Obama grazia Chelsea ManningL'ex analista dell'intelligence condannata a 35 anni di carcere con l'accusa di aver passato i file segreti all'organizzazione di Julian Assange. Venerdì scorso lo stesso Assange aveva detto di essere disposto a essere estradato negli Usa se fosse stata liberata la sua amica. Ma esultando per la notizia, non ha ripetuto la promessa fatta.

Barack Obama concede la grazia a Chelsea Manning, che sarà liberata in maggio. Manning è stata condannata a 35 anni di carcere con l'accusa di aver passato documenti a WikiLeaks. La decisione di Obama arriva dopo i due tentativi di suicidio da parte della transgender Manning reclusa in un penitenziario maschile.

Venerdì scorso il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, si era detto disposto a essere estradato negli Stati Uniti se fosse stata concessa la grazia alla sua principale fonte di notizie. Così aveva scritto su twitter: "Se il presidente degli Stati Uniti Barack Obama perdona Manning prima di lasciare l'incarico il 20 gennaio, quando entrerà in carica Donald Trump, Assange accetterà di essere estradato negli Stati Uniti", si leggeva nel post, che allo stesso tempo parlava di "chiara incostituzionalità" delle accuse. Ma nel suo congratularsi per la decisione di Obama, il leader di WikiLeaks non ha ripetuto la promessa fatta. Ha invece ringraziato "tutti coloro che hanno fatto una campagna per la clemenza": "Il vostro coraggio e la determinazione - ha scritto - hanno reso possibile l'impossibile". E in una nota inviata dai suoi legali all'Afp, il fondatore di wikileaks ha sottolineato che "per far prosperare la democrazia e lo stato di diritto, il governo dovrebbe immediatamente mettere fine a questa guerra agli informatori e agli editori come wikileaks e me stesso".

Anche Edward Snowden aveva lanciato un appello a Obama per la sua liberazione: "Signor Presidente - aveva scritto su twitter la fonte del Datagate - se può concedere un atto di clemenza prima di lasciare la Casa Bianca, per favore liberi Chelsea Manning. Solo lei può salvare la sua vita". E proprio su Snowder, nuove schermaglie si sono registrate tra Russia e Stati Uniti: le autorità di Mosca hanno prolungato di due anni il permesso di residenza per l'ex consulente della National security agency e la portavoce del ministero
degli Esteri Maria Zakharova ha replicato all'ex vicedirettore della Cia Michael Morell che invitava Vladimr Putin a fare un regalo a Trump per il suo insediemento, concedendo l'estradizione di Snowden: "E' divertente che l'ex vicedirettore della Cia non sappia che la Russia ha prolungato di due anni il permesso di residenza di Snowden", ha scritto Zakharova.

dall'articolo tratto da repubblica.it

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