Il regista smentisce e annuncia di aver sospeso le attività lavorative: «Per evitare strumentalizzazioni e tutelare la mia famiglia». Il suo nome era circolato sui social network poche ore dopo la denuncia pubblica di alcune attrici italiane durante la puntata delle Iene del 22 ottobre. E poi le voci sono montate fino a travolgere il regista Fausto Brizzi, autore di pellicole di grande successo - da «Notte prima degli esami» a «Maschi contro Femmine» - tra cui numerosi «cinepanettoni» di Natale. Sarebbe proprio lui «il regista di 40 anni» accusato dalle protagoniste di film e serie tv di averle molestate o addirittura violentate.

«Ancora con questa storia?», grida al telefono il suo legale Antonio Marino che due giorni fa ha smentito con una lettera inviata al sito Dagospia che Brizzi fosse in crisi con la moglie, l’attrice Claudia Zanella, proprio perché coinvolto nella vicenda.

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Lo scandalo delle aggressioni sessuali è esploso negli Stati Uniti con le accuse di stupro contro il boss della Miramax, Harvey Weinstein, ed è dilagato ormai in tutto il mondo fino a coinvolgere non solo il cinema, ma anche istituzioni come l’Unione europea e il Parlamento inglese. Dopo le confessioni pubbliche di attrici del calibro di Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, Ashley Judd e decine di altre star di Hollywood, anche Asia Argento aveva raccontato di essere tra le vittime di Wenstein. E questo aveva dato lo spunto alle Iene per indagare nel mondo del cinema italiano. E di fronte alle telecamere alcune attrici come Tea Falco, Giovanna Rei, Giorgia Ferrero hanno accettato di confermare «molestie e violenze».

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dall'articolo  di Fiorenza Sarzanini  per corriere.it

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