Prima della benedizione Urbi et Orbi, Francesco rivolge «alla città e al mondo» il messaggio tradizionale del 25 dicembre: «Pace in Medio Oriente e in tutte le zone in guerra, no alle persecuzioni dei cristiani, prego per la libertà religiosa».

 «Con la sua incarnazione, il Figlio di Dio ci indica che la salvezza passa attraverso l’amore, l’accoglienza, il rispetto per questa nostra povera umanità che tutti condividiamo in una grande varietà di etnie, di lingue, di culture, ma tutti fratelli in umanità! Allora le nostre differenze non sono un danno o un pericolo, sono una ricchezza. Come per un artista che vuole fare un mosaico: è meglio avere a disposizione tessere di molti colori, piuttosto che di pochi!». Dalla loggia centrale di San Pietro, prima della benedizione Urbi et Orbi, Francesco rivolge «alla città e al mondo» il messaggio tradizionale di Natale. Come sempre ripercorre le sofferenze del pianeta, dall’Africa al Medio Oriente.

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dall'articolo di Gian Guido Vecchi  per corriere.it

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