Depositata oggi la sentenza della Corte Costituzionale, che a settembre ha bocciato la misure introdotta dal governo Renzi e confermata dal decreto dignità che prevedeva un risarcimento automatico in caso di licenziamento ingiustificato sulla base dell'anzianità. Il giudice dovrà valutare l'importo del risarcimento valutando anche altri parametri. Sui licenziamenti illegittimi si torna esattamente all'era pre Jobs Act.

È quanto prevede la sentenza depositata oggi della Corte Costituzionale, che a settembre ha bocciato una delle norme cardine della Riforma del Lavoro varata dal governo Renzi. La misura, confermata anche nel decreto dignità approvata dall'attuale governo che ne ha solo esteso l'importo, prevedeva un indennizzo automatico in caso di licenziamento illegittimo, parametrato sull'anzianità di servizio. La Consulta, nel testo che argomenta la sua decisione, spiega che questa somma dev'essere invece determinata dal giudice caso per caso, tendendo conto anche di altri parametri  "desumibili in chiave sistematica dall'evoluzione della disciplina limitativa dei licenziamenti, numero dei dipendenti occupati, dimensioni dell'attività economica, comportamento e condizioni delle parti".

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dall'articolo da repubblica.it 

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