco come quelle vissute fino a ieri, con i soliti problemi aggravati dall’assenza dei dipendenti e conseguentemente con utenti ancora più infuriati, facevano indignare abbastanza le dichiarazioni dei Cinque stelle in Campidoglio, gli «orfani» di Virginia Raggi.
Tra questi si è distinto il solito Paolo Ferrara, vicepresidente M5s dell’Assemblea capitolina. Per carità, tutto vero quello che denuncia: «Ritardi incredibili, migliaia di persone stipate come bestie, senza la minima distanza, a volte senza mascherine, con rischi enormi per la salute». E l’attacco al sindaco Roberto Gualtieri ci sta tutto. Poi l’attacco sguaiato alla Regione Lazio per la «fantomatica Metromare, che Zingaretti e Gualtieri non fanno altro che rimandare».
Domanda: Oltre che fare polemiche, anche giustificate considerati i destinatari, i Cinque stelle di Roma e pure di Ostia sanno che hanno loro assessori nella giunta Zingaretti? O pensano che i romani siano scemi? Prenderli in giro non conviene. La Raggi sa perché.
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